Non c'è nulla da migliorare

Dalla news letter di " La Meditazione come Via"

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  1. Avalokitesvara aiutami
     
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    Caspita è bellissimo! Mi ha veramente afferrata questo brano... sopratutto questa parte:
    "La tendenza abituale è immaginare che il nostro compito sia di migliorare le cose, migliorare noi stessi, migliorare il mondo. [...] C'è [...] la propensione a ritenere che, se non fate qualcosa, non c'è miglioramento. Ma lo dzogchen inizia con questa affermazione secondo cui tutto è sin dal principio perfetto, cosicché non c'è nulla da migliorare. Se avete esperienza di una qualsiasi arte creativa, converrete che quando dipingete o scrivete una poesia o create un vaso, e volete migliorare ciò che avete fatto, allora ne viene fuori un pasticcio. Dobbiamo avere fiducia nella nostra relazione intuitiva con la cosa, che ci fa dire: «Oh, è perfetta!», e fermarci lì. Lo dzogchen riguarda lo sviluppo di un'intuitiva relazione estetica col mondo. E qui il mondo include noi stessi, il mondo in cui cerchiamo di rilassarci, di lasciare che ogni cosa diventi libera. Ma ovviamente non abbiamo bisogno di lasciare che ogni cosa diventi libera, perché è già libera; tuttavia immaginiamo che non lo sia, così cerchiamo di renderla libera. È difficile imparare ad abbandonare lo sforzo inutile, perché gran parte della nostra identità si basa sull'attività, sul fare cose."
    Vorrei saperne di più. Dove posso trovare il testo "Lo specchio del chiaro significato" per intero? Magari con il commento che hai proposto...
     
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5 replies since 12/1/2013, 10:12   293 views
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