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Got ignorance?Uncertainty is an uncomfortable position. But certainty is an absurd one.
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E' tutto quanto un po' troppo autoreferente.
"La buddhità è un sè assoluto" è un invenzione tua? Il "non sè" sono abbastanza sicuro sia un punto importante nella via.
Qualsiasi cosa sia questa buddhità non può essere positiva E negativa, dipendente E indipendente, salvo cambiare il punto di vista e le regole del gioco a beneficio delle proprie aspettative / convinzioni.
Se invece mi dici NON è NE' questo, NE' quello, allora le cose cambiano ... ma è l'esatto opposto del tuo discorso. -
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Coloro che pensano di poter raggiungere l’Illuminazione nella forma presente pensano anche di poter predicare il Dharma e beneficiare gli esseri viventi come fece Shakyamuni e di avere le sue stesse caratteristiche segno dell’Illuminazione?
(non c'è la faccina "popcorn" ? ). -
.Ogni persona comprende in base al suo livello di comprensione, per questo un Buddha è capace di insegnare la via in base al livello di chi ascolta, mi avete risposto in tanti, vi ringrazio . La buddhita ruhan è un se' assoluto,
Tu puoi continuare a pensarlo. Nondimeno tale tua concezione rimane non buddhista(il buddhismo nega l'esistenza di "sé" o essenze assolute, ovvero "sciolte da condizioni": tutto è condizionato).
E rimane anche assurda come ti ho dimostrato.in ogni situazione cosa essere, se dico permea dico che essa è in ogni cosa viva o morta , non una cosa che si spalma , ma essa è la cosa,
Sì, ti avevamo capito. Rimane il fatto che tu riduci tutto quanto ad una supposta "sostanza" chiamata buddhità. Questo non è buddhismo. Dovrai rassegnarti prima o poi.qualunque sia la sua manifestazione la differenza sostanziale è che un Buddha comprende , conosce la via , gli altri no , e vivono nelle illusioni delle manifestazioni temporanee, egoistiche, anche a livello mentale.potrei spiegare per giorni i concetti della buddhita , per ore ad ognuno di voi,ma come dice il mio maestro wee lian la buddhita la puoi solo sentire , non capire . Quando la senti la comprendi , bisogna togliere i veli che si ha davanti agli occhi, così si vede chiaramente, ciò che a voi pare difficile a me è semplice, perché ho compreso la legge di causa effetto.
Tu non hai compreso assolutamente nulla. Tanto che continui a parlare di "manifestazione" della buddhità, quasi che questa fosse una sorta di "cosa in sè" schopenhaueriana che si manifesta poi qua e là. Stai facendo quella operazione di sostanzializzazione della buddhità che viene ridicolizzata infinite volte nei testi buddhisti fino alle famose parole di Linji riguardo l'uccidere il Buddha(uccidere la sostanzializzazione della buddhità, il renderla "una cosa" o "una essenza ultima" e altre concezioni non buddhiste).
Non hai nemmeno le basi per poter comprendere quello che dici di aver compreso. Piantala di giocare all'illuminato; sono mesi che sopportiamo questo tuo perenne egotrip e ci siamo tutti un po' stancati. È una recita che ti viene malissimo proprio perché caschi sull'ABC, hai pensieri new age raffazzonati e non hai nemmeno compreso che la tua concezione - al massimo - se opportunamente sgrassata potrebbe andar bene per il variegato mondo Advaita, ma non certo per quello buddhista in cui niente viene ridotto ad essenze o principi, ma solo ed unicamente a infinite condizioni interdipendenti tra loro.. -
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Io non intendo nessun sè. Sei tu che intendi la buddhità come un sè e questo è semplicemente un modo abbastanza volgarotto di intendere la buddhità, ma proprio roba da parvenu del buddhismo ehper questo esiste ed è dipendente ed indipendente, come un polo di una batteria è negativo o positivo, ma fa parte di una stessa cosa , la buddhita,
Ti svelo un segreto, Massimiliano. La buddhità(o stato di illuminazione) non è una cosa che fa essere le cose e nemmeno un'essenza che permea le cose: ha storicamente sempre indicato 1) uno stato di visione corretta sulla realtà, ovvero che la vede per come essa effettivamente si dà(in modo vacuo, impermanente, interdipendente etc) senza più l'offuscamento dei 3 veleni e 2) di rimando, il modo in cui la realtà si dà, ovvero in modo vacuo, impermanente e perciò eternamente auto-liberato: tutto si libera da "sé" per il semplice fatto di essere non permanente e per il fatto di non esservi soluzione di continuità - nessun "sè" - tra un istante che appare(ad esempio la legna) e un'altro istante che appare(la cenere).
Stai usando un termine in modo semplicemente improprio. Parli di uno stato di illuminazione come se fosse una sostanza...solo che non la comprendi perché non ancora svelata, è la tua condizione egoistica ,hai visto la via non guardare se un sasso è così dritto o storto, è così e basta, ma rivolgi il tuo sguardo al Buddha , al suo insegnamento, vai oltre il tuo ego.
Tu non la comprendi nemmeno a livello dottrinale e scambi questa tua incomprensione - in pieno egotrip - per "illuminazione"
È singolare che uno che si proclama illuminato dica agli altri di andare oltre al proprio ego. Non credi?《Lo stato della buddhità non dichiara di se stesso: 'Io sono lo stato della buddhità!'》
LinjiIl fondamento del buddhismo è basato sulla gentilezza
Ecco. E allora - gentilmente - facci la gentilezza di piantarla con questa recita autoreferenziale. Ti viene davvero male.. -
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A proposito... Mi è appena arrivata una bolletta della luce che definirei "spaziale"... . -
.A proposito... Mi è appena arrivata una bolletta della luce che definirei "spaziale"...
è il prezzo da pagare per vivere illuminati.