Giri di Mala

...che la compassione si diffonda...

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    ***Karma Drolma***

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    era una mia amica, lo è ancora, ma non la vedrò più, neanche per caso! Grande tristezza, una persona solare che ha affrontato mille difficoltà nella sua vita e alla fine nessuno poteva immaginare che sarebbe andata così

    om mani peme hung
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  2. damshig
     
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    c'è poco tempo, abbiamo poco tempo ...

    om mani peme hung


    So che esistono preghiere specifiche per accompagnare i trasmigratori nel bardo e per favorire la migliore rinascita possibile, ma non le conosco.

    Edited by damshig - 6/6/2011, 17:04
     
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  3. Tomo Ko
     
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    Non ci sono parole per consolare chi resta, c'è solo la possibilità di restare vicini, di esserci, ma non è facile attraverso un forum.
    Non è facile accettare la morte, soprattutto quando capita all'improvviso, senza preavviso, non è facile vivere la morte dei nostri amici, dei nostri cari, nessuno è pronto.
    Posso solo condividere quello che ho imparato e sentito ieri da Frank Ostaseski: nella nostra società il dolore viene visto come qualcosa di negativo, qualsiasi tipo di dolore viene medicalizzato, medici, infermieri, psicologi cercano in tutti i modi di trovare degli strumenti per eliminarlo. Per il dolore fisico, ok, in gran parte ci si riesce (c'è un'ampia gamma di antidolorifici), ma il dolore psicologico, il dolore della perdita, il dolore della paura della morte imminente è da trattare in modo un po' diverso. Dovremmo chiederci perchè c'è il dolore a cosa serve, probabilmente possiamo usarlo per crescere, serve a farci crescere e per superarlo bisogna immergersi completamente e passarci attraverso, aggirarlo non serve a nulla.
    Possiamo agire ribellandoci, cercando di scappare, con rabbia , con disperazione, con apatia, ma resta il fatto che solo rimanendo nel dolore accettando di passarci attraverso e viverlo completamente con la mente, con il cuore e con il corpo (ascoltare le sensazioni che produce, i disagi fisici che proviamo) possiamo riuscire a superarlo.
    Chi ci è vicino può esserci di grande aiuto, ma non con consigli o frasi fatte (tipo esci, distraiti o "ha finito di soffrire ora è con dio, ora è felice") ma con la presenza anche senza parole, le parole non sono necessarie e non bisogna aver paura del silenzio o del dolore dell'altro , molto spesso si parla, si cerca di rompere il muro di silenzio perchè si ha una maledetta paura del dolore dell'altro, ci si sente a disagio, vorremo che l'altro tornasse ad essere come prima, ma questo è rivolgere nuovamente lo sguardo al nostro io egoico (voglio che tu superi il dolore così possiamo divertirci insieme come una volta).
    Frank consigliava ieri di vivere intensamente il momento presente, di non aspettare a dire a una persona che le vogliamo bene, non aspettare di risanare un torto con un amico, è normale litigare ma sarebbe importante chiarirsi subito e non conservare rancore.
    Il fatto che alcune tue amiche, probabilmente di giovane età ti fa riflettere, purtroppo la morte è di tutti, nessuno può sottrarsi e può arrivare in qualsiasi momento, non è facile accettare questa idea, non è facile essere pronti, forse non lo saremo mai. La paura della morte è di tutti, può essere superata solo se siamo profondamente convinti e consapevoli di qual'è la nostra vera natura, che non è il nostro corpo, la nostra mente ... ma è altro.
    Ho condiviso qui queste parole che sono solo una piccola parte del convegno di Frank ma che mi sono servite tantissimo e mi stanno facendo riflettere profondamente. Ci sono stati momenti molto forti e molto coinvolgenti, ci è stato fatto vivere l'esperienza della perdita di persone care in un modo che sembrava reale. Frank ci ha fatto capire che solo sperimentando in prima persona puoi cercare di comprendere l'altro e essergli di aiuto. Solo usando la mente (saggezza), il cuore (compassione) e il corpo (intuizione) in modo consapevole e non restando un gradino più su, ma allo stesso livello, non è una relazione di aiuto dove c'è aiutante e aiutato, ma accompagnamento dove siamo tutti nella stessa barca e quello che oggi è il tuo dolore domani sarà il mio, ma non solo domani anche oggi, perchè ogni giorno viviamo delle perdite, che possono essere piccole o grandi ma sono comuni a tutti.
    Spero che il condividere quello che ho sentito possa essere di aiuto a voi tutti.

    Maris: Vorrei esprimere un pensiero positivo per la tua amica ma soprattutto per i suoi genitori e i suoi parenti, perchè questo sarà per loro un momento veramente duro.
    :hug:
    Un forte abbraccio.
     
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  4. MrZanzibar
     
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    Om Ami Dewa Hri
     
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  5. dparo
     
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    CITAZIONE (maris81 @ 6/6/2011, 14:50) 
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    era una mia amica, lo è ancora, ma non la vedrò più, neanche per caso! Grande tristezza, una persona solare che ha affrontato mille difficoltà nella sua vita e alla fine nessuno poteva immaginare che sarebbe andata così

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    Un abbraccione.



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    La morte di un amico lascia sempre indietro troppo silenzio
     
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