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Bernard Enginger, meglio noto come Satprem, 1923-2007
“Tutto va a pezzi proprio per costringerci ad arrivare a quell’attimo umano in cui diventare ciò che l’uomo è davvero. Ma che cos’è un uomo?
Ci lasciamo completamente mettere fuori strada dalle filosofie, religioni, politiche, ma sono solo escrescenze venute a stratificarsi un secolo dopo l’altro, non hanno niente a che fare con la realtà umana.
Che cos’è la realtà umana?
Un uomo dentro a una cella che domani all’alba sarà fucilato sa che cos’è a volte. Ho ascoltato in tante albe i passi lungo il corridoio. Quando un uomo è davvero solo, al buio, e sente i passi arrivare, e sente bussare dalla cella accanto e poi i passi fermarsi alla cella dopo, a quel punto dov’è la filosofia?
Dov’è la religione?
Dov’è la famiglia?
Dov’è l’amore?
Dov’è tutta quella incrostazione superficiale?
Non c’è più niente. Ma c’è qualcosa di così potentemente dolce, forte, esistente per una volta uno esiste. E’ questa la realtà umana, non ha nome. E’ come se d’improvviso tutto scivolasse via fra le mani, e resta una dolcezza che capisce tutto, non una cosa dolciastra, ma forte, che guarda dall’alto tutta questa commedia, tutta questa tragedia, e che d’un tratto apre uno sguardo, come da altrove. E’ questo l’uomo, e nessuno può scalfire quella cosa. Possono fucilarti, possono torturarti, ma quella cosa resta, immobile, perché è.
Intervista a satprem l'uomo dopo l'uomo - parte 2 cliccate guarda su YouTube
Edited by Loredana Sansavini - 6/7/2021, 19:01. -
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SARIPUTRA: come dovrebbe un Bodhisattva esperire la perfezione della conoscenza?
IL BEATO: egli deve considerare di Non- esperire alcuna forma né il resto degli skandha. Il non-esperire i cinque skandha, questo è chiamato: " esperire la perfezione della conoscenza". In questo modo in cui nulla è effettuato, ovvero non sono esperiti i cinque skandha uno esperisce la perfezione della conoscenza.
SARIPUTRA: quando la perfezione della conoscenza è realizzata in tal modo, quale dharma essa procura?
IL BEATO: quando realizzata in tal modo la perfezione della conoscenza non procura alcun dharma. Ed è per via di ciò che essa viene chiamata: "Perfezione della conoscenza".
SAKRA: Ma allora, o Beato questa perfezione della conoscenza non dà luogo in realtà ad alcuna conoscenza onnicomprensiva?
IL BEATO: Essa non dà luogo ad alcuna conoscenza ogni onnicomprensiva se intesa come una base che funge da supporto come un processo mentale o un atto volizionale.
SAKRA e in che modo allora essa procura quella conoscenza?
IL BEATO: nel modo in cui essa non la procura, essa la procura.
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Astasahasrika Prajnaparamita Sutra, da: La conoscenza suprema del Buddha, a cura di F. Zanello. -
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Manjusri - per quale ragione la perfezione della conoscenza a questo nome?
Il Beato - essa è chiamata "Conoscenza Suprema" perché non è mai venuta in essere, né ha mai cessato di essere. Ed è così perché se è completamente in sé dai tempi del Vero Inizio, perché non c'è un altrove non c'è nulla che debba effettivamente venire realizzato per via della sua non-esistenza. Perché quella che è non-esistenza, tale è la Conoscenza Suprema
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Il Sutra della Conoscenza Suprema in 700 sloka. -
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Got ignorance?Uncertainty is an uncomfortable position. But certainty is an absurd one.
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Ciao Loredana!
Preso da qui? www.orticaeditrice.it/prod.php?id=77
P.s. grazie ... -
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Sissi... 🤗Libro importante, per chi come me non conosce l'inglese 🥴 pag 159-60.