la rete di Indra

lorenzopoeta

Posted on 4/9/2014, 10:17

.

User deleted

sono un poeta, un libero ricercatore, vi racconto la mia esperienza, così come l'ho descritta su un sito di poesie
mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, se qualcuno di voi ha avuto delle esperienze simili
grazie

Da piccolo, sei sette anni forse, mi svegliavo al centro di un locale sferico, le pareti marroni, tutto scuro, e mi prendeva una grande paura, non riuscivo nemmeno a muovermi.
Poi ho capito.
Non riuscivo a muovermi perché ero senza corpo, e quel locale sferico una notte si è illuminato, come un grande cielo nero solcato da linee chiarissime, ondulate, e nelle intersezioni delle linee, una immagine in movimento, sempre la stessa, ripetuta tante volte, ogni volta con una piccola differenza, non so perché. Anzi, lo so. Una piccola differenza perché c'è sempre un'altra possibilità.
L'immagine: la realtà, il mondo, o i sogni.
Quello che stavo vedendo, vivendo, e indossando.
Ma io prima, prima di tutto, del mio corpo, della realtà, del mondo, dei sogni. E persino del tempo. Io increato, e fuori, o sopra, o oltre ogni dualismo. Prima e dopo, bene e male, piacere e dolore, tutto azzerato.
Io nella gioia.
Io nella meraviglia.
Credo che quel locale sferico sia il nostro luogo originario, la nostra vera culla, la base dell'esistenza. Ed essendo fuori dal tempo, dovrebbe essere increato. Probabilmente non c'è un "quando" in cui è stato creato. E forse non si trova nemmeno in un posto preciso, è un luogo non luogo, è ovunque e da nessuna parte, è l'esistenza stessa.
Questa realtà suprema ci appartiene, non c'è nessuno prima o sopra di noi, nessun altro proprietario ne rivendica il possesso, e nessuno ci vuole estromettere.
Noi lo possiamo abitare con la semplice presenza.