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"[...]La sofferenza è una cosa personale, la viviamo in modo personale ed unica. Amici, parenti o compagne/i molto spesso si ritrovano spiazzati di fronte a qualcosa che non possono capire pienamente, "hanno già i loro problemi" e si allontanano pian piano, spaventati e/o innervositi. L'ignoranza regna sovrana quando si parla di depressione o qualsiasi altra malattia psicologica.
[...]Si, alla fine è meglio fingere, mostrare un sorriso, parlare poco ed andare avanti combattendo contro i propri mostri, in solitudine."
voi che dite?
un saluto
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Got ignorance?Uncertainty is an uncomfortable position. But certainty is an absurd one.
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Penso che la depressione vada curata seriamente, non va nascosta, non va trascurata.
Non so da cosa tu abia estratto le frasi, ma credo che questi discorsi apparentamente innocui e edificanti siano pericolosi.
Poi sì, siamo soli, è la condizione in cui viviamo dalla nascita.. -
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Non so se può essere d aiuto , di sicuro tardivo , ma lo prendo come spunto: combattendo contro i propri mostri, basta smettere di combattere, così eviti conflitti . -
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La similitudine del giunco che si piega al vento? se ti affidi alla corrente come puoi migliorare in qualcosa, costruire qualcosa? . -
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Da persona che soffre di depressione posso dire che con il tempo non ho smesso di combattere, però ho imparato a convivere nel modo più pacifico con il problema.
Non combatterlo è arrendevole, non si migliora, si vive nella completa sofferenza ogni giorno. Bisogna conoscerlo e affrontarlo ogni volta che è possibile nel modo meno indolore. Quando non so come affrontarlo allora aspetto, lo lascio scorrere via senza agire, senza provocarmi altra sofferenza e disperazione.
Riguardo alla solitudine non credo che bisogna capire e provare la depressione per stare vicino a chi la soffre.
Se un/una amico/a si rompe una gamba non ho bisogno di romperla anche io per sapere cosa prova e come dare conforto. Il più però dobbiamo farlo da soli, perché se non ci aiutiamo da soli non possiamo farci aiutare da altri. Tante persone non mi sono rimaste accanto, ma ne ho altre (poche) che invece sono rimaste sempre vicine, sia che soffrono di depressione che non. Se ne soffrono a volte se ne parla, ma si cerca sempre di dare sostegno a vicenda e non compatirci insieme o rimanere insieme nel dolore.. -
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Il più però dobbiamo farlo da soli, perché se non ci aiutiamo da soli non possiamo farci aiutare da altri.
Vero.
Comunque lo stare vicino a persone che soffrono di depressione è a tratti devastante. Non voglio mettere a paragone due sofferenze, oltetutto chi non soffre di depressione può comunque sempre allontanarsi e rinunciare, mentre il depresso non può far altro che mettercela tutta. Però le risorse non sono infinite.
E' importante chiedere aiuto per tempo e non rifugiarsi in qualche dipendenza.. -
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Sì, può essere davvero devastante. È davvero difficile sostenere e farsi sostenere senza recare danno a chi ci vuole stare vicino.
Fondamentale, è importante affidarsi a uno specialista.CITAZIONE (warmbeer @ 9/2/2022, 20:54)E' importante chiedere aiuto per tempo e non rifugiarsi in qualche dipendenza.. -
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E stare alla larga da chi propone percorsi di "AUTOGUARIGIONE". Spesso questi gruppi ti fanno sentire accolto e a tuo agio, ma hanno pessime intenzioni.
Per tornare al tema della solitudine, riconoscerla e accettarla credo siano abitudini da coltivare.. -
.Se un/una amico/a si rompe una gamba non ho bisogno di romperla anche io per sapere cosa prova e come dare conforto. Il più però dobbiamo farlo da soli, perché se non ci aiutiamo da soli non possiamo farci aiutare da altri. Tante persone non mi sono rimaste accanto, ma ne ho altre (poche) che invece sono rimaste sempre vicine, sia che soffrono di depressione che non. Se ne soffrono a volte se ne parla, ma si cerca sempre di dare sostegno a vicenda e non compatirci insieme o rimanere insieme nel dolore.
concordo su tutto tranne l'esempio della gamba rotta che, secondo me, non è adatto. Rompersi la gamba è un dolore fisico "visibile", conosco il motivo di quel dolore ed è lecito che faccia male. La depressione è estremamente soggettiva ed i motivi sono "invisibili" a chi è fuori dal nostro schema di pensiero. La tua depressione potrebbe essere una stupidata secondo il mio punto di vista, perchè i motivi che ti hanno portato o ti fanno stare in quello stato per me sono banali e/o risolvibili facendo X e Y.
Detto questo aggiungo due cose...pretendere di essere capiti in toto è probabilmente da stupidi. Odioso invece è giudicare in malo modo e proporre ricette magiche pensando di capire (in base al proprio vissuto).
Triste vedere che ancora oggi nel 2022, la depressione è confusa con la tristezza.Il più però dobbiamo farlo da soli, perché se non ci aiutiamo da soli non possiamo farci aiutare da altri.
Comunque lo stare vicino a persone che soffrono di depressione è a tratti devastante. Non voglio mettere a paragone due sofferenze, oltetutto chi non soffre di depressione può comunque sempre allontanarsi e rinunciare, mentre il depresso non può far altro che mettercela tutta. Però le risorse non sono infinite.
niente di più vero.
Edited by Estri - 23/2/2022, 16:52. -
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Io dico che siamo soli e allo stesso tempo non lo siamo, quindi la cosa migliore penso sia utilizzare tutto quello che capita nel miglior modo possibile sia per noi stessi che per gli altri. Certo secondo me non è indicato parlare a chiunque di certe cose, che si tratti di sofferenza ma anche di gioia (c’è gente che ti guarda con sospetto o invidia pure se sei troppo felice), quindi bisogna tenere presente chi si ha davanti e fare tesoro della propria esperienza con quella persona. In via generale come criterio ultimo, come bussola, mi pongo l’obiettivo della pace interna/esterna e penso che in fondo sia un obiettivo condivisibile da cui trarre una bella forza. .
Alla fine siamo soli...? |
