Ruota del Dharma, un forum di scambio e confronto sulle attività e la pratica del Buddhismo.

Posts written by fajuzi

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    E chi ha parlato del nulla?
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    Che significato ha questa frase?

    L'unicorno esiste.
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    Quello che facciamo per sapere se qualcosa esiste o no, e quello che intendiamo quando diciamo di qualcosa che esiste non sono la stessa cosa, perlomeno in linea di principio. Ma cosa intendiamo?
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    Va bene, continuate pure.
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    CITAZIONE (Ruhan @ 31/7/2021, 14:19) 
    Domanda posta troppo genericamente. Nel contesto del discorso - che stavamo portando avanti io e Warm - e nel contesto della mia frase, si stava parlando del concetto di "esistenza" fenomenica: ciò che può essere osservato fenomenicamente o come sistema/situazione, stato di cose reali.

    Pensavo che se il concetto di esistenza avesse un significato ben preciso, sarebbe indipendente dal contesto. Ma a prescindere dal contesto, c'è una definizione di esistenza più generale o fondamentale a cui si collegano quelle particolari?
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    CITAZIONE (Ruhan @ 30/7/2021, 01:02) 
    Il concetto di "esistenza" ha un significato ben preciso.

    E quale sarebbe? Cosa stiamo dicendo di una cosa quando sosteniamo che la tal cosa esiste? :=/:
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    CITAZIONE (Loredana Sansavini @ 19/6/2021, 09:04) 
    Il soldato si risvegliò in una dimensione surreale, gli parve di essersi materializzato in quell'istante e di non aver mai saputo cosa significasse esistere.
    ...
    Franco Bertossa
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    Ecco, una qualche assonanza con le mie fissazioni questa descrizione ce l'ha. Anche io, però, capisco poco il ruolo del nulla, ovviamente nulla di più probabile che sia un mio problema.
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    In sostanza, quello che noi presumiamo originare a livello intrapersonale, è plasmato su qualcosa che è nato come interpersonale, e poi ci condiziona. E' la tesi abbracciata da Alan Watts nel suo psychotherapy east & west.
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    Ciao Jay!!
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    Si ma se parliamo di dukkha vuol dire che c'è una definizione di dukkha. Io mi sono limitato a enunciare la definizione che conosco. Potrei anche dire che dukkha è stare nel posto sbagliato, ed è anche vero che questa è la condizione umana, ossia stiamo sempre nel posto sbagliato. Tranne nel senso in cui non c'è nessun posto in cui stare, se come dice Buddha non c'è quì o lì.
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    Secondo me c'è da aggiungere che il binomio non è oriente-occidente. Una parte importante della filosofia occidentale non ha mai creduto alla primarietà del sè o dell'essere (anche se non allo stesso modo del buddhismo).

    http://tesi.cab.unipd.it/54537/1/tesi_Xerra_Marco.pdf

    CITAZIONE
    1. «Non ita videtur mihi modo»: la negazione dell’esse
    Con le parole «non ita videtur mihi modo», Eckhart ritratta al terzo punto della sua risposta quanto sostenuto finora, cioè che il pensiero in Dio risulti dal suo essere: al contrario, Dio è perché pensa, come per Eckhart attesta la auctoritas giovannea per cui «in principio era il Verbo» e non, come osserva Eckhart, l’ente. La tesi avanzata va in realtà oltre la mera affermazione del primato in Dio dell’intelligere sull’esse, convertendosi rapidamente nell’esplicito rifiuto di riferire quest’ultimo attributo alla realtà divina: «Deus […] est intellectus et intelligere et non ens vel esse». Da qui in poi, la trattazione eckhartiana non si impegna più tanto a rispondere alla domanda iniziale della quaestio, quanto a spiegare in che modo a Dio non convenga l’esse e come l’intelligere sia superiore a esso.
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    CITAZIONE (warmbeer @ 2/8/2019, 09:58) 
    A me pare un po' nichilista

    Ok. Interessante.
725 replies since 2/5/2011
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