Psichiatria e Psicologia sono scienze esatte?

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    Got ignorance?
    Uncertainty is an uncomfortable position. But certainty is an absurd one.


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    CITAZIONE (nanjo @ 22/8/2012, 13:07) 
    Ahahah, no aspetta fammi capire, perchè tu non pratichi il Dharma per risolvere i tuoi problemi? Mi stai per caso dicendo che tu pratchi il Dharma per moda? o lo pratichi per sport? :lol:

    Nanjo mòderati, ultimo avviso. Non è più tollerabile il tuo atteggiamento ... non basta più chiedere scusa poi e chiedere poi che topic e messaggi vengano tolti.
    Puoi esprimere puntualmente la tua opinione con un linguaggio diverso. Rispetta gli altri utenti.

    Tornando al topic ed esprimendo solo opinioni personali ...

    Conosco Theiwaz solo telematicamente, penso anche tu, io non giudico la sua motivazione (che so comunque per certo non essere moda o sport), e tu non dovresti farlo. Del resto nessuno dovrebbe giudicare quella altrui, banalizzarla, sminuirla neanche lo conoscesse di persona e qualunque essa sia.

    Il Dharma è un modo per risolvere i problemi? Anche no. Non è una pacca sulla spalla, non smetti di provare dolore, ci ammaleremo e moriremo ugualmente, falliremo ugualmente, vivremo comunque samsaricamente l'illusione, ecc ecc ... tutto questo è in fondo temperatura ed umidità.

    Abbiamo capito benissimo che non ti piacciono le medicine: però sono necessarie. Non puoi curare tutto solo con la tua mente, non siamo fatti solo di mente (m minuscola). Dici che una alternativa è migliore: dipende dai casi.
    Io ho esperienza di rapporto con una persona depressa, il discorso "chimico" può essere una strada, certo non l'unica, ma per un percorso differente bisogna avere tutta una serie di presupposti che in definitiva o ci sono o non ci sono, e una strada alternativa non sempre è realisticamente percorribile subito, occorre pazienza. Poi certamente "al meglio non c'è fine".

    CITAZIONE (nanjo @ 22/8/2012, 13:07) 
    No ti sbagli, questo è un argomento che ha a che fare col Dharma.
    Buddhismo è vita quotidiana, il buddhismo non lo si pratica per moda o per sport.
    Questa sezione del forum "Buddhismo e Scienza" è la sezione giusta per parlare di queste cose.

    Non ha a che fare con Dharma stabilire a priori, in assoluto se una medicina è medicina o meno, se una terapia è valida, se una scienza è scienza.
    Non credo ci possano essere posizioni assolute, del resto camminamo nell'errore, no?

    CITAZIONE (nanjo @ 22/8/2012, 13:07) 
    Ricordate, la malattia mentale, intesa come la intendono gli psichiatri, non esiste.
    Ripulite il fisico, e la mente vi verrà dietro. Provare per credere

    Sono in completo disaccordo, la mente (m minuscola) è un sistema complesso, il cervello è un organo.
    Non c'è corpo che governa la mente o mente che governa il corpo, tutto interdipende.
     
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  2. Theiwaz
     
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    CITAZIONE (nanjo @ 22/8/2012, 13:07) 
    CITAZIONE (Theiwaz @ 21/8/2012, 16:07) 
    se affermi che non ci sarebbe bisogno di praticare il Dharma se tutti i nostri problemi fossero risolvibili con un metodo particolare, stai affermando che la tua motivazione è questa: la risoluzione dei problemi.

    Ahahah, no aspetta fammi capire, perchè tu non pratichi il Dharma per risolvere i tuoi problemi? Mi stai per caso dicendo che tu pratchi il Dharma per moda? o lo pratichi per sport? :lol:

    No, il Dharma non risolve i miei problemi.
    Per me è una "ricerca del vero".

    CITAZIONE
    CITAZIONE (Theiwaz @ 21/8/2012, 16:07) 
    Quando le cause sono neurologiche, scompensi chimici di vario tipo, che ci vuoi fare con le parole?

    Gli psicofarmaci sono sostanze chimiche dello stesso tipo delle droghe, anche se in generale si dà il nome di droga alle sostanze proibite e non agli psicofarmaci. Si tratta di sostanze che si dicono "neurotrope", cioè che agiscono elettivamente sulle cellule nervose e sulle cellule cerebrali; sia gli psicofarmaci che le droghe proibite hanno le stesse caratteristiche di "neurotropismo".
    La chimica cerebrale è così complessa e fine che qualsiasi intervento grossolano, che venga definito droga o psicofarmaco, comporta delle conseguenze negative anche se certi effetti iniziali, sia delle droghe che degli psicofarmaci, possano sembrare favorevoli. A lungo andare si costituisce la tossicodipendenza, che significa che le cellule nervose e le altre cellule che si sono difese dalla sostanza tossica, ad un certo punto hanno elaborato delle situazioni chimiche per cui cercano di inglobare la sostanza estranea e allora poi, quando questa sostanza viene sospesa, avviene la dipendenza farmacologica, che è un fatto anche questo biochimico. Se giustamente si fa la campagna contro le droghe in quanto danneggiano il sistema nervoso, si dovrebbe fare anche la campagna contro gli psicofarmaci.

    Direi che c'è una grandissima differenza tra una sostanza usata (od abusata) per problemi di dipendenza rispetto all'utilizzo di una medicina usata a fini terapeutici.
    Mi smbra che tendi ad omettere le condizioni nelle quali una persona con determinate patologie si andrebbero poi a trovare senza fare uso di alcuna terapia.

    CITAZIONE
    Il guaio più grosso è che le persone prendono queste sostanze su consiglio dei medici o su influenza della cultura medica, pensando che migliorino il funzionamento del sistema nervoso centrale. Se qualcuno si vuole avvelenare, ha il diritto di farlo, ma il brutto è se uno si avvelena pensando di farsi del bene perchè il medico gli ha dato dei consigli sbagliati: questo è grave. Un medico che consiglia delle sostanze dannose per il cervello e per l'organismo fà il contrario di quello che dovrebbe fare.

    Stiamo parlando di casi di neuropatie serie o di simil-depressi che si fanno prescrivere degli ansiolitici dal medico curante?

    CITAZIONE
    Gli psichiatri non si preoccupano affatto di migliorare lo stato d'animo, la condizione psicologica o la salute in generale, delle persone.
    Si preoccupano casomai, di mantenere l'ordine pubblico: lo psichiatra non viene chiamato quando uno sta male, ma quando uno fa una cosa che disturba gli altri nel loro moralismo e nella loro vita pratica.
    Specialmente quando si tratta di Trattamento Sanitario Obbligatorio, lo psichiatra viene chiamato quando per esempio uno ha picchiato la madre o è uscito fuori in mutande, oppure per cose molto meno vistose come nel caso in cui uno si chiude in una stanza e non vuole più uscire o perchè non ha più voglia di lavorare.

    In questo casi specifici è normale che avenga un trattamento coatto, è l'unica strada percorribile, ma non per il moralismo, ma proprio perchè le azioni della persona indicano in modo estremo il fatto che è in una crisi di qualche tipo e va curata.
    Non è che sia proprio indice di sanità il picchiare la propria madre, nè sarebbe corretto permettere il reiterarsi della situazione, che potrebbe arrivare anche ad estremi irreparabili.
    Uno che picchia la propria madre decisamente sta male, parlando sempre di situazioni "normali" ovviamente, non di madri sataniste che vogliano offrire il proprio figlio in sacrificio o similia, insomma.
    Così l'uscire in mutande.
    C'è molta differenza tra una persona che per i più disparati motivi faccia scientemente la scelta di uscire in mutande e quella che invece si ritrova a vivere estraniato dalla realtà a livelli per i quali si dimentica di mettere i pantaloni.
    Queste cose le faceva, seppur in camicia da notte e non solo in mutande, mia nonna dopo aver avuto un'ischemia che le aveva lasciato dei danni celebrali. A volte perdeva la cognizione di chi era e di cosa faceva ed è capitato che uscisse casa totalmente persa.
    Il rinchiudersi in una stanza... anche qui, c'è chi si rinchiude in monasteri di clausura (che comunque prevedono uscite giornaliere dalla cella) e lo fa dopo un percorso personale particolare, e scegliendo in autonomia.
    Ben diverso è quando uno NON RIESCE ad uscire dalla propria stanza e si chiude in un'apatia totale, con perdita della cura di se stessi e problemi fisici dovuti alla mancanza di movimento (magari accompagnato dal picchiare la propria madre che cerca di sforzarlo ad uscire).

    Si può lasciare una persona in queste condizioni?
    Secondo me decisamente no, per se stesso e per gli altri. Pure la madre ha diritto a non essere malmenata, ad esempio.

    CITAZIONE
    Tutti problemi che, comunque si vogliano vedere, sono problemi di comportamento e di rapporto, non probelmi medici, né probelmi di benessere psicologico. La psichiatria fà passare come malattia il comportamento che non corrisponde ai concetti generali delle persone che si trovano d'intorno e poi, dopo di ciò, fà degli interventi cosidetti di carattere medico, ma che invece non hanno niente a che vedere con la medicina e che sono per di più dannosi.

    E no, questo è del tutto falso.
    Una crisi psicotica, o una crisi di depressione bipolare, sono decisamente problemi medici con radici profonde e fisiche.

    CITAZIONE
    Un medico non deve somministrare psicofarmaci sapendo che questi sono dannosi al cervello e all'organismo.

    Quindi non dovrebbe dare neppure la chemio?
    C'è sempre quella bilancia tra "non fare niente" ed il "fare quello che si può malgrado gli effetti collaterali".

    CITAZIONE
    Pensare di essere ricchi mentre invece si è poveri, pensare di essere grandi come Beethowen mentre non si sà neanche la musica, aver paura di essere perseguitati anche quando non è dimostrabile che lo si è: tutte queste non sono malattie ma sono variazioni di comportamento e di pensiero nell'ambito di una vita sociale complessa.

    ???

    CITAZIONE
    Se c'è un difetto neuronale, con gli psicofarmaci lo si peggiora!
    Se in una struttura così delicata come il cervello si interviene "bombardando"... Sarebbe come dire che una città funziona male- il che è vero per diversi motivi (traffico, inquinamento, ecc)- e allora cosa si fà? La si bombarda e dopo vediamo come vanno le cose. Gli psicofarmaci agiscono nello stesso modo nei confronti del cervello.
    Se io riduco una persona in condizioni tali che non è più nemmeno capace di pensare, non gli faccio certo cambiare idea, ma limito le sue capacità di scelta: con gli psicofarmaci ottengo precisamente questo.
    Gli psichiatri in generale sono delle persone molto limitate, se no non farebbero la loro professione e probabilmente sono anche invidiosi delle persone che limitate non sono.
    Se una persona esprime il suo stato di infelicità esistenziale, ci si domanda come si può aiutarla, ma non cosa si deve fare nel senso "questa è la malattia e questa è la cura". E' questo il grave errore! Se una persona è, come dicono gli psichiatri con un termine superficiale, depressa (sarebbe meglio dire infelice), io, come medico, non gli posso risolvere il problema.

    Non quando la depressione dipende, ad esempio, da un non corretto funzionamento del ciclo della Dopamina.
    Li non è semplice infelicità, quella è una malattia!

    CITAZIONE
    Gli psichiatri invece si presentano come quelli che risolvono il problema: è questa l'ipocrisia.
    Quelli che vanno dallo psichiatra sperano nel miracolo: "sto male, lui mi dà la medicina e dopo sto bene", poi passano gli anni, non succede niente di buono, anzi uno si logora per delle speranze sbagliate e logora anche il proprio organismo.

    Molte malattie di questo tipo sono croniche, al giorno d'oggi non esistono "cure" perfette, ma solo medicinali che permettono comunque una "vita" malgrado la malattia, almeno in molti casi.
    E mica stiamo parlando di un raffredore, ma del sistema nervoso centrale.

    Che facciamo, lasciamo le persone in crisi psicotica, oppure lasciamo che i bipolari arrivino al suicidio od a stati larvali?
    Piuttosto che niente, è meglio "piuttosto".

    CITAZIONE
    Non esistono soluzioni di questo tipo. Non si può risolvere il problema di un altro e non si deve neanche farlo.

    Chiudiamo proprio gli ospedali allora.
    Se qualcuno ti tira sotto con la macchina è un problema tuo, perchè darsi da fare?

    CITAZIONE
    Lo psichiatra fa delle false promesse o, detto in altre parole, approfitta delle sofferenze degli altri, e anche dell'ingenuità perchè una persona che soffre è disposta a tutto. Una persona che è disperata perchè si sente fallita, perchè invecchia, perchè ha paura della morte, perchè si innamora e non è corrisposta e così via, va dallo psichiatra e quando quest'ultimo gli dice "ti faccio l'elettroshock e dopo starai meglio", quella se lo fa fare.

    ...è qualche decenno che non viene più praticato. Siamo seri.

    CITAZIONE
    Resta il fatto che questa persona viene aggredita. Gli viene promesso un aiuto e la si aggredisce: peggio di così non si potrebbe fare.

    Gli viene dato un aiuto, nei limiti del possibile.
    Se è vilenta viene messa in condizione di non nuocere, e mi sembra anche corretto.
    Cosa intendi per "aggredita"???

    CITAZIONE
    Oppure ci potrebbe essere il caso di una persona che è confusa, che non ha le idee chiare. Con lo psicofarmaco ce l'avrà meno chiare di prima! Mettiamo il caso che una persona non abbia le idee chiare riguardo alla propria vita amorosa: ha certamente bisogno di aiuto. Ma se qualcuno gli dice "Ti dò questa medicina così poi risolvi tutto"; questa è una truffa.
    Oggi siamo in una situazione in cui, data una definizione a qualcosa, si costruisce una malattia. Se per ogni singola esperienza che facciamo si inventa una malattia, non se ne esce più.

    Non vengono dati psicofarmaci a persone semplicemente "un po' confuse"... se stanno fuori come dei poggioli e sono dissociate dalla realtà, magari... ma c'è parecchia differenza dall'essere "un po' confusi".

    CITAZIONE
    La paura è solo un singolo aspetto della realtà. In un mondo come quello in cui viviamo, avere delle crisi di panico è più che naturale.

    No.

    CITAZIONE
    In certi momenti uno può essere terrorizzato, ma non è una malattia questo: è il fatto che ci possono essere delle cose che provocano paura e può succedere anche che sfuggano le vere cause che provocano questa paura.

    Se uno si ritrova con un sicario della mafia che gli punta una pistola alla testa, o sta cadendo con un aereo si, e ovvio che si sia terrorizzati.
    Se si è terrorizzati dal prendere l'autobus, o semplicemente dall'uscire di casa o dalla propria stanza no, c'è decisamente qualcosa che non va.
    Conosco persone con questo tipo di problematiche, ed anche molto serie, e proprio grazie ad un intervento congiunto farmacologico con supporto psicologico, in anni sono riusciti a superarlo del tutto.

    CITAZIONE
    Discutendo con questa persona si può arrivare a capire da dove viene la paura e vedere se ci si può rassicurare, evitare i pericoli, eccetera. Non si può parlare di patologia: si tratta casomai di problemi psicologici, ma non di patologia. Ma poi, qual'è lo stato di salute della psiche, visto che si parla tanto di malattie psichiche? Qual'è l'uomo normale? E' l'uomo che non ha paura, quello che non fa errori, che non ha angosce, che non fa mai niente di stravagante,... E cos'è questo? E' morto!

    Siamo sempre li, se la paura è quella di prendere l'autobus (ad esempio), te puoi metterti li a dirgli tutto quel che vuoi, quella persona non la supererà mai così.
    Quando l'ansia arriva a quei livelli si sono abbondantemente superati i limiti di uno stato ansioso dovuto ad una situazione particolare, si è decisamente all'interno di una patologia, della quale fra l'altro mo non ricordo il nome preciso.

    CITAZIONE
    Il solo fatto di dire "una persona ha paura senza alcun motivo" è un'affermazione stupida; se qualcuno afferma una cosa del genere non può altro che essere uno che non capisce niente. Innanzi tutto come si fà a stabilire che una persona prova paura senza alcun motivo; e poi al giorno d'oggi succede che siamo minacciati da tutte le parti...

    ... ci sono sicuramenti dei sicari russi che ti attendono alla fermata del bus...

    CITAZIONE
    CITAZIONE (Theiwaz @ 21/8/2012, 16:07) 
    Quando le cause sono neurologiche, scompensi chimici di vario tipo, che ci vuoi fare con le parole?

    La psicoterapia non è assolutamente risolutiva nella maggior parte dei disturbi di tipo psichiatrico.

    Difatti viene usata a supporto di una terapia di altro tipo.
    I disturbi psichiatrici, per definizione, sono affrontabili con la psichiatria.

    CITAZIONE
    Se ad esempio non riesco a smettere di controllare se ho o meno chiuso il rubinetto del gas, un adeguato supporto psicoterapeutico attraverso la TCC può aiutarmi a frenare determinate compulsioni, ma non risolve il problema alla radice, e cioè la motivazione VERA per cui non riesco a smettere di pensare se ho o meno chiuso il gas.

    E mica fa dei miracoli!
    E' già tanto, a differenza di quanto si poteva fare sino a pochi decenni or sono, che si riesca a calmierare queste situazioni! Non è che uno sia di per se felice di aprire il frigorifero per forza un numero multiplo di 3 o cose simili.

    Oppure affermi che visto che non sempre si riesce ancora a risolvere il problema alla radice, sia meglio lasciare un ossessivo/compulsivo alla mercè delle proprie ossessioni, cosa che peggiora nel tgempo, fra l'altro???

    CITAZIONE
    Questo significa che un cervello "normale" NON deve cadere in questo o altri similari vortici di pensieri.

    No, questo significa che un cervello SANO non ci va proprio.

    CITAZIONE
    L'errore madornale che viene fatto è però dare la colpa a "non precisati squilibri chimici", come se il cervello fosse una entità staccata dal resto del corpo, mentre invece ne è parte integrante.

    Gli squilibri, invero, sono in genere precisati, per quanto su molte neuropatie si sappia ancora davvero molto poco, purtroppo.

    CITAZIONE
    Quindi, il litio, che è oltretutto un minerale epatossico, e qualunque psicofarmaco esistente sul mercato non fanno altro che mascherare una situazione, come mettere un coperchio su una pentola a pressione che sta per esplodere.
    È da folli prescrivere il litio o qualunque tipo di psicofarmaco senza aver investigato e compreso la RAGIONE per cui il cervello sta malfunzionando.

    E no. Investigare lo fanno eccome.
    E' solo che il il cervello continua ad essere un pochino difficilotto da comprendere.
    Nel frattempo, perdonami, ma meglio una toppa che nulla.

    CITAZIONE
    Nessuno di noi è nato per rimanere aggrappato a un altro essere chiamato "psicologo"; ma è anche vero che alcuni eventi stressanti della vita possono essere meglio superati parlando, sfogandosi, anche con l'aiuto di chi ha esperienza in materia.
    L'Alzheimer non si cura con la psicoterapia, ma neanche la maggior parte delle depressioni, degli attacchi di panico, dei disturbi d'ansia, dei disturbi ossessivo-compulsivi, per non parlare poi delle psicosi e delle schizofrenie.

    Ma va?
    Neppure una verruca si cura parlandole. Credo sia evidente.

    CITAZIONE
    E di certo NESSUNA patologia che manifesti sintomatologia psichiatrica deve essere curato con il litio o qualunque altra sostanza tossica denominata "psicofarmaco".
    Sono pagliativi, per usare un eufemismo. Pillole che nella migliore delle ipotesi creano un falso stato di benessere destinato a durare poco e con pesantissimi effetti collaterali che possono arrivare alle urgenza omicidiarie/suicidiarie; che invece, nella peggiore delle ipotesi, ti distruggono senza neanche averti dato un breve periodo di finto benessere. Meglio drogarsi illegalmente allora.

    Prozac o eroina?
    mmm, scelta difficile.

    CITAZIONE
    CITAZIONE (Theiwaz @ 21/8/2012, 16:07) 
    Hai mai avuto modo di vedere cosa può causare una carenza di litio nel cervello di una persona?

    Il problema non è il litio, il problema è capire la motivazione per cui una persona manifesta un disturbo psichiatrico. Il problema non è la farsa della carenza di litio, ma la motivazione per cui l'organismo sta funzionando male.
    Il litio maschera il vero problema, dando una parvenza di normalità, destinata a durare poco, e anche pochissimo quando il suddetto minerale viene sospeso...un po' come facevano nel Medioevo, dove per curare l'anemia ti portavano nei macelli, tagliavano la gola alla mucca e ti facevano fare il pieno di ferro. Sì, di un ferro incompatibile con l'organismo umano-vegano, ma che a causa dei suoi effetti dopanti dava una parvenza di guarigione, effimera, e destinata a durare pochissimo.

    E nel frattempo lasciamo che le persone siano devastate delle loro patologie, che madri vengano picchiate o che qualcuno in una crisi psicotica prenda l'auto e ne faccia fuori qualche decina in un mercato.
    Eccerto.

    CITAZIONE
    CITAZIONE (Theiwaz @ 21/8/2012, 16:07) 
    Il non usare i farmaci, in questo caso, può arrivare a portare la persona a stati vegetativi, se non peggio.

    Il non usare farmaci non maschera una situazione, che quindi continua a perseverare.

    A beh. Bello.
    Quindi che facciamo nei prossimi svariati decenni, se va bene, sino a quando la ricerca non troverà (se e quando possibile) delle cure per la completa remissione delle patologie?

    CITAZIONE
    Se ad esempio mangio proteine animali dalla mattina alla sera e quindi mi ammalo di diabete,

    Questa però mi manca... quali studi supportano questa tua affermazione?
    L'iperproteicità alimentare porta a problemi renali, anche molto gravi, a meno che non avvenga in modo controllato all'interno di specifiche attività sportive.
    Ma legami col diabete, non ne ho mai sentito parlare.
    Semmai l'eccesso conumo di zuccheri ed amidi, che può portare di questi problemi (previa familiarità).

    CITAZIONE
    la mancata regolazione della glicemia porta a evidenti sintomi psichiatrici, come la voglia di isolamento.
    Quindi, fino a quando non scardino il circolo vizioso della glicemia ballerina causata dalla mala alimentazione, il problema sussisterà.
    Posso mascherarlo con un bel mix di antidepressivi, ma rimarrà sempre latente, con in più il problema di dover assumere sostanze tossiche che creano potente assuefazione e tolleranza.

    Se hai il diabete ti danno l'insulina, veramente.

    CITAZIONE
    CITAZIONE (Theiwaz @ 21/8/2012, 16:07) 
    e come la fermi una crisi psicotica, dove la persona è pericolosa per se e per gli altri?

    Non certo con lo Zyprexa, con l'Haldol, con il Serenase.
    La fermo con la zucca, con l'intelligenza, con l'amore, con la dedizione, con la voglia di capire cosa stia succedendo.

    Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?
    Vuoi fermare un "malfunzionamento" fisico del cervello con l'amore?
    Un treno con un fiore?
    Un cinghiale in carica con un ombrello?
    Un'onda forza 7 soffiandogli contro?

    Siamo li eh...

    CITAZIONE
    Sono necessari luoghi dove queste persone vengano accolte, senza nessuna interferenza di tipo farmacologico. Con la successiva osservazione per scandagliare le possibili cause fisiche, portando il paziente a riappriopriarsi della propria vita anche attraverso un'alimentazione e uno stile di vita compatibili con la nostra conformazione vegana.
    Chiunque dica che l'alimentazione gioca un ruolo marginale nello sviluppo di disturbi psichiatrici è ignorante.

    Vegano ci sarai tu.

    CITAZIONE
    CITAZIONE (Theiwaz @ 21/8/2012, 16:07) 
    Di fronte ad una disfunzione celebrale (tale è la carenza di litio o di alcuni neurotrasmettitori) c'è poco da fare purtroppo, diventa necessario agire cercando di riequilibrare tali carenze.

    Il cervello è un organo irrorato dal sangue...e la maggior parte delle sostanze utili al suo buon funzionamento si creano nell'intestino....
    Quindi un intestino marcio porta un cervello marcio, non ci sono santi.
    Quindi piantiamola con questi neurotrasmettitori nella testa che non funzionano per chissà quale carenza: è la tossemia interna la causa di tutto.

    Ma non diciamo capperate. Si parla di ghiandole varie e svariate, da quelle interne al cervello (come la pituitale) a quelle surrenali (adrenalina). L'alimentazione, a meno che tu non ti faccia delle frittate da mezzo chilo di funghi sacri messicani ogni giorno, ha un impatto molto relativo su queste patologie. Non stiamo parlando di un'avitaminosi o di un eccesso di qualche minerale o amminoacido.
    Non sò che hai letto, ma queste sono tutte boiate di grande fantasia.

    CITAZIONE
    CITAZIONE (Theiwaz @ 21/8/2012, 16:07) 
    Gli abomini delle cliniche psichiatriche statali venuti recentemente alla luce sono tutt'altra cosa, così come l'eventualità che alcune case farmaceutiche possano non immettere sul mercato farmaci migliori per motivazioni economiche.

    E qui mi faccio quattro sonore risate: le case farmaceutiche sanno molto bene quanto deleteri siano gli psicofarmaci (ma li hanno sviluppati con furbizia e intelligenza criminale, poiché, come le droghe di strada, riescono a darti una parvenza di guarigione), e il business che gli gira intorno supera ampiamente i risarcimenti danni che le class action americane costringono loro a sborsare per i danni irreparabili causati dal loro utilizzo.
    Anche senza parlare delle allucinanti condizioni in cui sono trattati i pazienti degli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari), basta andare in un lindo e pulito studio di un qualunque psichiatra privato.
    Il risultato è lo stesso: la devastazione e il rincoglionimento sono garantiti, ma nella pulizia e nella perfetta educazione di chi vi riceve.

    Siamo sempre li.
    Alternativa?
    E non mi dire il rinchiudere queste persone in strutture "amorevoli" lasciandoli alla mercè delle loro patologie. Siamo SERI.

    CITAZIONE
    CITAZIONE (Theiwaz @ 21/8/2012, 16:07) 
    Comunque questo ha poco a che fare col Dharma.

    No ti sbagli, questo è un argomento che ha a che fare col Dharma.
    Buddhismo è vita quotidiana, il buddhismo non lo si pratica per moda o per sport.
    Questa sezione del forum "Buddhismo e Scienza" è la sezione giusta per parlare di queste cose.

    "Dharma" non cura queste patologie, non le risolve.
    Anzi, in questi casi spesso la meditazione può essere alquanto dannosa.

    CITAZIONE
    La conclusione è solo una, e va la faccio attraverso un bell'elenco:
    -Zyprexa, antipsicotico: vi calma la crisi, vi ottunde completamente le emozioni, vi fa ingrassare di venti-trenta chili impossibili quasi da smaltire, vi fa venire il diabete, ma per la psichitria siete GUARITI

    Falso, per lo psichiatra hai superato la crisi.
    Guarito proprio per nulla, direi.

    CITAZIONE
    -Prozac et similar: vi fa venire un sorriso da ebete, vi fa vedere (per poco) il mondo bello, e in cambio chiede la vostra vita sessuale, azzerandola completamente. Provate a toglierlo senza scalare: vi butterete dalla finestra. E se decidete di scalarlo, preparati a scosse elettriche, incubi, attacchi di panico allucinanti. E sperate che non vi faccia sterminare la vostra famiglia.

    Nessun psicofarmaco può essere levato senza un percorso a scalare nel dosaggio, sarebbe solo che da matti provare ad interrompere improvvisamente una terapia farmacologia.
    Poi... se l'alternativa al sorriso da ebete ed all'apenia fosse il suicidio... beh, posso vivere anche se non mi tira.
    Se mi faccio fuori, non è che mi si rizzerebbe comunque, fra l'altro.

    CITAZIONE
    Ricordate, la malattia mentale, intesa come la intendono gli psichiatri, non esiste.
    Ripulite il fisico, e la mente vi verrà dietro. Provare per credere

    Disse il grande scienziato giocando con la vita altrui.
    Sicuramente un fisico sando ed un'alimentazione sana aiutano, lo fanno sempre ed è anche ovvio, ma pensare che tutto possa essere risolto in questo modo è alquanto pretenzioso, per non dire del tutto assurdo.
     
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  3. nanjo
     
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    User deleted


    CITAZIONE (warmbeer @ 22/8/2012, 14:24) 
    Nanjo mòderati, ultimo avviso. Non è più tollerabile il tuo atteggiamento ... non basta più chiedere scusa poi e chiedere poi che topic e messaggi vengano tolti.
    Puoi esprimere puntualmente la tua opinione con un linguaggio diverso. Rispetta gli altri utenti.
    Conosco Theiwaz solo telematicamente, penso anche tu, io non giudico la sua motivazione (che so comunque per certo non essere moda o sport), e tu non dovresti farlo. Del resto nessuno dovrebbe giudicare quella altrui, banalizzarla, sminuirla neanche lo conoscesse di persona e qualunque essa sia.

    A me sembra che tu stia esagerando, ma forse ho torto io ed hai ragione tu.

    CITAZIONE (warmbeer @ 22/8/2012, 14:24) 
    Il Dharma è un modo per risolvere i problemi? Anche no. Non è una pacca sulla spalla, non smetti di provare dolore, ci ammaleremo e moriremo ugualmente, falliremo ugualmente, vivremo comunque samsaricamente l'illusione, ecc ecc ... tutto questo è in fondo temperatura ed umidità.

    Abbiamo capito benissimo che non ti piacciono le medicine: però sono necessarie. Non puoi curare tutto solo con la tua mente, non siamo fatti solo di mente (m minuscola). Dici che una alternativa è migliore: dipende dai casi.
    Io ho esperienza di rapporto con una persona depressa, il discorso "chimico" può essere una strada, certo non l'unica, ma per un percorso differente bisogna avere tutta una serie di presupposti che in definitiva o ci sono o non ci sono, e una strada alternativa non sempre è realisticamente percorribile subito, occorre pazienza. Poi certamente "al meglio non c'è fine".

    Non ha a che fare con Dharma stabilire a priori, in assoluto se una medicina è medicina o meno, se una terapia è valida, se una scienza è scienza.
    Non credo ci possano essere posizioni assolute, del resto camminamo nell'errore, no?

    la mente (m minuscola) è un sistema complesso, il cervello è un organo.
    Non c'è corpo che governa la mente o mente che governa il corpo, tutto interdipende.

    Non sono d'accordo.

    CITAZIONE (Jay-Walking @ 22/8/2012, 14:17) 
    So già che mi manderai a quel paese e quindi ti auguro ogni bene in anticipo.

    Non mi permetterei mai e poi mai... semplicemente non sono d'accordo con te. Pace e bene.
     
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    CITAZIONE (nanjo @ 22/8/2012, 14:47) 
    A me sembra che tu stia esagerando, ma forse ho torto io ed hai ragione tu.

    Può essere, non dico di no, non mi interessa "aver ragione", ma non è questione di ragioni e torti:l'importante è moderare i toni che troppo spesso sono aggressivi. Del resto diversi topic sono stati chiusi per decisione mia, alcuni su tua richiesta anche cancellati. Torniamo sull'argomento.

    CITAZIONE (nanjo @ 22/8/2012, 14:47) 
    CITAZIONE (warmbeer @ 22/8/2012, 14:24) 
    Non ha a che fare con Dharma stabilire a priori, in assoluto se una medicina è medicina o meno, se una terapia è valida, se una scienza è scienza.

    Non credo ci possano essere posizioni assolute, del resto camminamo nell'errore, no?

    Non c'è corpo che governa la mente o mente che governa il corpo, tutto interdipende.

    Non sono d'accordo.

    Mi piacerebbe sapere perchè e in che cosa non sei d'accordo ...
     
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    A differenza di Nanjo, come mi pare di capire da quello che scrive, io penso che le malattie mentali esistono realmente, quanto quelle non mentali, e per le malattie in generale bisogna attuare un trattamento in cui ci si aspetta che i benefici superino quanto più possibile i costi/danni. Dietro la psichiatria c'è una quantità di lavoro di tutti i tipi che sospetto essere molto maggiore di quello che Nanjo presume esserci, nè penso che ci sia così tanta disonestà. Non che gli psichiatri e i farmacologi siano dei santi, ma penso che sono in linea con le altre branche della medicina, e della nostra civiltà in generale. Ci sono tanti scienziati che cercano effettivamente di capire cosa c'è alla base delle malattie, e di curarle nella maniera giusta. Ci sono anche notevoli problemi nel modo mercantile in cui vengono remunerati i risultati ottenuti, ma non ci sono complotti di alto livello. Il fatto che la medicina fa quel che può non mi indurrebbe a rivolgermi ai maghi o ai faciloni.

    Per quanto riguarda le cantonate di Watts, ce ne sono eccome anche in Psicoterapie est & ovest, ma i libri dovrebbero essere letti criticamente. Di libri che uno dice "ah che bel libro" ne conosciamo tanti, ma a volte anche un libro un pò pacchiano può stimolare.

     
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  6. Theiwaz
     
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    CITAZIONE (fajuzi @ 22/8/2012, 15:30) 
    A differenza di Nanjo, come mi pare di capire da quello che scrive, io penso che le malattie mentali esistono realmente, quanto quelle non mentali, e per le malattie in generale bisogna attuare un trattamento in cui ci si aspetta che i benefici superino quanto più possibile i costi/danni. Dietro la psichiatria c'è una quantità di lavoro di tutti i tipi che sospetto essere molto maggiore di quello che Nanjo presume esserci, nè penso che ci sia così tanta disonestà. Non che gli psichiatri e i farmacologi siano dei santi, ma penso che sono in linea con le altre branche della medicina, e della nostra civiltà in generale. Ci sono tanti scienziati che cercano effettivamente di capire cosa c'è alla base delle malattie, e di curarle nella maniera giusta. Ci sono anche notevoli problemi nel modo mercantile in cui vengono remunerati i risultati ottenuti, ma non ci sono complotti di alto livello. Il fatto che la medicina fa quel che può non mi indurrebbe a rivolgermi ai maghi o ai faciloni.

    Santo Subito :ola:


    CITAZIONE (Jay-Walking @ 22/8/2012, 14:17) 
    Nanjo, le affermazioni del tuo precedente post sono alquanto confuse, soprattutto perchè mi sembra che tu non faccia distinzione tra farmaci antidepressivi e antipsicotici e tra differenti patologie, di tipo comportamentale, neurologico ecc. Non è corretto mischiare protocolli terapeutici per problematiche differenti, tra l'altro in maniera sommaria, e tacciare ogni terapia di truffa. Per quanto io sia in linea di principio assolutamente d'accordo sul fatto che ad oggi ci sia una certa leggerezza nella prescrizione di farmaci chimici in generale e quindi non solo per quanto riguarda gli psicofarmaci, credo che la tua posizione assolutista - cosa che direi ti contraddistingue - sia decisamente non condivisibile da tutti. Ogni paziente è una specifica persona ed ogni patologia ha le sue precise caratteristiche. Tentare di rimediare ad una problematica psichiatrica grave solo con le parole può essere, in alcuni casi, inutile e pericoloso come affrontare un incendio con una tazzina d'acqua.
    Tanto per la precisione poi: si dice palliativo e non pagliativo; epatotossico e non epatossico; tossiemia e non tossemia ecc.
    Queste correzioni un po' da maestrina sono solo per farti notare che sarebbe meglio se tu fossi realmente un po' più addentro e a certe questioni per potertene fare un'idea precisa, di tipo tecnico magari e non personale, altrimenti rischi di fare solo una grande confusione.
    So già che mi manderai a quel paese e quindi ti auguro ogni bene in anticipo.

    Mi ti si ero persa!.

    E dire che aspettavo la tua opinione al riguardo, da addetta ai lavori su ambo i versanti della medicina, con una certa ansia :D

    Mi piace che siamo d'accordo ;)
     
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    CITAZIONE (Theiwaz @ 22/8/2012, 15:52) 
    Mi ti si ero persa!.
    E dire che aspettavo la tua opinione al riguardo, da addetta ai lavori su ambo i versanti della medicina, con una certa ansia :D

    La mia opinione a riguardo occuperebbe tantissimo spazio. L'esperienza sul campo spinge ad abbandonare posizioni troppo accademiche ma anche quelle troppo semplicistiche. Sarebbe bello se fosse davvero così facile "curare" determinate patologie ma purtroppo non lo è. C'è anche da tener presente, inoltre, che a volte è lo stesso paziente che opta per la cura chimica, scegliendo quella che ritiene la via più facile, rapida e sicura per la sua guarigione. Non si può e non si deve generalizzare, mai. I pazienti, come ho detto, sono prima di tutto individui. Hanno una storia, un'anamnesi personale e familiare e un karma (se vogliamo inserirci un po' di buddhismo). Ridurre tutte le patologie a disturbi del comportamento significa mancare di rispetto a tutte quelle persone che, purtroppo per loro, hanno problematiche gravi. È un po' come dire che un paraplegico con un buon allenamento muscolare potrebbe tornare tranquillamente a camminare: non è così. Rispettare una persona significa anche comprendere la sua malattia e cercare di darle una qualità della vita migliore il che può significare sia aiutarla ad emanciparsi se possibile da eventuali piscofarmaci attraverso terapie alternative (e qui parlo di disturbi minori), sia cercare la terapia meno invasiva e più corretta a livello farmacologico per contenere i disturbi maggiori. Quando un ragazzo vola giù da una finestra perchè non si è voluto prendere in considerazione l'idea di sedarlo (da parte di medici in questo caso), ti domandi se dopo tutto una leggera sedazione per contenere lo stato delirante non sarebbe stata una soluzione più accettabile della morte. Ogni caso è diverso e la sofferenza su questa terra ha infinite sfumature. La mia posizione è non avere una posizione ma cercare di capire ogni volta chi ho davanti.
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    signor no
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    io credo che come al solito il problema sia di volere per forza trovare una formula che esprima tutto il "giusto" ...
    sono argomenti complessi anche per i professionisti sia della medicina che del Dharma ...il rapporto per esempio con piante psicotrope e "terapie" nelle culture tradizionali ,potrebbe essere considerata una psichiatria "naturale" ...
    dal punto di vista buddhista bisognerebbe considerare anche il karma che ci ha condotti a nascere e sviluppare certe caratteristiche nel bene e nel male ...su questo punto ho sentito consigli dati dai maestri ma mai a proposito dei farmaci ...so per certo che chi fa uso di determinati farmaci non viene ammesso a ritiri intensivi di meditazione ....

    e' vero Faujzi i libri bisogna leggerli con spirito critico ,alcuni di Watts sono anche carini ,pero' basta sapere di chi si sta parlando , anche "Vagabondi del Dharma " e' bello per dire

    se leggete "Crooched cucumber " la storia dei centri Zen di Shuryu Suzuki scoprirete che il suddetto maestro guardava con gratitudine ad Alan Watts per la sua opera mentre i suoi discepoli lo criticavano ...

     
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  9. Theiwaz
     
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    CITAZIONE (Jay-Walking @ 22/8/2012, 16:55) 
    La mia opinione a riguardo occuperebbe tantissimo spazio. L'esperienza sul campo spinge ad abbandonare posizioni troppo accademiche ma anche quelle troppo semplicistiche. Sarebbe bello se fosse davvero così facile "curare" determinate patologie ma purtroppo non lo è. C'è anche da tener presente, inoltre, che a volte è lo stesso paziente che opta per la cura chimica, scegliendo quella che ritiene la via più facile, rapida e sicura per la sua guarigione. Non si può e non si deve generalizzare, mai. I pazienti, come ho detto, sono prima di tutto individui. Hanno una storia, un'anamnesi personale e familiare e un karma (se vogliamo inserirci un po' di buddhismo). Ridurre tutte le patologie a disturbi del comportamento significa mancare di rispetto a tutte quelle persone che, purtroppo per loro, hanno problematiche gravi. È un po' come dire che un paraplegico con un buon allenamento muscolare potrebbe tornare tranquillamente a camminare: non è così. Rispettare una persona significa anche comprendere la sua malattia e cercare di darle una qualità della vita migliore il che può significare sia aiutarla ad emanciparsi se possibile da eventuali piscofarmaci attraverso terapie alternative (e qui parlo di disturbi minori), sia cercare la terapia meno invasiva e più corretta a livello farmacologico per contenere i disturbi maggiori. Quando un ragazzo vola giù da una finestra perchè non si è voluto prendere in considerazione l'idea di sedarlo (da parte di medici in questo caso), ti domandi se dopo tutto una leggera sedazione per contenere lo stato delirante non sarebbe stata una soluzione più accettabile della morte. Ogni caso è diverso e la sofferenza su questa terra ha infinite sfumature. La mia posizione è non avere una posizione ma cercare di capire ogni volta chi ho davanti.

    Beh, personalmente sono per l'uso degli psicofarmaci solo quando strettamente necessario.
    Ritengo che nei casi di natura prettamente psichiatrica, dove quindi la patologia ha radici neurologiche e non psichiatriche, l'utilizzo dei farmaci, per quanto adrebbe molto attentamente valutata la tipologia e la posologia da parte dello specialista, sia l'unico percorso attuabile per riportare la persona in una qualche sorta di equilibrio.
    Ovviamente si parla di patologie serie, molto serie, dove non ci sono altre alternative valide al momento.

    So benissimo che gli psicofarmaci non curano la patologia in se, ma curando almeno i sintomi danno una qualche possibilità di avere una vita a persone che altrimenti non ne avrebbero proprio, e quantomeno nè fermano o rallentano il progresso della patologia stessa.
    Piuttosto che lasciare una persona alla deriva di una malattia di quel genere, meglio questo che niente.

    Quantomeno, mi sembra non solo l'atteggiamento più logico, ma anche il più compassionevole...
     
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    CITAZIONE (Theiwaz @ 22/8/2012, 17:25) 
    Beh, personalmente sono per l'uso degli psicofarmaci solo quando strettamente necessario.
    Ritengo che nei casi di natura prettamente psichiatrica, dove quindi la patologia ha radici neurologiche e non psichiatriche, l'utilizzo dei farmaci, per quanto adrebbe molto attentamente valutata la tipologia e la posologia da parte dello specialista, sia l'unico percorso attuabile per riportare la persona in una qualche sorta di equilibrio.
    Ovviamente si parla di patologie serie, molto serie, dove non ci sono altre alternative valide al momento.

    So benissimo che gli psicofarmaci non curano la patologia in se, ma curando almeno i sintomi danno una qualche possibilità di avere una vita a persone che altrimenti non ne avrebbero proprio, e quantomeno nè fermano o rallentano il progresso della patologia stessa.
    Piuttosto che lasciare una persona alla deriva di una malattia di quel genere, meglio questo che niente.

    Quantomeno, mi sembra non solo l'atteggiamento più logico, ma anche il più compassionevole...

    Si, infatti.

     
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  11. nanjo
     
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    CITAZIONE (Theiwaz @ 22/8/2012, 14:37) 
    No, il Dharma non risolve i miei problemi.
    Per me è una "ricerca del vero".

    Se pratichi il Dharma solo per "ricercare il vero", a mio modesto parere non funziona così, nessuno ha la verità assoluta in mano, nemmeno il Buddha deteneva la verità assoluta, quindi praticare con queste motivazioni secondo me è una perdita di tempo.

    CITAZIONE (Theiwaz @ 21/8/2012, 16:07) 
    Non è che sia proprio indice di sanità il picchiare la propria madre

    Prima di demonizzare certi poveri figlioli, io prima mi preoccuperei di visitare la madre, e se è il caso pure il padre, proprio per cercare di capire come sono andati i fatti... troppo facile demonizzare i figli che picchiano i genitori... in questi casi spesso è vero il contrario, ossia che i genitori passano da carnefici a vittime... per di più le leggi medievali che abbiamo oggi tutelano ingiustamente ad ogni costo i genitori, e chi ci rimette le penne sono sempre i figli. A me invece il Buddhismo insegna a non giudicare arbitrariamente e ad assumerci le proprie responsabilità, per cui se vengo aggredito ingiustamente, fa parte del mio Karma, cioè sono stato io a creare le condizioni affinchè venissi aggredito, per cui è inutile scaricare la colpa agli altri, etichettandoli come "anormali"... a mio avviso nessuno di noi è normale, nemmeno i tanto famigerati psichiatri sono normali, nessuno è perfetto! nemmeno il Buddha lo era...
    Se vengo aggredito da un cane è perchè sono stato io con la mia negatività a disturbarlo perchè è risaputo che i cani sono animali (come in genere la maggior parte degli animali) molto sensibili, perciò sarebbe ridicolo dire "questo cane mi ha aggredito perchè è pazzo, perciò adesso bisogna sterilizzarlo e rinchiuderlo al canile".....IDEM con le persone!
    A proposito di cani, c'è un proverbio che dice: "Non disturbare il cane che dorme"....IDEM con le persone.... a buon intenditor poche parole.

    CITAZIONE (Theiwaz @ 21/8/2012, 16:07) 
    Una crisi psicotica, o una crisi di depressione bipolare, sono decisamente problemi medici con radici profonde e fisiche.

    La depressione, e il disturbo bipolare esistono eccome, ma non derivano sicuramente dai loro tanto decantati squilibri chimici all'interno del cervello.
    Il cervello è un organo come gli altri, e se il corpo è indebolito da un'alimentazione e da una spiritualità errate ecco che anch'esso si ammala, con tutte le nefaste conseguenze del caso.
    Non voglio relegare tutto alla mera alimentazione, ma non posso non evidenziare come gli alimenti abbiano una profonda interferenza con la biochimica celebrale.

    La depressione è sinonimo di indebolimento del sistema nervoso.
    La depressione, o bassa pressione arteriale, rivela invece una flebile difesa organica, per l’indebolimento del sistema nervoso, pure esso causato dalla stitichezza, anormalità buona per tutte le stagioni e per tutte le malattie del corpo umano.
    Sia nel caso di ipertensione che in quello di depressione, la normalizzazione del sangue, ottenuta mediante buone digestioni in serie continua, mediante attiva eliminazione cutanea-renale-intestinale, porterà al ripristino veloce della salute.

    Il disturbo bipolare non è altro che una psicosi maniaco-depressiva.
    E’ quello che si chiama disturbo bipolare, una psicosi maniaco-depressiva, con idee che si accavallano nella mente, producendo comportamenti disorganizzati e inconcludenti, azioni impulsive o addirittura compromettenti.
    Le cause possono essere attribuite a fattori genetici, biologici, ambientali e psico-sociali (abusi veri o presunti subiti in gioventù, gravi perdite affettive, choc finanziari o sentimentali).
    Ne soffrivano personaggi famosi come Napoleone Bonaparte, Winston Churchill e Vincent Van Gogh.
    Gli sbalzi di umore colpiscono un po’ tutti, quando subentra la tensione, la nevrastenia, il ritmo eccessivo e stressante della vita moderna, e quando si ricorre a stampelle pseudo-alimentari tipo zuccheri, sali, dolcetti, cole, red-bull, bevande nervine, sigarette.

    L'Igienismo naturale suggerisce una dieta a base di frutta, di insalate crude (senza sale) a pranzo e cena, più un piatto leggero a seguire, e le solite mandorle.
    Più i soliti accorgimenti respiratori, le solite esposizioni solari e la solita attività aerobica.
    Un sangue che circola con facilità, un intestino che funziona e non opera in stato di secchezza e di stitichezza, permettono di lenire queste situazioni mentali.
    Uno stato infiammatorio provocato dal sangue denso, produce al contrario congestioni sanguigne e sbalzi di salute e di umore che portano alle crisi depressive.

    Le cure medico-farmacologiche si disinteressano delle cause e si concentrano sui sintomi.
    La medicina ricorre a sostanze stabilizzanti dell’umore tipo i sali di litio, che hanno notevoli effetti collaterali, causando nausea, poliuria (anormale aumento dell’urina emessa), polidipsia (sete continua e inestinguibile come nel diabete), sbalzi ormonali tipo ipotiroidismo e iperparatiroidismo.
    Le intossicazioni da litio comportano vertigini, delirio, disturbi al cervelletto e al midollo spinale con perdita della coordinazione nei movimenti).
    Altri farmaci includono gli anticonvulsivanti o antidepressivi in senso stretto, tutti carichi di pesanti effetti dopanti.
    A soffrirne sono tutti gli organi di base, il sistema endocrino e il sistema neurovegetativo.

    Ogni tipo di farmaco, e pertanto anche quelli antidepressivi, è da eliminare al più presto, se vogliamo tentare una normalizzazione e un recupero netto del paziente, basato sulla pulizia dell’organismo e sulla fluidificazione del sangue.
    La stessa cosa vale per le persone normali cariche di nicotina e di caffeina.

    I medici, e soprattutto gli psichiatri, possono prescrivere veleni senza andare in galera.
    Io credo fermamente nella teoria della "non-cura" della totale non interferenza con il sapiente sistema immunitario che sa in ogni momento cosa fare, come farlo e quando farlo.
    Il gorilla prende psicofarmaci? No, nemmeno l'elefante e nessuna creatura sulla faccia della Terra al di fuori dell'uomo.
    La malattie mentali non esistono, esistono invece le sintomatologie che si esprimono attraverso manifestazioni mentali.
    Gli psicofarmaci sono e rimangono potentissime molecole chimiche super dannose che, quando va bene, mascherano i sintomi, distruggendo il malcapitato nel lungo e anche nel breve periodo, costringendo il corpo a controbattere un assalto di una potenza indescrivibile.
    Alcuni psichiatri non si accorgono di essere totalmente fuori strada perchè questa cultura viene insegnata nelle università, viene applicata negli ospedali, viene accettata dalle Unità Sanitarie Locali, il Ministero della Sanità si attiene a questo tipo di pratica. Si tratta ovviamente, a mio giudizio, di una cultura sbagliata.
    Proprio per questo succede che le persone si avvelenano con il Tavor credendo di farsi del bene. E' perchè glielo ha detto il medico, oppure, se non glielo ha detto il medico, è a causa di questa cultura medica in generale che è presente nella nostra società attualmente.
    È la nostra medicina che ha inventato la "pillola della felicità". Detto in altre parole: è la nostra medicina che ha inventato che con la chimica si può essere più felici che senza la chimica; per cui poi non c'è da meravigliarsi se le persone prendono le droghe per essere meno infelici o per risolvere dei problemi o per passare una serata. Quella della droga non è una cultura indipendente dalla medicina ufficiale.
    Fin dall'antichità c'è il concetto che certe sostanze chimiche possano darci un prolungamento della giovinezza, un miglioramento della vita amorosa o una diminuzione dell'angoscia di vivere. Questa è una cultura che la medicina ha assimilato dentro di sé e che porta avanti con la psichiatria. La cultura che passa è che bastano alcune pilloline per risolvere un problema che riguarda l'intera esistenza.

    Non nego che le componenti psicologiche come i forti traumi esistano, ma i traumi lasciano un segno forte quando il corpo è già debilitato. Bisogna rafforzare quindi il corpo.
    La salute infatti inizia dal colon, dalle putrefazioni continue che avvengono a causa del consumo continuo di cadaveri e latticini. Ci vuole un'alimentazione priva di qualunque additivo e conservante, di qualunque sostanza possa interferire con il funzionamento dell'organismo.
    Il corpo umano, alimentato correttamente e spiritualmente supportato, è una macchina da guerra.

    CITAZIONE (Theiwaz @ 21/8/2012, 16:07) 
    Quindi non dovrebbe dare neppure la chemio?

    La chemio è mortale!

    CITAZIONE (Theiwaz @ 21/8/2012, 16:07) 
    Questa però mi manca... quali studi supportano questa tua affermazione?

    Igienismo naturale.

    Edited by nanjo - 22/8/2012, 20:25
     
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    [QUOTE=Theiwaz,22/8/2012, 14:37 ?t=62799805&st=15#entry510609889]
    CITAZIONE (nanjo @ 22/8/2012, 13:07) 
    CITAZIONE
    Se ad esempio mangio proteine animali dalla mattina alla sera e quindi mi ammalo di diabete,

    Questa però mi manca... quali studi supportano questa tua affermazione?

    Quest'affermazione, che io sappia, è ancora oggetto di dibattito scientifico e non c'è nulla di definitivamente provato. In ogni caso negli studi fatti, sempre che io sappia, si è osservato soggetti con un forte consumo di proteine animali e tutto ciò a cui si è giunti è stato un calcolo del rischio in prospettiva. Di contro proprio recentemente ad un corso sulle disbiosi intestinali organizzato da una ditta che produce rimedi omeopatici, e quindi assolutamente non coinvolta in meccanismi commerciali riguardanti la vendita di insulina o presidi per diabetici, si parlava di come il diabete sia un problema serio in tutti quei paesi dove si tiene una dieta per lo più vegetariana, come l'India, in cui c'è abbondanza di carboidrati. Se hai fonti scientifiche attendibili da citare rispetto all'accertata validità della tua affermazione ti sarei grata se le postassi.


    Inoltre, sempre per amor di correttezza, dato che hai preso buona parte del tuo post di sopra da qui:
    http://valdovaccaro.blogspot.it/2010/09/di...re-farmaci.html
    forse dovresti citare la fonte come richiede il regolamento del forum.
     
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  13. nanjo
     
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    CITAZIONE (Jay-Walking @ 22/8/2012, 20:59) 
    forse dovresti citare la fonte come richiede il regolamento del forum.

    A prescindere la fonte, credo che dovresti limitarti a rispondere argomentando, se non sei in grado di rispondere allora è un altro discorso.... piuttosto di creare banali conflitti, è gradito da parte tua (e non solo) di rispondere con argomenti alla mano, se argomenti non ne hai allora limitati a non rispondere, e sopratutto se sei "buddhista" cerca di non creare futili conflitti... L'unica buona regola che tutti i forum dovrebbero adottare è cercare di non far creare futili conflitti. Per fare ciò bisogna solo applicare le regole della buona educazione.
    Aprire un forum e fare "COPIA-INCOLLA" del regolamento di forumfree o di forumcommunity è banale perchè il regolamento di forumfree o di forumcommunity non è mica la Bibbia! Uno cita la fonte se non aggiunge nulla di personale.... la scorsa volta per esempio ho sbagliato a non citare la fonte perchè non avevo aggiunto nulla di personale.... ma se invece aggiungo qualcosa di personale, non è che posso stare a interrompere un discorso solo per citare le fonti! ... su ma siamo seri... questo forum mi piaceva e mi piace, almeno finora, ma se dobbiamo attaccarci ad ogni pelo solo per fare bannare chi ci sta sulle scatole, non va bene così! Creare conflitti non è un atteggiamento buddhista.

    Edited by nanjo - 22/8/2012, 21:43
     
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    CITAZIONE (nanjo @ 22/8/2012, 21:18) 
    A prescindere la fonte, credo che dovresti limitarti a rispondere argomentando, se non sei in grado di rispondere allora è un altro discorso.... piuttosto di creare banali conflitti, è gradito da parte tua (e non solo) di rispondere con argomenti alla mano, se argomenti non ne hai allora limitati a non rispondere, e sopratutto se sei "buddhista" cerca di non creare futili conflitti... L'unica buona regola che tutti i forum dovrebbero adottare è cercare di non creare futili conflitti. Per fare ciò bisogna solo applicare le regole della buona educazione.
    Aprire un forum e fare "COPIA-INCOLLA" del regolamento di forumfree o di forumcommunity è banale perchè il regolamento di forumfree o di forumcommunity non è mica la Bibbia! Uno cita la fonte se non aggiunge nulla di personale.... la scorsa volta per esempio ho sbagliato a non citare la fonte perchè non avevo aggiunto nulla di personale.... ma se invece aggiungo qualcosa di personale, non è che posso stare a interrompere un discorso solo per citare le fonti! ... su ma siamo seri... questo forum mi piaceva e mi piace, almeno finora, ma se dobbiamo attaccarci ad ogni pelo solo per fare bannare chi ci sta sulle scatole, non va bene così! Creare conflitti non è un atteggiamento buddhista.

    Mi pare di averti risposto sempre educatamente e con precisione supportata da esperienza.
    L'unica persona francamente offensiva credo sia tu.
    Le fonti vanno citate per un discorso di correttezza verso gli altri e attendibilità personale e dei propri interventi.
    E come al solito finisce qui.

     
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  15. nanjo
     
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    CITAZIONE (Jay-Walking @ 22/8/2012, 21:45) 
    Mi pare di averti risposto[...]con precisione supportata da esperienza.

    Guarda che la tua esperienza non corrisponde a verità.

    CITAZIONE (Jay-Walking @ 22/8/2012, 21:45) 
    L'unica persona francamente offensiva credo sia tu.

    Ci mancava la ciliegina sulla torta.
    Tranquilla cara, adesso con il tuo fare da vittima sarò sicuramente bannato.... tu si che sei buddhista, complimenti, di meglio non potevi fare...

    CITAZIONE (Jay-Walking @ 22/8/2012, 21:45) 
    Le fonti vanno citate per un discorso di correttezza verso gli altri e attendibilità personale e dei propri interventi.

    Madò, è meglio che mi sto zitto...
     
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41 replies since 21/8/2012, 11:33   1043 views
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