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.Ho ragione di credere che quanto esposto dal Buddha sia tranquillamente elaborabile anche da un essere umano ordinario.
Allargando un po' il discorso, sono convinto che il fatto che partendo da certe condizioni (fisiche, mentali, culturali o comunque accidentali) il messaggio di "salvezza" possa svilupparsi sono in una forma devozionale o in qualche modo semplificata (non sto sostenendo che abbia un valore minore/maggiore) e questo mi mette sempre un po' di amarezza. Perchè non sono sicuro che questo basti.
Non tutti, anche banalmente per un motivo fisico/fisiologico, hanno la capacità di elaborare correttamente i concetti, pur sperimentando il "male di vivere" che ci accomuna come esseri senzienti.
Alle volte è difficle da accettare: forse perchè sarebbe comodo avere una mano da quel "nembo kid" che ti risolve 'sta grana del vivere e morire, forse perchè è disperante osservare come partendo da certi presupposti (sfortunati?) proprio non ci possa essere scampo.
Non saprei. Lo stesso Epicuro fu fatto oggetto di forme di devozione dagli epicurei. Lucrezio presenta Epicuro come assimilabile ad un dio, ovvero come qualcuno che aveva vissuto come un dio.
Credo sia semplicemente legato ai tempi e ai luoghi. In epoca antica il modo più semplice per ricoprire di "autorevolezza" una figura, era paragonarla a quanto di più alto concepisse la cultura del tempo. Nel caso greco e romano, gli dèi; nel caso indiano, un perfetto illuminato, addirittura più perfetto degli dèi stessi.
D'altra parte ritengo anche io - come te - che si tratti anche di una forma di semplificazione consolatoria. Una affascinante consolazione, devo dire. Nonostante tutto trovo affascinante la ritualistica, gli inchini davanti alle statue etc.
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.Diciamo anche che questo è proprio il messaggio che passa come insegnamento in molti casi
regole diverse, stesso chiostro
... finchè si fanno chiamare reverendo non ci sarà scampo.
da parte nostra non bisogna smettere di cercare però.
perchè si trova
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Da "Chan Practice and Faith", del Maestro Sheng Yen:
People interested in Chan practice often find it difficult to have religious faith. As faith is intrinsically emotional, and Chan practitioners emphasize personal cultivation to gain physical and mental benefits or the experience of Chan, they find it hard to accept religious faith. This is actually a great mistake. [...]
Consiglio leggerlo tutto, sono appena 10 pagine, ma molto esplicative.
www.shengyen.org/freebook/pdf/E-9.pdf
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Grazie OWK! . -
.Da "Chan Practice and Faith", del Maestro Sheng Yen:
People interested in Chan practice often find it difficult to have religious faith. As faith is intrinsically emotional, and Chan practitioners emphasize personal cultivation to gain physical and mental benefits or the experience of Chan, they find it hard to accept religious faith. This is actually a great mistake. [...]
Consiglio leggerlo tutto, sono appena 10 pagine, ma molto esplicative.
www.shengyen.org/freebook/pdf/E-9.pdf
Nel mio caso io non ho fede nemmeno nella pratica ch'an
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.L ABC del buddhismo sono le 4 nobili verità, comprese quelle si realizza l illuminazione, non servono paroloni, concetti derivati da filosofi , fini a se stessi. Kant era un filosofo, Marx pure, Nietzsche anche, Aristotele, e molti altri , ma nessuno di loro è un Buddha, se vuoi diventare un Buddha, segui l insegnamento del Buddha.
4 nobili verità che tu sembri non aver minimamente compreso dato che parli di "sè" ed "essenze assolute"
Ti ha magnificamente risposto Warm, mostrandoti come il buddhismo sia una cosa complessa. So bene che a molti chiacchieroni piacerebbe che così non fosse, ma "purtroppo" il buddhismo bisogna studiarlo per conoscerlo e bisogna anche avere dati rudimenti concettuali per comprenderlo in certe sue distinzioni "di fino".
P.s. mi duole informarti che pure il Buddha mangiava, beveva e cagava come i pensatori che hai elencato. Per chi ci crede il Buddha è qualcosa al di sopra degli uomini da te elencati. Per quanto mi riguardi il Buddha storico non fu molto diverso da un Epicuro, dottrine differenti a parte.
Epicuro non lo conosco, ma non credo che sia paragonabile ad un Buddha, solo che può includere certe situazioni, come tutti gli altri, il Buddha non è un dio da venerare, egli ha creato il suo insegnamento di uno stratagemma,e pure ha detto che la sua legge , dottrina, è la più difficile da comprendere, per questo non comprendete il suo insegnamento, anche se usate la scusa che per comprendere ci vuole intelletto , studio ecc. Colui che comprende l illuminazione non ha bisogno di studiare come uno scolaro, perché è oltre tutto questo.la buddhita che cercate è in ogni cosa, essere, situazione, non c'è distinzione, trascende tempo , spazio materia, quando realizzerete questo la comprenderete, ma lasciatevi il vostro ego alle spalle,. -
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"Realizzerete"... "comprenderete"... "lasciatevi" ... messa così, si legge come se tu avessi già assolto al compito e senta di essere alla fine un Buddha.
Poi stai proponendo "una cosa" (tra l'altro come molto facile, sembra quasi sia un colpo di fortuna "ottenerla") e non l'impegno di una vita.. -
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ciao Massimiliano credo che non dovremmo pensarlo neanche lontanamente chi è paragonabile al Buddha oppure no...e credo che lo studio invece serva moltissimo , almeno a me sta aprendo sempre di piu'. 
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Lo studio e la pratica sono fondamentali . -
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Dipende cosa si intende con "venerazione". Se con "venerazione" si intende il rispetto profondo verso un'idividuo, in virtù di un ruolo che copre, allora non ci vedo nulla di strano nel "venerare" il Buddha, in virtù del suo Risveglio e del suo insegnamento. Se siamo buddhisti è perché abbiamo trovato negli insegnamenti del Buddha Shakyamuni delle "verità" utili per la nostra vita. Se con "venerazione" invece si intende l'adorazione (latria) verso una divinità, allora chiaramente siamo fuori strada, dato che il Buddha non è un dio.
Per quanto riguarda i "poteri soprannaturali" del Buddha, credo siano diffiicli da provare storicamente, piuttosto hanno un valore simbolico/spirituale per indicarlo come un essere "elevato" in virtù del suo Risveglio. Anche la tradizione cristiana, per fare un esempio, attribuisce a Cristo e ad alcuni santi dei miracoli, ma come molti studiosi (anche cristiani) fanno notare tali racconti non hanno una valenza storica, quanto teologica. Allo stesso modo persino nell'ebraismo viene detto che alcuni rabbini avevano capacità taumaturgiche. Dicasi la stessa cosa di molti guru in India, e così via..
A b c del buddhismoLe 4 nobili verità |
