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zimanu.
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forse questo può avere attinenza con il ragionamento sulla pazienza:
LUNA PIENA -- venerdì 6 aprile -- da Ajahn Munindo
Come un elefante in battaglia
resiste alle frecce
io scelgo di tollerare
gli attacchi verbali degli altri.
Dhammapada strofa 320
Quando il gioco si fa duro, se vogliamo siamo liberi di scegliere di tollerare. O possiamo invece scegliere di reagire. Nessuno al di fuori di noi ha l’autorità di forzarci in una delle due direzioni. Certe volte, quando le nostre non addestrate abitudini reattive deflagrano, può assolutamente sembrare che il responsabile sia qualcos’altro o qualcun altro. Diciamo: “Sono stato preso da qualcosa” o: “Ero fuori di me,” il che significa che ho perso le staffe. Il Buddha non le ha mai perse. Il che non significa che non abbia mai avuto a che fare con forti disaccordi. Li ha avuti. E ha scelto di tollerare anziché reagire. Era pienamente consapevole, pienamente sveglio nei confronti della realtà, e sapeva di avere l’autorità per fare quella scelta.
Questo ci aiuta a riflettere che ce l’abbiamo anche noi.
Con Metta
Bhikkhu Munindo
(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)
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