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Rahul.
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Ciao a tutti :-)
Propongo una questione che proprio non riesco a risolvere.
Lo yoga tantrico in due fasi (generazione e completamento) ha una serie di requisiti necessari per poter intraprendere la pratica con efficacia e la cerimonia di iniziazione ha lo scopo di soddisfare questi requisiti.
All'infuori dell'aspetto formale del prendere i voti e tutto il resto, si dovrebbe avere un Lama in cui riporre assoluta fiducia come guida spirituale e manifestare completa devozione.
In pratica, si deve credere che il maestro abbia effettivamente delle realizzazioni o almeno le stia coltivando efficacemente.
Se una persona non riesce a trovare un Guru di cui fidarsi, un maestro che sà dargli delle risposte e dimostra di avere effettivamente un'idea di certi aspetti della pratica spirituale... e neppure la persona è proprio convinta che i maestri precedenti del lignaggio della pratica abbiano delle realizzazioni, allora per questo, è impossibile intraprendere lo yoga dell'Yidam e la pratica tantrica è preclusa.
Non è possibile intraprendere la pratica per ... vedere se funziona (il vecchio adagio del Buddha che chiedeva di mettere in pratica e testare i suoi insegnamenti prima di credergli), secondo voi?
Io penso di no perché di solito la pratica comincia esattamente con la supplica ai maestri del lignaggio e poi ovviamente il rifugio nei tre gioielli include la certezza che la pratica in questione arriva direttamente dal Buddha.
Ma se è così, allora come può essere insegnamento del Buddha, il quale chiedeva di sperimentare prima di credergli?
Spero di non essere stato troppo confuso nello scrivere.
Grazie per le risposte.