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Testo veramente di difficile 🤔approccio per me... Ma di grande richiamo...shoji...la nostra condizione?...si può dire che parla del Samsara?. -
.imho
"Quando si dice vita, non c’è altro che vita; quando si dice morte, non c’è altro che morte. Perciò quando giunge la vita, questa è solo vita; quando giunge la morte, bisogna essere al servizio della morte. Non odiare, non desiderare. Se mentre vi dimori ti attacchi alla vita e morte, anche questo è perdere la vita di Buddha, è fissare il modo di essere Buddha. Se non detesti, se non brami, allora per la prima volta sei nel cuore di Buddha. Però non valutarlo usando il cuore, non dirlo usando le parole."
Mi ricorda molto la pratica Satipatthana Sutta anche se in realtà qui l'accento è "Perciò quando giunge la vita, questa è solo vita "
mentre nel sutra l'accento è su
"egli sa"
mi sembrano due aspetti diversi di profondità il primo punta alla vacuità? L'altro ad un aspetto più coscienziale ... ?
Che dite... Ho sbagliato direzioni?
Insomma il solo... Mi intriga è come se mi riguardasse di più
....
"anche questo è perdere la vita di Buddha, è fissare il modo di essere Buddha".
Mi permetto una domanda: cosa vuol dire: è fissare?. -
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Got ignorance?Uncertainty is an uncomfortable position. But certainty is an absurd one.
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Mi permetto una domanda: cosa vuol dire: è fissare?
sempre imho, e detto da praticante un po' coglione....
magari è più chiaro confrontato con
www.shobogenzo.it/capitoli.php?p=capitolo_91
se non sbaglio lì viene tradotto con "e vi affidate solo alla sua forma esteriore."
"Fissare" è attaccarsi a una concezione di, trovare, se ci si ferma a qualcosa (che costruiamo) perdiamo l'occasione, diamo forma alla vita di Buddha.
A me han detto "la via del Buddha è la via dell'errore". Mi piace come koan ...
se hai voglia e tempo ... perchè?. -
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Perché,dapprima è una pratica che ti ripulisce dai "tanti dharma/fenomeni" isola un solo dharma facendoti stare in un sapere che può portare a fare sì che il semplice dharma-isolato si mostri nella luce delle non-convinzioni...
almeno questa è la mia esperienza...
Però vi chiedo scusa🙇, perché mi rendo conto che con questa spiegazione sto entrando con l'insegnamento del mio Maestro...
E non è corretto... in una discussione generale...
Quindi mi taccio...🙂CITAZIONEmagari è più chiaro confrontato con
www.shobogenzo.it/capitoli.php?p=capitolo_91
Wow... Hai ragione...🙂
warmbeer ha corretto i quote :-)
Edited by warmbeer - 15/4/2021, 20:56. -
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Però vi chiedo scusa🙇, perché mi rendo conto che con questa spiegazione sto entrando con l'insegnamento del mio Maestro...
E non è corretto... in una discussione generale...
Quindi mi taccio...🙂
bè dai in quest'area non c'è proprio bisogno di restare on topic. non ti preoccupare
Tra l'altro credo che la discussione meriti di essere spostata altrove, che dite?. -
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Io non conto nulla comunque concordo con Warm.
Sia sul fatto che non c'era bisogno di scuse da parte di Loredana (aveva specificato che si trattava di insegnamenti del suo maestro), sia che il topic merita. -
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Spostato in "Esperienze quotidiane" . -
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C’è un verso del Lo-jong:
“Utilizza le avversità come via per l’illuminazione”. -
sukkiri.
User deleted
l’importante è non estremizzare: dire a un padre che ha un figlio col cancro, o che ha perso il lavoro con 2 figli a casa e un mutuo da pagare che le avversità sono una via verso l’illuminazione, è una stupidaggine sconfinata.
Possiamo rispondere che è il karma, ma è un modo per lavarsi le mani non molto diverso da “è la volontà di dio”.
Ps: invito a contestualizzare le frasi, non ad estrapolarle e riportarle correttamente:CITAZIONELe otto strofe dell’addestramento mentale (Lojong) di Langri Tangpa Dorje Senghe
Essendo determinato a realizzare
il più alto beneficio per tutti gli esseri viventi
che sono più importanti della gemma che esaudisce i desideri,
imparerò a prendermi sempre cura di loro.
Quando sono in compagnia di altre persone
imparerò a considerarmi il meno importante di tutti
e nel profondo del cuore , a considerare loro
come se fossero la cosa più importante.
In tutte le mie azioni, imparerò a esaminare lo stato della mia mente
e, appena sorge un emozione perturbatrice,
prima che possa danneggiare me stesso e gli altri
la affronterò e la sradicherò al suo primo apparire.
Ogni qualvolta incontro una persona di cattivo carattere
in preda ad una forte negatività o sofferenza,
imparerò a prendermi cura di lui o di lei
come se avessi scoperto un tesoro prezioso e difficile da trovare.
Quando gli altri dominati da invidia e gelosia, mi maltrattano,
mi insultano, mi calunniano e così via
imparerò a prendere la sconfitta su di me
e a offrire loro la vittoria.
Quando qualcuno a cui ho fatto del bene,
e in cui ho riposto speranze e aspettative,
mi maltratta , danneggia o ferisce senza motivo,
imparerò a considerarlo come il mio maestro spirituale.
In breve imparerò ad offrire direttamente o indirettamente,
benessere e felicità a tutti gli esseri viventi, che sono stati mie madri,
e a prendere segretamente su di me
le loro azioni nocive e la loro sofferenza.
Infine imparerò a mantenere tutte queste pratiche non contaminate
dalle macchie degli otto interessi mondani
e, realizzando la natura illusoria di tutti i fenomeni,
diverrò libero dai vincoli dell’attaccamento. -
.l’importante è non estremizzare: dire a un padre che ha un figlio col cancro, o che ha perso il lavoro con 2 figli a casa e un mutuo da pagare che le avversità sono una via verso l’illuminazione, è una stupidaggine sconfinata.
Possiamo rispondere che è il karma, ma è un modo per lavarsi le mani non molto diverso da “è la volontà di dio”.
Ps: invito a contestualizzare le frasi, non ad estrapolarle e riportarle correttamente:CITAZIONELe otto strofe dell’addestramento mentale (Lojong) di Langri Tangpa Dorje Senghe
Essendo determinato a realizzare
il più alto beneficio per tutti gli esseri viventi
che sono più importanti della gemma che esaudisce i desideri,
imparerò a prendermi sempre cura di loro.
Quando sono in compagnia di altre persone
imparerò a considerarmi il meno importante di tutti
e nel profondo del cuore , a considerare loro
come se fossero la cosa più importante.
In tutte le mie azioni, imparerò a esaminare lo stato della mia mente
e, appena sorge un emozione perturbatrice,
prima che possa danneggiare me stesso e gli altri
la affronterò e la sradicherò al suo primo apparire.
Ogni qualvolta incontro una persona di cattivo carattere
in preda ad una forte negatività o sofferenza,
imparerò a prendermi cura di lui o di lei
come se avessi scoperto un tesoro prezioso e difficile da trovare.
Quando gli altri dominati da invidia e gelosia, mi maltrattano,
mi insultano, mi calunniano e così via
imparerò a prendere la sconfitta su di me
e a offrire loro la vittoria.
Quando qualcuno a cui ho fatto del bene,
e in cui ho riposto speranze e aspettative,
mi maltratta , danneggia o ferisce senza motivo,
imparerò a considerarlo come il mio maestro spirituale.
In breve imparerò ad offrire direttamente o indirettamente,
benessere e felicità a tutti gli esseri viventi, che sono stati mie madri,
e a prendere segretamente su di me
le loro azioni nocive e la loro sofferenza.
Infine imparerò a mantenere tutte queste pratiche non contaminate
dalle macchie degli otto interessi mondani
e, realizzando la natura illusoria di tutti i fenomeni,
diverrò libero dai vincoli dell’attaccamento
La mia citazione viene invece da Intrepida Compassione di Dilgo Khyentse Rinpoche.
Non credo sia del tutto azzeccata la tua obiezione: anche una persona con tutte quelle negatività da te descritte può approcciarsi al proprio dolore con un’ottica spirituale. Che poi sia estremamente difficile sono d’accordo con te.. -
sukkiri.
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Che poi sia estremamente difficile sono d’accordo con te.
da fuori sembra tutto così semplice, ma dentro è un'altra musica.
potresti gentilmente citare la pagina esatta da dove hai estrapolato tale frase ?
Lo scrivo io dai a pagina 51 e continuo ad affermare che non andrebbe quella frase decontestualizzata, ma letta in tutto l'insieme.. -
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Giusto.
Ora non sono a casa e non ho con me il libro ma il verso è anche qui:
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Chekawa_Yeshe_Dorje
Il libro è bellissimo, lo consiglio davvero col cuore.. -
sukkiri.
User deleted
Credo che ci siano tragedie nella vita che segnino irrimediabilmente un essere umano e bisognerebbe avere molta delicatezza e tatto nell’affermare che le avversità possano portare all’illuminazione; ci sono avversità e avversità.
La frase in questione era una frase inserita in un contesto molto ampio che andava dalla spiegazione della bodhicitta assoluta e relativa, all’analisi dei tempi degenerati che attraversano le persone, nonchè i loro difetti mentali.
Spero essermi spiegato meglio.
Avere tatto è fondamentale e frasi che sembrano sentenze definitive possono essere molto nocive. (imho). -
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Non credo sia del tutto azzeccata la tua obiezione: anche una persona con tutte quelle negatività da te descritte può approcciarsi al proprio dolore con un’ottica spirituale.
Fosse così, il chiostro non avrebbe senso.Che poi sia estremamente difficile sono d’accordo con te.
Secondo me un approccio del genere è prendere il serpente per la coda, ma non voglio contraddire.
Edited by warmbeer - 20/4/2021, 18:43. -
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Non sono sicuro che tutte le relazioni tossiche siano da coltivare ad esempio. E neanche che tollerare sempre e comunque qualsiasi cosa sia di beneficio a sè e agli altri, che non reagire sia sempre un buon comportamento. Prendersi cura degli altri i pare che venga idealizzato, mentre è molto terreno, non è volare ma inciampare continuamente.
Non credo che sia facile come per Superpippo, ma piuttosto ci si fa male come Wile E. Coyote.
Parliamo di accordare due piani distinti, mentre ne esperiamo sempre e solo un momento, in quella condizione non sono "io e ..." ma si vive quell'istante con quel che c'è. E poi boh, sono scettico su questo modo di affrontare la cosa: negatività e sofferenza messe così sono asettiche e cristalline, mentre insudiciano molto dentro e fuori. Non mi trovo mai a mio agio in questi discorsi..