Ruota del Dharma, un forum di scambio e confronto sulle attività e la pratica del Buddhismo.

Posts written by zenbaba

  1. .
    non credo il sangha di TNH sia in lutto nel senso che intendiamo noi...certamente saranno spiaciuti di non vedere il maestro ogni mattina ma...

    io per qualche anno ho frequentato i suoi centri e ho fatto anche qualche ritiro lungo

    la pratica di TNH era ed e' totalmente comunitaria e lui faceva esattamente cio' che facevano gli altri monaci , la sua fiducia nel sangha e nella pratica della consapevolezza era totale

    a me ha sempre dato l' impressione di una persona comune che si era fatto carico delle situazioni difficili mano a mano che emergevano ,con la sua fiducia nella via del Buddha

    avendo un po' fatta mia la sua visione nondualistica e avendo sperimentato la forza del suo sangha ho veramente la forte sensazione che Thay sia solo continuato in forma diversa nel sangha

    non so se mi sono capito
  2. .
    io mi sono stufato di seguire la discussione lo dico onestamente ...pero' nelle prime righe ho visto citato Varela...
    io Varela negli anni 90 l ho letto ...un altro pianeta ,uno scienziato con una visione di frontiera interessato al buddhismo ma con delle basi solidissime ...c'entra nulla con cio' che scrive il signor Bertossa
  3. .
    Ciao!
  4. .
    Loredana ,ottima risposta ma non e' il signor Bertossa che posta i discorsi qui ,bensi' tu
  5. .
    CITAZIONE (warmbeer @ 22/9/2021, 00:41) 
    CITAZIONE (zenbaba @ 21/9/2021, 21:02) 
    Non è che il nutrire la speranza della rinascita conduca alla stessa bensì le cause karmike prodotte da questa e altre esistenze.Potrebbe anche essere avversione per l esistenza come la sto vivendo in questo momento o mille altre tensioni.Cosi ho capito io la teoria... Però la tua esperienza secondo me non deve necessariamente essere legata a una percezione di chissà cosa...io nella vita ho sempre avuto un certo tipo di discrepanza tra l aspettativa/immaginazione e la realtà dei fatti ... probabilmente anche la morte come la vita non è un evento "personale" ma non siamo in grado di percepirlo,perlomeno i comuni mortali

    Dicevo nel senso che - in questo momento e per me - considerare possibile, alimentare (nutrire) la speranza in una rinascita non poggiando su qualcosa che posso esperire rientra in quelle parti che rispetto perchè tradizione ma su cui non mi soffermo più di tanto. Non so se le case karmike in se debbano riguardare "me" se non nel senso che quel che si fa ha una conseguenza per qualcuno e solo convenzionalmente quello che è l'oggetto del karma sono "io" , vabbè è solo uno dei miei pensieri intorcicati e inutili, non ci faccio mica caso. Per me non si tratta di percepirlo, mica aspiro a tanto, ma di imparare a farci i conti più serenamente.

    mi era parso di capire che questa fosse la tua posizione ...
    quello che vorrei buttare li' pero' , e' che anche la visione della rinascita personale e' una semplificazione della dottrina , il karma non e' mai esclusivamente personale ma al contrario un flusso come d'altronde l' essere persona e' un aggregazione contemporanea delle 5 componenti ...l' accezione "moralistica" sulle conseguenze delle azioni e' un po' come il nostro paradiso /inferno ,una semplificazione /controllo psicologico ,ma l' insegnamento del Buddha era piu' simile a un riconoscere le leggi naturali che una religione popolare
    se andiamo a leggere qualche commentario vediamo che saltano fuori : il karma della nazione ,della famiglia ,il karma delle malattie etc. ,tutte descrizioni di parte del flusso
    quindi per cio' che credo /percepisco io : non rinascero' come essenza personale o perlomeno nulla che possa riconoscersi , il "mio " mondo muore con me ,non finiranno le energie che mi muovevano e/o ho mosso in varie forme ,non ho particolarmente paura di morire ,piuttosto una sensazione di non avere fatto tutto il possibile in questa vita ( su cui sto lavorando ,facendo cio' che mi sembra possibile e sulla parte di superomismo che c'e' in me che non si arrende )
  6. .
    CITAZIONE (warmbeer @ 22/9/2021, 00:47) 
    Peer esempio:

    CITAZIONE
    La verità può svelarsi solo se quei sapori l'accompagnano - stranezza e stupore

    Perchè?

    CITAZIONE
    Assistenza di cui non ti riesce di sapere fino in fondo la verità.

    Cosa vuol dire?

    ti ammiro perche' hai capito tutto il resto del testo :XD:
  7. .
    Non è che il nutrire la speranza della rinascita conduca alla stessa bensì le cause karmike prodotte da questa e altre esistenze.Potrebbe anche essere avversione per l esistenza come la sto vivendo in questo momento o mille altre tensioni.Cosi ho capito io la teoria... Però la tua esperienza secondo me non deve necessariamente essere legata a una percezione di chissà cosa...io nella vita ho sempre avuto un certo tipo di discrepanza tra l aspettativa/immaginazione e la realtà dei fatti ... probabilmente anche la morte come la vita non è un evento "personale" ma non siamo in grado di percepirlo,perlomeno i comuni mortali
  8. .
    No mi spiace Loredana ,in Italiano non conosco altre traduzioni del testo di Hakuin.
  9. .
    CITAZIONE (Loredana Sansavini @ 21/9/2021, 09:36) 
    CITAZIONE (zenbaba @ 21/9/2021, 08:14) 
    probabilmente rendersi conto della realta' delle cose in modo piu' radicale non e' uno scherzo

    Già ... Lo credo anch'io.
    Forse qualcosa in noi avverte delle conseguenze estreme...

    Mah... :bored:

    Questa tuo pensiero mi riporta a questa frase da: Veleno per il cuore, pag 135:

    "...il paesaggio zen è d'una aridità che non si crede..."

    il testo di Hakuin e' molto bello ,ma non giurerei sulla versione italiana ...comunque se consideriamo che il livello piu' basso di realizzazione nel buddhismo antico e' il Sotapanna ,colui che comprende (non totalmente ancora) la realta' della vita e di conseguenza avra' ancora un numero limitato di rinascite ...

    la prima realizzazione del sotapanna e' abbandonare la falsa visione dell io :

    Self-view — The view of substance, or that what is compounded (sankhata) could be eternal in the five aggregates (form, feelings, perception, intentions, cognizance), and thus possessed or owned as 'I', 'me', or 'mine'. A sotāpanna doesn't actually have a view about self (sakkāya-ditthi), as that doctrine is proclaimed to be a subtle form of clinging.[26]


    capiamo quindi che qualcosa di radicale accade
  10. .
    vedo che hai capito! *_*

    tra l' altro non e' un caso che il laico praticante sia un invenzione abbastanza recente ...nei tempi passati ( sto generico per non fare un' altra discussione) era considerato disfunzionale applicarsi troppo alla meditazione da "padre di famiglia" e chi non era monaco lo faceva solo in tarda eta' ,assolti i doveri familiari ...

    probabilmente rendersi conto della realta' delle cose in modo piu' radicale non e' uno scherzo
  11. .
    Bho avevo già risposto ed è scomparso...
    È una riflessione incommentabile perché ognuno metabolizza a modo suo la realtà della vita...
    Io ho metabolizzato la mia estinzione abbastanza presto avendo avuto una gioventù un po' "tragica"...
    Che morale trarne?

    Non sottovalutare mai l importanza di un elettricista 🤣
  12. .
    e' lui
  13. .
    hanno rifiutato anche me ,consolati :lol: ,probabilmente se la cantano e se la suonano tra loro
  14. .
    Magari ti sei iscritto come Warmbeer e questi sono oltranzisti sulle sostanze inebrianti...oppure hai ragione e stai simpatico solo a me 😆
  15. .
    Una specie di quora buddhista,ottimo direi ,c e' un po' il solito problema di sapere se ciò che leggi è corretto ...ma è un problema universale
1101 replies since 10/2/2011
.