Non c'è nulla da migliorare

Dalla news letter di " La Meditazione come Via"

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  1. Tomo Ko
     
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    "Non c'è nulla da migliorare" (James Low)

    Iniziamo oggi a leggere qualche brano tratto da Esserci. Un commento a "Lo specchio del chiaro significato" di James Low. Lo specchio del chiaro significato è un testo dzogchen di Nuden Dorje, della metà del XIX secolo. La tradizione dzogchen è una scuola del buddhismo tibetano che spesso è stata paragonata, per le sue tante affinità, con lo zen.


    "Sin dal principio la presenza naturale o consapevolezza è completamente fusa con la vacuità. [...] Questo rigpa (Rig Pa) o consapevolezza è il nostro semplice essere, proprio ora che siamo seduti qui. C'è qualcuno qui. Prima di sapere chi siamo noi qui, questo qualcuno che è proprio qui ci dà il sapore iniziale del termine consapevolezza o rigpa. Ci potrebbe bastare solo un momento per osservare noi stessi. siamo seduti qui, in qualunque modo siamo seduti, quale che sia la postura del corpo. Non dobbiamo sedere in un modo speciale per osservare la consapevolezza. C'è qualcuno qui. Senza pensare a chi siete voi qui presenti, semplicemente cercate di sentire cos'è questa presenza che voi siete. Rimanete così per qualche minuto.
    Bene. C'è qualcosa. Non avete bisogno di sapere cosa sia, ma c'è qualcosa. E c'è anche un senso di cambiamento. C'è una connessione con l'energia. Potete accorgervene mentre sta per cambiare. Forse è difficile dire con esattezza cosa sia la consapevolezza. Questa qualità, una qualità nebulosa, la difficoltà di afferrare questa presenza naturale come qualcosa di particolare, è una qualità della sua vacuità. [...] Una presenza di consapevolezza tramite la quale sorgono tutti i differenti aspetti di noi stessi e del nostro mondo che costruiamo. [...]
    Al centro della pratica dzogchen c'è la nozione che non è necessario sforzarsi, dal momento che le cose sono già perfette.
    La tendenza abituale è immaginare che il nostro compito sia di migliorare le cose, migliorare noi stessi, migliorare il mondo. [...] C'è [...] la propensione a ritenere che, se non fate qualcosa, non c'è miglioramento. Ma lo dzogchen inizia con questa affermazione secondo cui tutto è sin dal principio perfetto, cosicché non c'è nulla da migliorare. Se avete esperienza di una qualsiasi arte creativa, converrete che quando dipingete o scrivete una poesia o create un vaso, e volete migliorare ciò che avete fatto, allora ne viene fuori un pasticcio. Dobbiamo avere fiducia nella nostra relazione intuitiva con la cosa, che ci fa dire: «Oh, è perfetta!», e fermarci lì. Lo dzogchen riguarda lo sviluppo di un'intuitiva relazione estetica col mondo. E qui il mondo include noi stessi, il mondo in cui cerchiamo di rilassarci, di lasciare che ogni cosa diventi libera. Ma ovviamente non abbiamo bisogno di lasciare che ogni cosa diventi libera, perché è già libera; tuttavia immaginiamo che non lo sia, così cerchiamo di renderla libera. È difficile imparare ad abbandonare lo sforzo inutile, perché gran parte della nostra identità si basa sull'attività, sul fare cose. [...]
    Cerchiamo di sperimentare la nudità. La semplicità della perfezione naturale delle cose è la ragione per cui non c'è bisogno di alterarle in nessun modo. Così lo stato d'animo è più rilassato [...] Il cuore della pratica dzogchen è la consapevolezza e, se siamo consapevoli in ciò che facciamo, non ha molta importanza ciò che facciamo. Perché, dal punto di vista dello dzogchen, il valore di qualsiasi cosa non sta nella qualità del suo contenuto, ma nel suo fondamento" (pp. 15-16, 22-24).
     
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    CITAZIONE (Tomo Ko @ 12/1/2013, 10:12) 
    il valore di qualsiasi cosa non sta nella qualità del suo contenuto, ma nel suo fondamento

    :bow: ... grazie TomoKo
     
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  3. Avalokitesvara aiutami
     
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    Caspita è bellissimo! Mi ha veramente afferrata questo brano... sopratutto questa parte:
    "La tendenza abituale è immaginare che il nostro compito sia di migliorare le cose, migliorare noi stessi, migliorare il mondo. [...] C'è [...] la propensione a ritenere che, se non fate qualcosa, non c'è miglioramento. Ma lo dzogchen inizia con questa affermazione secondo cui tutto è sin dal principio perfetto, cosicché non c'è nulla da migliorare. Se avete esperienza di una qualsiasi arte creativa, converrete che quando dipingete o scrivete una poesia o create un vaso, e volete migliorare ciò che avete fatto, allora ne viene fuori un pasticcio. Dobbiamo avere fiducia nella nostra relazione intuitiva con la cosa, che ci fa dire: «Oh, è perfetta!», e fermarci lì. Lo dzogchen riguarda lo sviluppo di un'intuitiva relazione estetica col mondo. E qui il mondo include noi stessi, il mondo in cui cerchiamo di rilassarci, di lasciare che ogni cosa diventi libera. Ma ovviamente non abbiamo bisogno di lasciare che ogni cosa diventi libera, perché è già libera; tuttavia immaginiamo che non lo sia, così cerchiamo di renderla libera. È difficile imparare ad abbandonare lo sforzo inutile, perché gran parte della nostra identità si basa sull'attività, sul fare cose."
    Vorrei saperne di più. Dove posso trovare il testo "Lo specchio del chiaro significato" per intero? Magari con il commento che hai proposto...
     
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  4. Talpo Dhir
     
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    Ciao
    Il libro lo puoi trovare anche qui www.macrolibrarsi.it/autori/_james_low.php .. con questo link www.simplybeing.co.uk/simply/Simply_Being_Dzogchen.html puoi accedere a qualche maggiore informazione su James Low ecc. E sin qui penso di esserti stato utile
    poi .... e qui non sono proprio cosi sicuro di esserti utile ti consiglio di leggerti attentamente la risposta che è stata data nel post Istruzioni esenziali sulla Grande Perfezione da Yesche e inserirla anche nel contesto di questo post, perchè quella risposta può evitarti enormi fraintendimenti e il relativo scornamento. Può darsi che le tue capacità (anche ancora latenti tanto per intenderci) ti pongano al riparo da questi pericoli.. oppure no...:-))
     
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  5. Tomo Ko
     
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    CITAZIONE (Avalokitesvara aiutami @ 28/3/2013, 21:31) 
    Vorrei saperne di più. Dove posso trovare il testo "Lo specchio del chiaro significato" per intero? Magari con il commento che hai proposto...

    James Low
    Esserci
    Un commento a “Lo specchio del chiaro significato”

    Prezzo € 13,00

    Editore: Astrolabio Ubaldini Edizioni
    Data pubblicazione: Gennaio 2005
    Formato: Libro - Pag 152 - 15x21
    www.macrolibrarsi.it/libri/__Esserci.php

    Se ti interessa la scuola dzogchen:
    www.dzogchen.it/it
    www.dzogchen.it/it/dzogchen
     
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  6. Avalokitesvara aiutami
     
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    Grazie :;namaste:
     
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5 replies since 12/1/2013, 10:12   292 views
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