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Il termine atammayata viene fatto seguire talvolta ai termini ben più noti e fondamentali anatta, dukkha, anicca, sunnata, tathata. Che vuol dire? Io mi sono fatto l'idea che vuole indicare l'irriducibilità dell'elemento soggettivo-esistenziale. E' corretta la mia interpretazione? Vedesi:
http://dharmafarer.org/wordpress/wp-conten...mayata-piya.pdf
http://santacittarama.altervista.org/piccola_barca.pdf (pag 45-47).. -
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Quando avevo scritto questo post non sapevo dell'esistenza in giro di una tendenza ad accostare l'esperienza buddhista alla filosofia di Heidegger. In heideggerese, da quel poco che ho capito, si potrebbe tradurre questo atammayata come "irriducibile ad ente", o no? .