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Talpo Dhir.
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Sempre opinione personale.
Non so, l'emozione per come la si intende di solito, si poggia su una credenza e quindi di fatto su di un pensiero o una serie di pensieri più o meno consapevoli e ritorniamo a confermare l'idea di IO .
Di certo tutte una serie di meditazioni conducono alle emozioni, ma poi è nostro compito, proprio nella pratica non rimanervici invischiati riconoscendo i vari stati d'animo per quelli che sono ...un ammasso di pensieri. Non so parlare dell'esperienza di vacuità perchè non ce l'ho quindi non ti so dire... penso che si usi il termine energie proprio perchè essendo cosi vago si possa adattare a tutto e a niente valorizzando al massimo così il contesto...
Per esempio prendiamo un aspetto di energia, l'energia illuminata di Tara la quale ha una qualità con determinate caratteristiche, mentre l'energia illuminata di Vajrasattva ha una diversa qualità con determinate diverse caratteristiche.. ora l'energia è sempre la stessa cambia il contesto, cambia il nostro approccio, cambia la nostra percezione di energia. Lavoriamo con l'uno invece che con l'altro a seconda dei nostri bisogni... penso che in questo caso l'energia sia un pò come la luce, la vediamo colorata in virtù se vuoi di un errore, di una percezione imperfetta, è il nostro cervello che la colora non è lei colorata di se, nonostante ciò è quello che abbiamo ed è quello che possiamo usare, la differenza la fa l'esserne consapevoli, lo so anch'io che quando dico che bel tramonto il sole in verità è già tramontato da otto minuti e nello stesso istante uno si gode l'alba mentre un altro va ha mangiare perchè è mezzogiorno però continuo a dire che bel tramonto perchè è con quello che abbiamo che possiamo lavorare......... tenendo presente che è calato da otto minuti.
(ok per il discorso luce è una metafora che scientificamente non so quanto regge...prendetela come metafora :-) )
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