Voi siete dzogpa chenpo

Insegnamento sulla bodhicitta relativa e assoluta

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  1. Ohrmus
     
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    www.amrita-edizioni.com/3/000178.html
    FONTE
    La Grande Perfezione Naturale
    Nyoshul Khenpo & Lama Surya Das

    CAP III, pag 61.
    Voi siete dzogpa chenpo
    Insegnamento sulla bodhicitta relativa e assoluta.


    Tutti gli illuminati hanno realizzato la perfetta e suprema buddhità; Tutti gli esseri noi compresi, possono farlo. Non si tratta di qualcosa di privato, di una faccenda fra i lama e i loro studenti: e qualcosa che dispiega l'infinitezza della nostra natura originaria, la nostra mente e il nostro cuore più segreto, la bodhicitta, un dono che è inseparabile da tutto ciò che vive.
    Sul piano relativo della vita quotidiana,la bodhicitta è compassione, amorevolezza e accettazione incondizionata. Sul piano ultimo o assoluto, la bodhicitta include i più misteriosi, aperti e vacui aspetti dell'essere. Sono questi i due aspetti della bodhicitta: relativo e assoluto, amore e verità. Qualsiasi cosa facciamo con una motivazione egoica, ristretta,egoistica, è molto limitato e probabilmente temporaneo.Quando agiamo avendo in mente soltanto questa vita, in questo mondo "saha" ( spinoso, come un cespuglio di rovi), il nostro ambito è contratto rispetto a ciò che potrebbe essere.Secondo un detto tibetano "tutto sta sulla punta della nostra motivazione". Il che sta a indicare quanto sia significativo, in ogni istante, coltivare l'intenzione altruistica: la bodhicitta.

    Dotati di un cuore cosi luminoso, anche le più piccole azioni e parole avranno implicazioni vaste e benefiche. Questa è la magia trasformatrice della bodhicitta, una vera e propria gemma che esaudisce tutti desideri, non diversamente dalla proverbiale pietra filosofale che trasforma in oro qualsiasi cosa essa tocchi. Che si tratti di azioni grandi o piccole, se compiute con la bodhicitta, profondamente significativa e altruistica, porteranno benefici vasti e durevoli, per tutti gli esseri senzienti ovunque essi siano, compresi gli esseri del passato, del presente e del futuro, giacché la motivazione li include tutti esplicitamente. Che l'attività in questione sia la meditazione, la preghiera o un'altra pratica dichiaratamente spirituale, tutto dipenderà dalla nostra motivazione.
    In base alla legge karmica di causa-effetto, il frutto segue infallibilmente il seme, o causa, che è prima di tutto la nostra motivazione: in secondo luogo, dipende dalle nostre azioni fisiche, Quando lavoriamo solo per nostro piacere o per la felicità personale, solo per nutrire noi stessi o per fare il nostro comodo, questa è ciò che chiamiamo una mente piccina, e non è neppure come se lavorassimo per la nostra famiglia o i nostri genitori, o a salvaguardia dei nostri figli. Se allarghiamo un poco questa motivazione nei confronti della famiglia e degli amici, anche il cuore e la mente in un certo senso si aprono. La cosa principale è avere un buon cuore, un cuore puro e sincero, essendo questo davvero l'essenza fondamentale di noi tutti, anche se di solito non la realizziamo.

    Spesso ci ritroviamo coinvolti in conflitti con la nostra famiglia, con i colleghi e cosi via. E' importante, oltre che di grande aiuto, riconoscere che questo può anche manifestarsi ma che non è necessario vederlo come un grosso problema. Perché tutto dipende dalla nostra intenzione. Possiamo lavorare con qualsiasi cosa e integrarla all'interno del sentiero, della nostra pratica spirituale, attraverso la mente pura e il buon cuore, sempre dal punto di vista del far del bene agli altri. La vera essenza fondamentale del Buddhadharma è la bodhicitta : Far del bene agli altri. Qualsiasi cosa facciamo, diventa allora secondaria a questo interno. E se coltiviamo il nostro buon cuore, l'atteggiamento non egoistico, allora tutti i conflitti e le lotte si placheranno si purificheranno, si trasformeranno in modo naturale, e diventeranno persino benefici per gli altri, attraverso il contatto con quel buon cuore che noi, quali bodhisattva, facciamo del nostro meglio per incarnare.

    Anche studiando la spiritualità per anni, se abbiamo una motivazione spuria, un atteggiamento egoistico, il nostro sentiero sarà limitato e il nostro sviluppo ristretto.Se un insegnante è eccellente nei suoi discorsi e in altre forme di insegnamento ma p mosso da una motivazione spuria, il beneficio di questi insegnamenti sarà anch'esso estremamente limitato. Un maestro spirituale deve anche incarnare impeccabilmente la purezza di cuore, essere permeato di quella generosità spontanea di quel calore orientato al sevizio che è proprio della bodhicitta altruistica: La mente-di-buddha, l'aspirazione genuina all0essere in grado di aiutare davvero gli altri e di alleviare l'infelicità tanto nel senso relativo che nel senso assoluto. Di solito la gente ha difficoltà relazionarli. Siamo ancora soggetti al karma dei klesha(emozioni conflittuali)m avremo inevitabilmente una quantità di alti e bassi.

    E tuttavia, se ci si impegna ad aiutarsi reciprocamente a risvegliarsi e a crescere insieme tutte le circostanze e le situazioni diventano assolutamente malleabili, indipendentemente dalle altalenanti impennate e le svolte inattese che possono aver luogo. Questo è un esempio di pratica della bodhicitta attraverso l'applicazione di essa nella vita quotidiana, che è peraltro il punto principale.

    Quando pratichiamo le preghiere o le meditazioni incentrate sulla bodhicitta, potremmo aver l'aria di una persona sola, come se uno praticasse per se stesso, ma in realtà non pratichiamo per noi e non siamo soli. TUtti gli esseri senzienti sono interrelati, e in questo senso sono tutti presenti tutti toccati. Come cantava Milarepa:" Quando sono la solo a meditare fra le montagne, tutti i buddha del passato, del presente, e del futuro sono con me. Il mio guru Marpa è sempre con me. Qui sono tutti gli esseri".

    Edited by Ohrmus - 17/8/2012, 15:37
     
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