Retto stile di vita

Cambiare vita o cambiare atteggiamento mentale?

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  1. Dostioffski
     
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    Ciao a tutti

    Premetto che mi sento abbastanza dubbioso nell'affrontare questo argomento/problema in un modo che possa sembrare risolutivo nell'immediato, come appunto una domanda secca, per di più con altre persone, ossia al di fuori della mia riflessione personale. Per il semplice fatto che si parla inevitabilmente della mia esperienza di vita e ad esser più precisi, di una mia idea momentanea sulla mia vita il che già di per se è paradossale dato che la vita si manifesta indipendentemente dalle mie idee.

    Arrivo al punto, sostanzialmente il problema sta nel tipo di vita che dovrei intraprendere.

    Voglio bene alle persone che mi stanno vicino, ma questo tipo di vita e soprattutto il tipo di vita che le persone a cui tengo fanno non è ottimale per la pratica della via.
    Ho dovuto rinunciare alla pratica quotidiana serale riducendola ai giorni di riposo o alle giornate in cui lavoro il mattino. Le uscite con gli amici sono solitamente serali si fanno fino a tardi e con molto alcool, lo spettegolezzo e altri discorsi inutili sono all'ordine del giorno assieme a tanti altri ostacoli a ciò che io ritengo una vita dedicata alla pratica della via.

    Vero è, che sono io a decidere che tipo di vita fare, e quindi potrei fare a meno di uscire tardi la sera, potrei astenermi dal bere, potrei evitare di parlare di sciocchezze, ecc. Cose che già faccio, ottenendo così gli appellativi di persona noiosa, cinica, che non si sa godere la gioventù, tuttavia lo faccio con grosse restrizioni, pena diventare un emarginato sociale, un eremita in città.

    Ora il bivio che mi si apre è questo:

    Dovrei intraprendere una vita dedicata allo zazen andando ad esempio ad Antaiji (luogo che io ritengo ideale per le mie esigenze) ed abbandonare in maniera risoluta tutti questi giocattoli (per rimanere in tema con gli insegnamenti di Sawaki Kodo) di questa vita mondana/laica che sto facendo adesso?

    Oppure sto semplicemente misurando la pratica in riferimento a questo stile di vita che sto facendo con il metro che c'ho in testa, e dovrei semplicemente mettere da parte le mie idee di meglio o peggio?



    PS: Rileggendo ciò che ho scritto, pare che sia imprescindibile la presenza di una comunità, sia essa di ostacolo alla pratica della via, come la famiglia e gli amici, sia essa un supporto, come un Sangha. Inoltre come premettevo all'inizio, non pretendo una risposta secca su ciò che io dovrei fare della mia vita, spero possa essere d'ispirazione per qualche riflessione a chi come me si trova in una situazione simile.
     
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12 replies since 1/4/2014, 13:21   310 views
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