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kyoku.
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come posso lodarti, o signore, te non nato e residente in nessun luogo, te che sorpassi ogni comparazione mondana, che trascendi la strada delle parole!
e tuttavia, per quanto tu sia di dominio della suprema realtà, io ti loderò devotamente, o maestro, bsandomi sulla convenzione mondana.
privo, per natura, di nascita, in te non c'è nascita, non andata, non venuta. lode a te, o signore, a te senza natura propria!
tu non sei né un essere né un non essere, né impermanente né perenne, né eterno né non eterno. lode a te, o signore, a te senza dualità!
in te non si vede colore, né rosso, né verde, né rosato, né giallo, né nero, né bianco. lode a te, o signore, a te senza colore.
tu non sei né grande né piccolo, né lungo né rotondo. tu hai raggiunto il piano dell'illimite. lode a te, o signore, a te senza limite.
tu non sei né lontano né vicino, né nell'etere né nella terra, né nella trasmigrazione né nel nirvana. lode a te, o signore, che non risiedi dovechessia.
tu non risiedi in nessuna entità, sei andato nel piano dell'assoluta realtà, hai raggiunto la profondità suprema. lode a te, o profondo.
con questa lode possa tu essere lodato. ma, in realtà, sei stato tu lodato? tutte le entità essendo vuote, chi mai è lodato? e da chi è lodato?
e chi ti può lodare, tu privo di nascita e di sparizione, tu dove non c'è né fine né mezzo, né percezione né percepibile?
io ho lodato chi non è andato né venuto, il Sugata, privo di ogni andare. e i meriti che ho ottenuto con questa lode possano aiutare questo mondo ad andare sulla strada del Sugata
(nagarjuna). -
kyoku.
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il paramarthastava (laude della suprema realtà) è una delle quattro laudi raccolte nel catuhstava. le altre tre sono il lokatitastava (laude del trascendente il mondo), il niraupamyastava (laude del senza uguale) e l'acintyastava (laude dell'inconcepibile).
la tradizione le attribuisce a nagarjuna, che sembra ne abbia scritto tantissime altre andate perdute.
di qualsiasi cosa parli è comunque bellissima, non credi?
ciao!.