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Italdharma.
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Leggere Nanavira non e' facile... e' consigliabile ma non e facile.... sono scritti complessi. Bisogna leggere non solo gli appunti ma anche la sua corrispondenza per capirlo. Lo stesso autore consiglia di studiare prima il pali insieme con le concezioni tradizionali dei criteri fondamentali del buddismo come la dipendenza condizionata. Alcune sue posizioni come l'avversione per il terzo canestro e per le domande di Milinda sono state ampiamente criticate anche dai monaci contemporanei. Pero' nonostante questo Nanavira piace, scrive bene...e affascina. Utilizza molto argomenti e autori a noi familiari. Mi chiedo se in futuro non sarà considerato come il pioniere per un nuovo veicolo Theravada europeo?
Edited by Italdharma - 28/2/2012, 19:10
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