Consapevolezza Non Selettiva - Chiedo aiuto per la pratica

Richiesta di aiuto ed istruzioni per la pratica della "Consapevolezza non selettiva" o "Choiceless Awareness"

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  1. Eckhart
     
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    Ciao, Zenbaba.

    CITAZIONE (zenbaba @ 12/7/2014, 14:02) 
    imho ,non riesci a praticare il lasciare andare non per mancanza di istruzioni ,che per quanto tu dici essere fumose ,sono quelle,ma perche' vuoi ottenere qualcosa dalla pratica ,che cosa? ti dovresti chiedere

    Capisco ciò che intendi.
    Posso dirti questo: da quello che ho potuto apprendere e da quanto mi è stato insegnato, le pratiche di concentrazione dovrebbero essere un utile mezzo per far sedimentare la mente e permettere lo sviluppo e l'applicazione della Chiara Visione.
    Potrebbe essere questo che, probabilmente (e più o meno inconsciamente) mi aspetto.
    E potrebbe essere questo che, probabilmente, fa al tempo stesso da ostacolo.
    Insieme allo sforzo eccessivo che, ti assicuro non volontariamente, immetto nella pratica meditativa (magari sempre in virtù del fatto di voler inconsciamente raggiungere quella capacità di "vedere con distacco").

    Lo so: dovrei "lasciar andare" tutto.
    Ma, davvero, non so come.

    E, se qualche volta ci sono riuscito (a mollare tutto, intendo), mi è parso che la consapevolezza andasse a farsi un giro,
    e che la seduta di meditazione fosse un semplice continuo distrarsi ed un "sognare ad occhi aperti" (pur restando in adeguata postura) completamente privo di attenzione, quando invece mi pare che i maestri di cui si è parlato prima rimandino alll'importanza della consapevolezza nel momento.
    Ecco dunque il motivo di tutte le mie domande volte a comprendere se e quale tipo di distacco porre tra sè ed il fenomeno osservato (e, soprattutto, COME arrivarci).

    CITAZIONE (zenbaba @ 12/7/2014, 14:02) 
    proprio non puoi frequentare nessun centro adeguato ? certe cose si assorbono per osmosi , senza avere incontrato chi ho incontrato farei zazen in un altro modo con le stesse ostruzioni....

    Come ti capisco.

    Nel gruppo di cui faccio parte non si pratica Shikantaza, ma la meditazione Shamata-Vipassana con concentrazione iniziale su un punto (narici o addome) e l'apertura/contemplazione successiva agli stimoli interni ed esterni, una volta raggiunto un grado di concentrazione adeguato.
    Una pratica fruttuosa per molti (che, per inciso, ci si trovano più che bene), ma che a me -come detto- porta quei problemi alla testa descritti in precedenza.

    Purtroppo, dove abito io non esiste alcun centro Zen.
    Nessuno a cui poter chiedere aiuto o con cui confrontarsi face-to-face.


    CITAZIONE (zenbaba @ 12/7/2014, 14:02) 
    solo il mio 2 cents

    I tuoi interventi sono sempre graditissimi.
    Grazie davvero per il tuo parere.
     
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16 replies since 1/7/2014, 12:45   485 views
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