Ruota del Dharma, un forum di scambio e confronto sulle attività e la pratica del Buddhismo.

Posts written by JayMuur

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    CITAZIONE (Losang @ 8/9/2013, 12:24) 
    Se – per farti un esempio tratto da una tradizione a te familiare - io affermassi altrettanto brutalmente senza alcun dubbio o ammettere discussioni in merito, che lo Dzog-chen è un insegnamento superiore (verità assoluta) alle altre pratiche buddhiste, quella dei sutra e dei tantra, come devo essere catalogato? Non certamente un relativista, allora come?

    Che tu non sia un relativista credo sia evidente. Comunque il punto è che tra l'essere relativisti e l'essere fondamentalisti ci sono una serie di posizioni intermedie, a parer mio.
    Io formulerei l'affermazione che hai riportato in questo modo: lo Dzogchen è tradizionalmente ritenuto il più alto veicolo dell'Insegnamento. Personalmente è il metodo con il quale ho maggiore affinità.
    Traducendo, per rimanere in termini di brutalità, non direi: sono certa che lo Dzogchen sia l'unico veicolo decente mentre gli altri sono giochini di società per poveri mentecatti ed io sono un essere superiore che ha una comprensione superiore e quindi fa una pratica superiore.
    E questo non per educazione formale, ecumenismo, buonismo o parac**aggine, ma perchè onestamente e sinceramente penso che finchè si rimane in un ambito teorico e non dimostrabile scientificamente, ed in particolare per quanto riguarda la Fede, sia decisamente più consono evitare di fare affermazioni definitive che poggiano esclusivamente sull'aria fritta. Perchè, lo ripeto, ancora nessuno ha dimostrato inequivocabilmente che esista Shiva o il Paradiso o il Buddha Amida o che so io. E, aggiungo, personalmente non ho bisogno di vedere il pedigree di Shakyamuni o di Padmasambhava per ritenere valido il Dharma :P
    Se questo dal tuo punto di vista significa che sono una relativista e dunque un'indegna praticante, provvederò a darmi al pastafarianesimo al più presto...
    havetouched_small

    Comunque rispetto la tua posizione che comprendo, anche se non è la mia.

    CITAZIONE (Losang @ 8/9/2013, 12:45) 
    Non capisco questa tua filippica. Cosa c'entra? Chi ha scambiato il forum per un blog? L'unica cosa che personalmente non mi stancherò mai di dire (dobbiamo rivangare il disastro di un altro noto forum?) che se un forum viene dedicato alla fisica quantistica è di fisica quantistica che si deve parlare e non di cucina macrobiotica. Se voglio dialogare del più e del meno con altri scelgo un forum generalista, senza tema fisso, così sono libero di chiacchierare a piacimento di qualsiasi argomento che mi passa per la testa.

    Non mi pare che in questo Forum si dia molto spazio a teorie simili-egizie e millantazioni personali di sedicenti profeti alternativi (come modestamente ho fatto io in passato... :hide2: ).
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    Quindi, Losang, secondo te se una persona non dichiara che la sua religione, in questo caso il Buddhismo, è depositaria della Verità assoluta e che tutte le altre non sono che miseri palliativi, è meglio che smetta di praticarla e si dia alla New Age?
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    CITAZIONE (Persapere @ 7/9/2013, 15:02) 
    Non ho ancora avuto modo si leggervi, ma lo farò presto.
    Sto invece osservando la mia mano, ho preso un colpo e mi fa male: non riesco a comprendere come sia possibile che la mia mano non esista. Sento un grosso peso sullo stomaco, non sto bene: non riesco a comprendere perché il mio dolore in realtà non esiste. Sto pensando a queste cose e non mi spiego il motivo per cui io stessa non esisto, eppure mi sembra di esserci.

    Scusa, ma chi ti ha detto che non esisti? Esistere in maniera interdipendente non vuol dire non esistere affatto.

    CITAZIONE (zenbaba @ 7/9/2013, 15:57) 
    attenzione hai preso il serpente per la coda ! cosi' l'insegnamento fa piu' danni che altro !

    Appunto...
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    CITAZIONE (warmbeer @ 7/9/2013, 08:22) 
    [...] Dal mio punto di vista il fatto che la Verità assoluta esista o non esista (cioè: se questa Verità assoluta non me la metti in mano) è assolutamente ininfluente.
    [...]

    Ecco, secondo me la chiave di volta della conflittualità che sta venendo fuori in questa come in altre discussioni, o il punto focale se preferite, è espresso dalla frase che ho riportato sopra.
    Per alcuni affermare la non necessità di una Verità comprovata, assoluta e indiscutibile significa andare inevitabilmente alla deriva verso un temibile qualunquismo. Personalmente non credo sia così anche perchè la mia posizione è appunto quella di credere che se, ripeto se, esiste una qualunque verità assoluta, resta comunque il fatto che essa è oggetto di studio, analisi, contemplazione ecc. di migliaia di limitate menti umane che la descriveranno e percepiranno in base ai propri limiti, dandone magari versioni parziali o interpretazioni soggettive.
    Quando dico che per me non è fondamentale affermare che quello in cui credo sia la Verità, con la "V" maiuscola, non intendo sminuirne il valore ma semmai sottolineare la mia inadeguatezza, la mia fallibilità e i miei limiti. Non sto dicendo, come potrebbe sembrare, "tutte le strade sono uguali quindi l'una vale l'altra", cosa che tra l'altro non penso affatto, ma che pur considerando diversi i vari cammini cerco di averne uguale rispetto. Per fare questo, evidentemente, non posso pormi in una condizione di superiorità assoluta e questo prescinde dal fatto che io possa pensare che la mia scelta sia la migliore per me stessa.
    Non mi risulta che esista una qualche religione che abbia ottenuto la prova scientifica della sua autenticità nè mi risulta che sia stata dimostrata inequivocabilmente l'esistenza di una qualunque divinità; di contro mi risulta che esistano brave persone in ogni Tradizione e che i miracoli avvengano senza distinzioni di sorta.
    Non so se, per superare la sofferenza ed essere persone migliori, sia più importante appurare definitivamente quale sia la Verità assoluta o portare una luce nel proprio Cuore e sforzarsi di tenerla accesa. Personalmente propendo per la seconda ipotesi, ma è noto ai più che sono uno strano e poco attendibile personaggio...

    Attenzione: non ce l'ho con nessuno in particolare, la mia è solo una riflessione. Love & Peace coccin
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    CITAZIONE (Zerovirgolazero @ 6/9/2013, 15:51) 
    Jayanti e warmbeer (l'ordine è alfabetico) vi riferite a me? Affermare che relativismo e nichilismo (avevo scritto nuchilismo :rolleyes: , e gli sta bene) sono logicamente insostenibili vuol dire " mettere i neuroni in naftalina e demandare a categorie prestabilite l'analisi dei fenomeni. O forse per scongiurare l'horror vacui..?
    A ragà, ma che dite?? Avrei mai sostenuto che sia possibile "..giungere a una definizione assoluta e definitiva [della verità]."? Quando lo avrei sostenuto? Non solo non ho mai affermato nè pensato cose simili, ma qui dichiaro esplicitamente che una definizione assoluta di Verità è impossibile per principio; è impossibile non per mancanza di nostri mezzi, ma per principio. Basta appena leggere con attenzione la frase alla riga precedente per capire perchè, senza scomodare Sutra, fachiri, e Lama. E' semplicissimo: se per Verità ci stiamo riferendo a Quella ultima, non soggetta a condizioni e limitazioni ( e infatti, nel buddismo viene apofaticamente indicata come Vuoto), Essa non può necessariamente essere definita, giacché (non occorrono Sutra fachiri e Lama per capire che) definire vuol dire limitare, per classi o categorie di classi; e tutto ciò che è definibile appartiene alla sfera del finito.

    Con ciò e a partire da ciò, confermo che nichilismo e relativismo sono disfonie spasmodiche (il termine giusto, quello popolare, verrebbe censurato) tipiche della modernità.

    Io veramente parlavo assolutamente in generale.
    Se avessi voluto rispondere a quello che avevi scritto tu avrei fatto un quote del tuo post precedente e mi sarei espressa in merito.
    Pace Fratello... angel1
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    CITAZIONE (warmbeer @ 6/9/2013, 13:37) 
    Perchè ce l'avete tutti con chi "mette criticamente in discussione la possibilità di giungere a una definizione assoluta e definitiva [della verità]." ? :)

    Forse perchè credere in una bella verità assoluta e definitiva è tanto rassicurante e rasserenante e per di più ti consente di mettere i neuroni in naftalina e demandare a categorie prestabilite l'analisi dei fenomeni.
    O forse per scongiurare l'horror vacui...

    (Non lapidatemi por favor... :P )
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    CITAZIONE (zenbaba @ 4/9/2013, 16:37) 
    e in buona sostanza dire che fare le cose con mente mushin e' meditazione e' un po' come dire che tutti noi siamo gia' buddha ...e' vero in generale ma diventa vero solo in particolare nel caso di un uomo che lo rende reale ...generalmente si diventa maestri della non forma dopo una vita di lavoro sulla forma ...

    :quoto:
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    "If You Love Somebody Set Them Free"

    If you need somebody, call my name
    If you want someone, you can do the same
    If you want to keep something precious
    You got to lock it up and throw away the key
    If you want to hold onto your possession
    Don't even think about me

    If you love somebody, set them free

    If it's a mirror you want, just look into my eyes
    Or a whipping boy, someone to despise
    Or a prisoner in the dark
    Tied up in chains you just can't see
    Or a beast in a gilded cage
    That's all some people ever want to be

    If you love somebody, set them free

    You can't control an independent heart
    Can't tear the one you love apart
    Forever conditioned to believe that we can't live
    We can't live here and be happy with less
    So many riches, so many souls
    Everything we see we want to possess

    If you need somebody, call my name
    If you want someone, you can do the same
    If you want to keep something precious
    You got to lock it up and throw away the key
    If you want to hold onto your possession
    Don't even think about me

    If you love somebody, set them free
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    CITAZIONE (warmbeer @ 4/9/2013, 13:05) 
    CITAZIONE (°Jayanti° @ 4/9/2013, 12:08) 
    Cos'hai contro gli apostrofi?

    Credo che contro gli apostrofi ci sia solo uno smartphone... :)

    Ah, ecco... grazie Warm, mi hai tolto un dubbio amletico... :lol:
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    Cos'hai contro gli apostrofi?
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    L'Artico è in pericolo. Le trivellazioni petrolifere guidate da Shell stanno per iniziare.
    Ferma con noi la corsa all'oro nero. Il 15 settembre unisciti anche tu alla Pedalata Polare per salvare l'Artico.
    In Italia saremo a Bari, Catania, Milano, Napoli, Roma e Verona. Tutte le info su www.pedalatapolare.org
    www.greenpeace.it/pedalatapolare/

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    Partiamo da qui...
    CITAZIONE (KEVIN79 @ 21/8/2013, 00:39) 
    Fatta questa premessa però i dubbi che mi sono giunti sono:

    -la sofferenza che nasce dal subire violenze, da un ambiente di lavoro malsano è secondo voi solo mentale? Come si pone rimedio?

    Se non vieni percosso (spero di no!) credo che la sofferenza si restringa ad un ambito mentale/emotivo. Ovviamente una condizione di sofferenza che si protrae nel tempo può generare problematiche di tipo psicosomatico e quindi avere un riscontro fisico. L'eventuale rimedio, a mio avviso, sta nel cambiamento: cambiamento che può essere relativo al luogo di lavoro, all'atteggiamento, e a tutt'e due.
    CITAZIONE
    -Sicuramente i miei capi o chi ha più potere di me è un poveretto perchè non ha bisogno di questi metodi per farsi rispettare anzi al posto del rispetto ottiene solo paura perciò lo compatisco.

    Sicuramente, ma affermarlo non ti aiuta dato che tu ti ritrovi a dover subire le angherie di questo "poveretto" ed il fatto che tu dica che lo compatisci mi suona poco credibile. È difficile compatire realmente qualcuno che ci sta facendo del male. Al massimo possiamo pietosamente disprezzarlo. Dico questo perchè per poter operare un cambiamento del proprio atteggiamento occorre avere una notevole chiarezza delle proprie emozioni e delle loro cause.
    CITAZIONE
    -Essere buddisti vuol dire subire passivamente?

    No. Essere Buddhisti vuol dire reagire nella maniera più appropriata per se stessi e per gli altri. Purtroppo non è che sia facilissimo... siamo solo esseri umani, alquanto limitati in genere. Però possiamo migliorare.
    CITAZIONE
    -La reazione più sana è la non violenza?

    Reagire in modo violento pone nuove cause di violenza nella nostra vita e quindi sarebbe da evitare. Io opterei per una reazione fredda, ferma e determinata.
    CITAZIONE
    -Supponete di vedere una vecchietta indifesa che è vittima di violenza da parte di teppisti, come ci si pone.

    Ci si pone così: se sei in condizione di intervenire intervieni, altrimenti magari chiami la polizia. È chiaro che di fronte ad un atto di violenza gratuita non si può rimanere indifferenti e fregarsene. Questo non è distacco, è qualunquismo, egoismo o vigliaccheria.
    CITAZIONE
    -La rabbia o sofferenza che nasce dal subire ingiustizie e soprusi è lecita?Come può essere trasformata?

    Più che lecita è abbastanza normale. Il primo passo per trasformarla è cercare di evitare di aggiungere un contorno mentale al fatto in se stesso. Questo significa non sommare all'episodio di violenza che hai subito la rabbia per precedenti soprusi vissuti, ad esempio. Se si guarda all'accaduto in maniera fredda, probabilmente sarà anche più facile trovare la strategia per evitare che accada di nuovo ed identificare le possibili cause che fanno si che nella nostra vita si verifichino determinati episodi. L'emotività non rende affatto lucidi. Dalla rabbia può nascere la chiarezza... ^_^

    Più che di distacco in realtà dovremmo parlare di equilibrio e corretta prospettiva, che servono a non lasciarsi travolgere in maniera eccessiva e dannosa dalle emozioni relative ai fatti della vita. Tutti soffriamo, sperimentiamo distacchi, malattie, delusioni, violenze, tradimenti ecc. Il fatto che ognuno reagisca in maniera personale e soggettiva è quello che determina come mai qualcuno riesca a sorridere seppure in un momento terribile e qualcun'altro magari si spari un colpo al cervello. Non c'è giudizio da parte mia, però ritengo che valga la pena di tentare di lavorare sulle proprie emozioni al fine di avere una migliore gestione delle stesse. Superare la sofferenza significa avere sviluppato una forza tale da potersene emancipare e non far finta che essa non esista.
    In bocca al lupo...
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    CITAZIONE (Persapere @ 26/8/2013, 17:45) 
    E' sicuramente un mio limite, ma non comprendo il bisogno anche solo temporaneo delle statue in particolare..
    Quelle che ho visto io rappresentano il Buddha con la pelle chiara ed i lineamenti più simili a quelli di un cinese che ad un indiano.
    Comprendo il senso degli oggetti in offerta al Buddha, cibo, incenso, luce, acqua e suono.. ma sull'utilità delle statue dovrò cercare di capirci qualcosa di più.

    Nelle pratiche Vajrayana sono previste delle forme di meditazione in cui si visualizza un Yidam (Manjushri, Vajrasattva, Tara, ecc.) o con lo scopo di risvegliare specifiche caratteristiche illuminate nel praticante o per trasformare determinate emozioni, ecc. In questo caso l'uso di un supporto esterno, che sia una statua, una Tangka o semplice un dipinto, aiuta la persona a visualizzare correttamente e con maggiore chiarezza e facilità l'Yidam in questione.
    Ora, tu puoi tranquillamente pensare che sia una sciocchezza magari un po' superstiziosa, tuttavia è una tecnica viva e utile per i praticanti Vajrayana.
    In altre forme di Buddhismo, per quel che ne so, le statue e le immagini in genere vengono utilizzate come oggetto di devozione. Invece di accendere un bastoncino d'incenso davanti al Nulla lo si fa davanti al Buddha Shakyamuni o qualcun'altro degno di venerazione. Questo dà maggiore significato al gesto in se stesso, almeno per chi lo compie.
    Buddhismo che vai, persona che incontri, usanza che trovi... :lol:
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    :offtopic:
    CITAZIONE (Losang @ 28/8/2013, 07:32) 
    Quando parlavo di coloro che vanno “fieri” mi riferivo ad “altri” (immaginavo che tu cogliessi l'allusione), non a te.

    No, non avevo colto purtroppo. Più che altro perchè non riesco a considerare quel certo tipo di persona (a cui adesso ho capito che alludevi) come un "praticante". Quel certo tipo di persona, secondo me, distorce qualunque insegnamento per adattarlo ai suoi fini e quindi, in definitiva, non è un vero praticante di nulla. Credo che su questo saremo tendenzialmente d'accordo... :P
    CITAZIONE
    E' verissimo che sono molto rigido quando si confonde un sentiero pseudo-spirituale con un sentiero spirituale, considero questo errore deleterio in tutti i sensi.

    Infatti non l'ho detto come critica ma come constatazione fatta sulla base della (relativa) conoscenza reciproca.
    CITAZIONE
    Non sono per contro assolutamente rigido all'interno di una reale via spirituale come può essere il buddhismo. Provo al contrario una infinita riconoscenza verso tutti coloro che con impareggiabile pazienza e compassione donano gratis ciò che hanno ricevuto gratis.

    Io veramente ho sempre pagato per partecipare a ritiri, corsi e simili. Posso tranquillamente affermare di non aver ricevuto nulla gratis. Che poi io, come altri, possiamo mettere a disposizione quelle 2 cose che sappiamo o che crediamo di sapere e soprattutto la nostra umana esperienza senza chiedere alcun compenso mi sembra normale dato che siamo poveri viandanti sul cammino che tentano di sostenersi l'un l'altro... suppergiù... :sick2:
    CITAZIONE
    L'unica cosa che immagino indispensabile, è quella di partire dall'inizio e non dalla fine... era questa la mia modesta obiezione....

    Concordo. Ribadisco che il mio intervento è stato fatto solo a scopo cautelativo della persona richiedente.
    Peace...
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    CITAZIONE (Losang @ 26/8/2013, 18:20) 
    CITAZIONE (°Jayanti° @ 25/8/2013, 21:50) 
    Veramente esistono anche dei precisi divieti, come quelli presenti nelle pratiche e nelle offerte per i Naga.

    Senza che possa apparire un diatriba tra noi due, sono semplici punti di vista che divergono, vorrei specificare alcune cose che trascurate penso possano alla lunga allontanare le persone dal buddhismo invece che avvicinarle al buddhismo.
    Affermare sempre le eccezioni (che fanno parte di un rituale particolare o di una pratica particolare) invece di insistere sulle regole generali si rischia come minimo di smarrirsi nei particolari e perdere il senso primario e sintetico di una via spirituale e creare molta confusione sai a noi stessi che ai giovani praticanti, simpatizzanti o semplicemente curiosi.
    Mi chiedo e quindi ti chiedo: che utilità ha per un neofita sapere o non sapere quali offerte si possono fare nelle pratiche dei Naga? Inoltre ti sarei grato mi dicessi in quale scuola e in quale contesto viene effettuato in ambito buddhista la pratica dei Naga (al di fuori naturalmente dei semplici rituali di protezione verso le divinità mondane che non sono oggetto di rifugio)?

    Questo modo di procedere mi ricorda troppo e non ti dovrebbe ricordare anche a te, quegli atteggiamenti di alcuni vecchi praticanti che spesso vanno tanto fieri del proprio ego e delle loro tante iniziazioni e pratiche segrete accumulate negli anni e con notevoli sforzi e quindi si sentono in dovere di assumere quell'atteggiamento tipo:”io” so cose che “voi” nemmeno potete immaginare; mentre non possiedono minimamente l'unica cosa veramente utile per tutti, la semplicità e la capacità della sintesi. Nessuna pratica anche la più “segreta” è mai in contraddizione con le basi del buddha dharma, in caso contrario non è una pratica buddhista.

    E' un vero peccato che troppo spesso quello che dicono e insegnano i Lama (non solamente il proprio maestro) non vengono nemmeno presi in considerazione, mentre si passano ore a parlare di quello che pensiamo noi o che noi immaginiamo di sapere......

    Losang, io non vado fiera proprio di niente, perchè non ho assolutamente nulla di cui essere fiera.
    Se mi sono permessa di far notare che alcune pratiche potrebbero risultare non consone e - per chi ci crede - addirittura dannose, è solo perchè così mi è stato insegnato e dato che ormai tra WEB, blog ecc. in rete si trova quasi di tutto, magari mettere in guardia un neofita, proprio in quanto tale, potrebbe risultare utile.
    Di norma sei tu che ti poni in maniera decisamente rigida sugli Insegnamenti, sottolineando ad ogni piè sospinto quanto sia necessario non divagare e non allontanarsi dal retto cammino. Mi diverte che su questa questione tu abbia sentito la necessità di stendere un velo di morbidezza e di far notare quanto io sia pedante e probabilmente limitata.
    Comunque ci tengo a precisare che non seguo un unico Maestro e che, per quanto non possa competere con la conoscenza sterminata di volumi da te e da altri mostrata, qualche libro l'ho letto anch'io.
    Poi, per carità: è un libero mondo...
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