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Come sempre domande semplici e banali per i più esperti.
Rifatemi capire perchè oggi sono incazzato.
Caio mi offende
Caio è incinta
Caio mi ha offeso perchè in preda agli ormoni della gravidanza
Non è colpa di Caio ma di una situazione
= non me la devo prendere perchè so il motivo base
Oooook, ma io vorrei prendere una sbarra di ferro e spaccargliela dietro al collo ugualmente (soprattutto perchè dopo una, due, tre volte, poi si esplode). Fino a che punto una situazione giustifica un'azione che può offendere l'altro?
saluti
Edited by Estri - 7/6/2021, 20:35
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Got ignorance?Uncertainty is an uncomfortable position. But certainty is an absurd one.
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Come sempre domande semplici e banali per i più esperti.
Rifatemi capire perchè oggi sono incazzato.
Caio mi offende
Caio è incinta
Caio mi ha offeso perchè in preda agli ormoni della gravidanza
Non è colpa di Caio ma di una situazione
= non me la devo prendere perchè so il motivo base
Oooook, ma io vorrei prendere una sbarra di ferro e spaccargliela dietro al collo ugualmente (soprattutto perchè dopo una, due, tre volte, poi si esplode). Fino a che punto una situazione giustifica un'azione che può offendere l'altro?
saluti
Esperti in queste cose non ce n'è
Dipende da quanto è potente l'uppercut di Caio
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Io ho una situazione simile per altri motivi da anni, non è che "la mia Caio" sia incinta da un trentennio
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Si fa quel che si può, per me reagire con aggressività complica le cose.
E' utile sottolineare con forza il proprio disagio e il fatto di essere arrivato al limite, ma mai mai farsi prendere la mano. Piuttosto stai zitto ma mi parlare quando sei incazzato (se ci riesci poi dimmi come si fa).
Io ho adottato la trategia di spiegarmi con calma, anche se le cose vengono ripetute molte molte volte, anche se sei cattivo uguale.
Funziona? No, non funziona. Ma non so che altro fare.
Fare qualche lavoro insieme anche aiuta (aiutava)
Cerca di non andare mai a letto incazzato con Caio, poi è difficle recuperare.
resto in attesa anch'io di idee.
Sul piano della Via, se questa scelta non è condivisa non c'è molto da fare.
Riconoscere certe cose e saper respirare aiuta te, non Caio.. -
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Più che di una questione morale, si tratta di una questione legata alla tua persona o meglio, a quella serie di impulsi karmici che meccanicamente ti inducono ad avere la rabbia suscitata in determinate occasioni. È come se il karma ti offrisse il "cinque" in quel momento. Se tu allunghi la tua mano e glielo batti, allora il rumore prodotto risuonerà e avrà come effetto nuovi impulsi simili.
Vedila come una semplice occasione di sgrassamento dei tuoi stimoli abituali. Ti incazzi? Cerca di moderare la tua reazione. Stabilirai dei nuovi impulsi nel tempo che contrasteranno con quelli più antichi.
Non si tratta - credo - di compassione in questi casi. Vedendola dal punto di vista della compassione non si hanno strumenti tecnici per affrontare date situazioni e si finisce - anzi - per cascare in un "volemose bene" tutto teorico, ma assolutamente inerte a livello pratico.
Vedila come una semplice occasione per esercitarti a "moderarti", a scattare il meno possibile, a soffrire di meno. Tutto qua. Semplice pratica per gettare semi karmici diversi da quelli che ti portano a scattare subito.
Se il tuo karma ti offre il "cinque", prova a non batterglielo e ad ascoltare che rumore fa una mano sola(come si dice nel ch'an/zen
).
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.Esperti in queste cose non ce n'è
Dipende da quanto è potente l'uppercut di Caio.
Io ho una situazione simile per altri motivi da anni, non è che "la mia Caio" sia incinta da un trentennio .
Si fa quel che si può, per me reagire con aggressività complica le cose.
E' utile sottolineare con forza il proprio disagio e il fatto di essere arrivato al limite, ma mai mai farsi prendere la mano. Piuttosto stai zitto ma mi parlare quando sei incazzato (se ci riesci poi dimmi come si fa).
Io ho adottato la trategia di spiegarmi con calma, anche se le cose vengono ripetute molte molte volte, anche se sei cattivo uguale.
Funziona? No, non funziona. Ma non so che altro fare.
Fare qualche lavoro insieme anche aiuta (aiutava)
Cerca di non andare mai a letto incazzato con Caio, poi è difficle recuperare.
resto in attesa anch'io di idee.
Sul piano della Via, se questa scelta non è condivisa non c'è molto da fare.
Riconoscere certe cose e saper respirare aiuta te, non Caio.
ci tengo precisare che caio non è mia moglie ma un amicaVedila come una semplice occasione per esercitarti a "moderarti", a scattare il meno possibile, a soffrire di meno. Tutto qua. Semplice pratica per gettare semi karmici diversi da quelli che ti portano a scattare subito.
Se il tuo karma ti offre il "cinque", prova a non batterglielo e ad ascoltare che rumore fa una mano sola(come si dice nel ch'an/zen ).
quello che faccio io è spesso starmene zitto. Perchè so che altrimenti inizierebbe una discussione che al 70% finirebbe in malomodo, anche se io partissi in modo pacato. Ma non va bene.... -
Rinchen Dorje.
User deleted
Le cose semplici sono le più belle.
Extr hai fatto un riassunto perfetto: sappiamo che ecc ecc ecc, però a volte ci viene l’istinto ecc ecc ecc…
Ruhan ti ha risposto in modo impeccabile.
E’ una delle ragioni per cui ho spesso discusso in ambito buddhista: sappiamo bene cosa dice il dharma, cosa dice quel testo, quel sutra, quell’insegnamento e quel maestro. Ma molti buddhisti si riempiono la bocca di belle parole, di acqua di rosa, ma la loro vita, la loro realtà, la loro esistenza dice altro, anzi il contrario… Si nascondono dietro a paroloni per far credere di essere illuminati e saggi, tipo la grande perfezione a giustificazione delle loro azioni, ma come disse Tulku Lobsang quella non è grande perfezione, ma grande illusione sulla propria stupidità.
Tu hai sollevato una bella domanda. Fino a che punto dobbiamo sopportare?
Metto da parte il buddhismo e mi sono sempre risposto “fino a quando la nostra mente non viene turbata.” Affinchè ciò non avvenga bisogna sedersi, sedersi davanti a un muro, davanti a un altare e osservare, osservare bene:
- se le rispondi male quanto male le fai?
- se la fai incazzare quanto karma negativo produrrà per colpa tua
- se “te ne vai” quanto soffrirà?
- se rimani accanto a lei e non controlli la tua mente, i tuoi pensieri che sbarellano quanto karma negativo produrranno?
(ricordati, lo disse il Buddha: in pubblico controlla le tue parole e le tue azioni, quando sei da solo controlla la tua
mente e i tuoi pensieri).
- se rimani accanto a lei e controlli le tue parole/azioni, ma dentro stai male quanto karma negativo stai producendo?
So per esperienza cosa significa subire la gravidanza di una donna e al di la del dharma tornando coi piedi per terra, non è semplice. Ti ripeti mille volte che non è lei, ti ripeti milione di volte che non puoi arrabbiarti col bastone che uno usa per picchiarti. Devi cogliere l’occasione per praticare seriamente, osservare, rimanere presente e guardare con chiarezza. Ci si riempie spesso la bocca di questi termini, ma farlo è un’altra storia. Tu devi incominciare a provarci. Ti ricordi quando altrove in situazioni simili consigliavo di praticare gli otto dharma mondani? il corpo illusorio? lo yoga del sogno?… sono situazioni ideali per praticare.
Ne abbiamo spesso parlato: è l’unica cosa che conta, la pratica ma quella vera, non ascoltare gli uccellini e guardare il cielo, le minchiatine da sognatori: la pratica abc! E’ l’unica cosa che ti porterai nella prossima vita ed è l’unica cosa che ti permetterà di non piagnucolare coma una bambina all’ora della morte. Sapremo se siamo grandi praticanti solo quando ci diranno che ci manca poco: “Sig. R. le rimangono 6 mesi”… ecco, in quel momento si tirano le somme in meno di un nano secondo.
Tu vuoi bene a questa persona: è l’occasione giusta. Con un estraneo tutto questo non lo potresti praticare perchè non ci sono aspettative e non vi è coinvolgimento (uno dei limiti dei buddhisti in rete: danno consigli, ma vedi che non hanno praticato bene sin dall’inizio. E’ troppo facile far finta di essere compassionevole e aiutare estranei di cui non t’interessa nulla). Il tuo caso è reale: vi è anche il coinvolgimento tuo da osservare, le aspettative da abbandonare… riflettici bene!
Stalle vicino, molto e te lo dice uno che sa come sbarellano. Non sono se stesse e non sei tu l’oggetto della loro ira.
Stai sereno
e controlla quel caratterino che hai
Spero aver trasmesso ciò che volevo dire… in caso contrario scusatemi.
Edited by Rinchen Dorje - 9/6/2021, 09:42. -
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per me il buddhadharma riguarda la "liberazione" partendo da me stesso e non dagli altri ...
il comportamento di qualcuno mi offende ( con o senza intenzione di farlo ) , l' unica cosa su cui posso lavorare io per la mia "liberazione" e' il senso di offesa ,lo posso fare il cento modi diversi fino a che risulta gestibile con le mie capacita' attuali ,quando il livello e' soverchiante per la mia capacita' attuale e' sano un allontanamento dalla causa esterna ( temporaneo o definitivo )
il martirio e la resistenza stoica non sono un abile mezzo ( ci ho messo un bel po' a capirlo ) e come diceva l'adirato Nichiren " il karma e' insondabile" , non abbiamo quindi gli elementi per fare una valutazione completa di una situazione mai
consideriamo anche che la vita umana e' considerata la rinascita piu' preziosa e dovremmo cercare di non sprecarla inutilmente ( e di non farla sprecare agli altri ). -
Rinchen Dorje.
User deleted
quoto . -
.[...]
Stalle vicino, molto e te lo dice uno che sa come sbarellano. Non sono se stesse e non sei tu l’oggetto della loro ira.
Stai sereno e controlla quel caratterino che hai
Spero aver trasmesso ciò che volevo dire… in caso contrario scusatemi.
grazie del contributo Steve, l'ego è ingombrante purtroppo, quindi per il momento mi prendo tempo e ci sto un attimino lontano.
Calcola che guardo male le persone che acquistano insalata imbustata nella plastica al supermercato. Vegetariano che comprano l'insalata nelle buste di plastica, ma porco di quella...CITAZIONEquando il livello e' soverchiante per la mia capacita' attuale e' sano un allontanamento dalla causa esterna ( temporaneo o definitivo )
ecco. Considerato che "faccio finta di niente" da diverso tempo, sarà meglio una pausa temporanea.
Edited by Estri - 9/6/2021, 20:22. -
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"La rabbia è una punizione che diamo a noi stessi per l'errore di qualcun altro"
suona così facile. -
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Ognuno si muove all'interno di limiti.
L'azione di altra persona ti ostacola nelle scelte se in queste non sei abbastanza convinto e se non hai lo strumento per "poterti asserire"
Ci sono errori che vorrei non aver ripetuto e persone che non vorrei avere ferito.
Ho accettato/voluto di non voler avere più nulla a che fare con qualcuno. Non sempre a ragione. Qualcuno mi ha riservato lo stesso trattamento. Non puoi essere amico di tutti, saresti uno zerbino.
Se una persona ti offende (respinge) puoi anche restituire l'offesa (respingere a tua volta) e può anche essere la cosa migliore per entrambi. O forse no.
Poi boh.
Si dice fa quel che puoi accada quel che deve.
Per me comunque qualquadra non cosa.
Edited by warmbeer - 10/6/2021, 00:54. -
Rinchen Dorje.
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Non è pazienza sopportare
ciò che è sopportabile;
pazienza è sopportare l'insopportabile.
(Sengai Gibon). -
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Un brutto carattere e l'ormone si superano. In caso di problemi clinici (se clinico è il termine giusto, non solo caratteriale voglio dire) che comportamento tenere quando in qualche modo hai accettato la responsabilità di condividere l'altra persona è un po' più difficile capirlo, e farlo. . -
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Ciao
Mi sono posto il problema di come distinguere compassione da masochismo in questo articolo:
http://davidecorvi.blogspot.com/2019/03/ob...ruismo.html?m=1. -
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porsi problemi ... ok fatto ... soluzioni?
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.Ciao
Mi sono posto il problema di come distinguere compassione da masochismo in questo articolo:
http://davidecorvi.blogspot.com/2019/03/ob...ruismo.html?m=1
carino
"PROF: “Il masochismo può essere di due tipi: a breve e a lungo termine. Si definisce masochista a breve termine colui che accetta temporaneamente il dolore per la felicità di qualcuno. In questo senso l’altruista può ( e a volte deve) essere masochista. Ma il problema, ciò che va evitato, è il “masochismo a lungo termine”, il vero e proprio masochismo negativo, cioè quando il bilancio delle sensazioni nell’arco di anni è tutto a favore degli altri. Vediamo come evitare questo errore. Io credo che il modo più breve di trattare l’argomento sia fare uso della Controprova Kantiana, che ho ricavato in forma riadattata dai pensieri morali di Kant : “Quando si è in dubbio se un nostro atteggiamento sia altruistico o masochistico basta immaginarsi che lo stesso atteggiamento sia adottato da tutta la popolazione: se la società che ne emerge è positiva allora l’atteggiamento è altruistico, altrimenti masochistico (o egoistico)”. Per esempio: una donna crede che essere remissiva e accettare tutto (tradimenti e percosse) dal proprio marito sia altruistico, ma se applicasse la Controprova Kantiana si dovrebbe domandare: “Mi farebbe piacere se mia figlia subisse lo stesso da suo marito? Lo riterrei giusto? Riterrei bella una società piena di donne percosse e tradite?Non è forse migliore una società che permetta alla donna di liberarsi da questi tiranni?”. Giungeremo alla conclusione quindi che il vero masochismo è in realtà dannoso per tutti, una forma subdola e nascosta di egoismo.
(continua...)".
Compassione? Un attimo di incertezza |
