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balto63_new.
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Un altro bel film: Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera
recensione qui
Gassho _/|\_
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daigen.
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Visto. Di Kim Ki-Duk ho visto anche la Samaritana che nella prima parte si ispira a Vasumitra.
"Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera" mi è piaciuto, probabilmente perchè da praticante Zen ho potuto cogliere riferimenti e situazioni altrimenti più ostici per i non orientali. L'ambientazione è perfetta e la storia anche se con una tempistica tipicamente orientale scivola via naturalmente.. -
Vajrapani.
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E' un film stupendo, ma trovo il suo messaggio poco legato al Dharma, se non addirittura critico nei confronti di esso.. Il protagonista è quasi più come un filosofo stoico, che non in virtù dell'insegnamento del Dharma o di un anelito spirituale sembra raggiungere una certa consapevolezza, ma solo per l'età matura e un certo bagaglio di vita in cui si è immerso. A tratti ho avverito anche una diffidenza di fondo verso la natura umana, ingenuamente malvagia. Mi piacerebbe sentire qualche altro parere
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Lo vorrei vedere ma non riesco a trovarlo 
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trovato suwww.megavideo.com/?v=ULOWBY6I
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zimanu.
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E' un film stupendo, ma trovo il suo messaggio poco legato al Dharma, se non addirittura critico nei confronti di esso.. Il protagonista è quasi più come un filosofo stoico, che non in virtù dell'insegnamento del Dharma o di un anelito spirituale sembra raggiungere una certa consapevolezza, ma solo per l'età matura e un certo bagaglio di vita in cui si è immerso. A tratti ho avverito anche una diffidenza di fondo verso la natura umana, ingenuamente malvagia. Mi piacerebbe sentire qualche altro parere
non so se sia poco legato al Dharma, o forse a quale concezione del Dharma si alegato però..... è davvero bellissimo
@ maris su youtube ne puoi trovare delle scene:
https://www.youtube.com/results?search_quer...+primavera&aq=0
qui lo puoi ordinare:
www.dvdvillage.it/pubblico/prodotto.php?p_id=4911Lo vorrei vedere ma non riesco a trovarlo
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trovato suwww.megavideo.com/?v=ULOWBY6I
opssssssssssss non avevo visto che l'avevi già trovato. -
Cygaro.
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A me questo film è piaciuto molto. Come gli altri film di Kim ki duk ci sono pochissimi dialoghi... ma non servono perchè parlano tantissimo le immagini, le espressioni dei personaggi e tutta gli altri piccoli o grandi "segnali" che il film lancia.
Molto significativa la scena in cui la redenzione passa attraverso il "cedere", il "lasciar andare" per certi versi... mettere da parte il proprio istinto egoico di rabbia, riuscire a perdonarsi o accettarsi, trovare il coraggio di accettare le conseguenze di sogni, azioni... insomma accettare (per certi versi) il karma, il causa-effetto , con serenità. Così il protagonista si trova a scavare nel legno il sutra del cuore ... un attività apparentemente inutile, ma meritevole, non perchè devozionale, ma perchè piuttosto in questo modo il protagonista riesce a quietarsi... scava il legno con un pugnale, quello con cui ha ucciso, piuttosto che la sua stessa pelle con l'odio che cova.
Mi interessa moltissimo ciò di cui parla Vajrapani:QUOTEsembra raggiungere una certa consapevolezza, ma solo per l'età matura e un certo bagaglio di vita in cui si è immerso.
Io non penso che c'è sia contrario al Dharma... se non si conosce la sofferenza non si potrebbe ottenere alcuna illuminazione, non la si cercherebbe... il Buddha ha cominciato il suo cammino solo quando si è trovato davanti le brutture insite della realtà convenzionale, solo quando ha potuto confrontarsi con esse. Anche nel film Samsara a mia opinione si tratta lo stesso tema.
La vita va "vissuta"... l'esperienza, non può non esser presente...
Poi sul discorso di natura malvagia della natura umana... sulla diffidenza... Io penso che alcuni film orientali hanno questa capacità di raccontare storie... ma senza cercare una "morale" centrale... A me sembra solo che il regista racconti una storia senza voler dimostrare che la natura umana è o non è in un certo modo. Non è malvagità quella del bambino, a mio parere, o ingenua malvagità ma più una metafora del fatto che agendo non capiamo (o non vogliamo capire) cosa facciamo davvero, non siamo consapevoli...
Guardiamo il film pensando... "è un bambino, è normale agisca così", "è un ragazzo è meno male che fa così!", poi da adulti ogni cosa esplode nella sua vera dimensione e lì ci ricordiamo degli errori... delle volte che non abbiamo corretto il tiro, del fatto che ormai è troppo tardi.
Ma ripeto non giudicando, ma solo vedendo che in effetti è questo che succede.
Comunque scusate la mia logorrea, sono stanchissimo e quando sono stanco funziono al contrario ogni tanto e parlo troppo.
Ciao ciao
Peppe. -
Vajrapani.
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E' tranquillamente possibile anche una lettura come la tua,e forse parlare di messaggio è improprio, ma è innegabile che al centro della storia non c'è un semplice uomo con le sue negatività, ma addirittura un omicida, a cui tutto sommato gli anni passati al monastero non sembrano essere serviti molto. Ed è piu ancora di questo lo strano suicidio rituale del maestro a farmi proprendere per una lettura "a-dharmica" del film. E' una tradizione coreana, o qualcosa che si incontra nei sutra? Sarebbe interessante capirlo.
Ma la vera protagonista del film è la natura:La fotografia è splendida, nei miei sogni il tempio del cuore è proprio cosi, su un isoletta in mezzo a un lago
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Cygaro.
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Si si lui è vero pittore, più che un regista.
Oltre al fatto che credo sia anche appassionato di pittura se non ricordo male...
Comunque sul suicidio rituale... a me è sembrata una cosa bellissima. Non lo percepisco come negazione della vita, o meglio, ho pensato che chi stava compiendo quel gesto era un uomo che sapeva di aver "spiritualmente" concluso questa vita! E quindi un gesto dettato da grande consapevolezza, dove la vita non è più un aggragato chimico-fisico e basta...
Non so io l'ho vista così... che dici?. -
Vajrapani.
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Ognuno può vederla come vuole, è anche il bello. Ti ripeto, mi sembra poco buddista come film, se non nell'eccelsa ambientazione. Mi piacerebbe solo capire se il suicidio del monaco è attestato da altre fonti o consuetudini.. -
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...mi avete spoilerato il film... 
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Cygaro.
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No, non volevo attestarne il suo essere o meno... dhammico. Io noto il suo essere fuori dallo schema dell'apparteneza a qualcosa o voler spiegare qualcosa.
@Maris
Sorry!!! Non lo facciamo più!. -
dparo.
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Un altro bel film: Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera
recensione qui
Gassho _/|\_
Che bello quando lo vidi mi piacque molto. Non so se sia dharmico o meno, all'epoca non lo ero nemmeno io
d. -
balto63_new.
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Ognuno può vederla come vuole, è anche il bello. Ti ripeto, mi sembra poco buddista come film, se non nell'eccelsa ambientazione. Mi piacerebbe solo capire se il suicidio del monaco è attestato da altre fonti o consuetudini.
Non è che semplicemente sapeva di aver raggiunto la fine della sua vita, io non l'ho interpretato come un suicido anche perché non avrebbe avuto nessuno scopo.
Il monastero è rimasto vuoto per tanto tempo.
Si è comportato come il Dogen del film "Zen" che è morto nella postura, solo che lui ha aggiunto anche la cremazione.
Gassho. -
kyoku.
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CITAZIONEE' un film stupendo, ma trovo il suo messaggio poco legato al Dharma, se non addirittura critico nei confronti di esso
poco legato al dharma e quasi critico nei confronti di esso, concordo.
infatti è uno dei film più vivi e intelligenti sul vero significato del buddhismo - e non solo di quello zen - che siano mai stati girati!
ciao!. -
MrZanzibar.
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in onda stanotte mi pare su rai movie. .
Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera |
