Curiosità chakra

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. dianabluda10
     
    .

    User deleted


    Se cerco Chakra in rete ovviamente trovo "centri di forza", io invece parlo dei punti rossi sulla fronte.
    Vorrei sapere come è nata la tradizione e che simboleggiano.

    Scusate se posto esempio di cartoni Giapponesi, che ovviamente non sono campati in aria, ma non trovo foto reali ( cliccate sul nome per l'immagine )

    Genjo Sanzo di Saiyuki ne ha uno mentre vedo il monaco Chinnen che ne ha sei come Crilin di Dragonball, lo conoscete quindi vi risparmio la foto... ricordo anche che in alcuni film di Kung Fu Shaolin c'erano monaci con quattro chakra.

    Il numero fa differenza ? riguardo cosa ?

    Grazie :;namaste:
     
    Top
    .
  2. Vajrapani
     
    .

    User deleted





    Guarda, incuriosisci anche me. SO qualcosa sul suo equivalente indu, il segno sulla fronte chiamato bindi o tilaka. I shivaiti di solito portano un tilaka fatto da tre linee orizzontali, mentre i vishnuiti di distinguono per una specie di u (due linee verticali unite alla base) dipinte in fronte. Il tilaka di solito è composto da pasta di sandalo, oppure cenere, o argilla o polvere di curcuma.

    Sui tilaka buddisti o estremo-orientali so niente.
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    ***Karma Drolma***

    Group
    Member
    Posts
    1,276
    Location
    Puglia

    Status
    buh...non so! è una cosa che mi sono sempre chiesta sopratutto in relazione ai manga!
    ho sempre pensato che fossero segni distintivi di una scuola o lignaggio! Il maestro di Krilin aveva anche sei punti in testa...tra l'altro avanti nella serie spariscono e si fa anche crescere i capelli!
    Non credo che dipenda dal numero....
    Contacts
     
    Top
    .
  4. dianabluda10
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (maris81 @ 24/10/2011, 14:28) 
    buh...non so! è una cosa che mi sono sempre chiesta sopratutto in relazione ai manga!

    Io il discorso Manga lo lascerei stare perchè prosegue molto di fantasia, in Saiyuki addirittura sparano che compare come un segno divino. Ho usato solo le foto come esempio perchè in rete non trovo altro ma le prime volte che ho visto quei chakra, se il nome è corretto, era sulla fronte dei monaci nei Film cinesi di Kung Fu ( vecchissimi, tipo anni 70 ).
    Anche se qualcuno può dissentire, gli shaolin sono monaci buddisti a tutti gli effetti quindi una correlazione al buddismo va trovata tramite loro, a patto che adottino ancora decorarsi la fronte in quel modo.

    Domanda difficile e l'indagine è ardua :holmes!:
    Ciao ^_^
     
    Top
    .
  5. Tomo Ko
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (dianabluda10 @ 24/10/2011, 00:23) 
    Se cerco Chakra in rete ovviamente trovo "centri di forza", io invece parlo dei punti rossi sulla fronte.
    Vorrei sapere come è nata la tradizione e che simboleggiano.

    Scusate se posto esempio di cartoni Giapponesi, che ovviamente non sono campati in aria, ma non trovo foto reali ( cliccate sul nome per l'immagine )

    Genjo Sanzo di Saiyuki ne ha uno mentre vedo il monaco Chinnen che ne ha sei come Crilin di Dragonball, lo conoscete quindi vi risparmio la foto... ricordo anche che in alcuni film di Kung Fu Shaolin c'erano monaci con quattro chakra.

    Il numero fa differenza ? riguardo cosa ?

    Grazie :;namaste:

    In Giappone non esiste la parola Chakra, sono prettamente centri energetici yogici. Anche nel reiki (di origine giapponese) i puristi non parlano mai e non vogliono sentir parlare di chakra. Nel kiudo si fa riferimento ad un centro energetico ombelicale, "ara", altro non saprei
     
    Top
    .
  6. kyoku
     
    .

    User deleted


    non sono granchè pratico di manga, ma credo che la tua domanda riguardi i cakra.
    i cakra (parola che in sanscrito significa ruota) sono elementi indispensabili a tutte le culture yogiche e a moltissimi culti iniziatici.
    corrispondono fisiologicamente ai plessi, anche se non sono del tutto identificabili con essi.
    i cackra indicano più che altro dei "punti ideali" della vita interiore, e il loro numero varia in modo notevole a seconda dell'indirizzo yogico.
    il numero classico della tradizione Hathayoga è sei (quelli del monaco chinnen che tu hai citato, immagino).
    ma puo arrivare - pensa! - fino ad 88000 a seconda delle correnti.
    il loro significato comunque non cambia.
    essi rappresentano invariabilmente le tappe ascendenti che la risvegliata coscienza del devoto deve attraversare per arrivare al samadhi.
    spero di averci azzeccato, dianabluda, ciao!

     
    Top
    .
  7. dianabluda10
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (kyoku @ 24/10/2011, 19:13) 
    spero di averci azzeccato, dianabluda, ciao!

    ah non ne ho idea :lol: , piu o meno sto componendo un puzzle con le vostre risposte, piu ne sento piu è facile che ne arriviamo a capo.
    Grazie Kyoku
    Ciao
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    Buddhismo, Buddhadharma, Buddha, Zen, Dzogchen, Soen, meditazione, Mahayana, Vaijrayana, Theravada, sesshin, ritiri, centriBuddhismo, Buddhadharma, Buddha, Zen, Dzogchen, Soen, meditazione, Mahayana, Vaijrayana, Theravada, sesshin, ritiri, centriBuddhismo, Buddhadharma, Buddha, Zen, Dzogchen, Soen, meditazione, Mahayana, Vaijrayana, Theravada, sesshin, ritiri, centriBuddhismo, Buddhadharma, Buddha, Zen, Dzogchen, Soen, meditazione, Mahayana, Vaijrayana, Theravada, sesshin, ritiri, centriBuddhismo, Buddhadharma, Buddha, Zen, Dzogchen, Soen, meditazione, Mahayana, Vaijrayana, Theravada, sesshin, ritiri, centri

    Group
    Member
    Posts
    1,267

    Status
    Chakra o Cakra o Cakram è una parola sanscrita che indica, come già è stato scritto da altri, dei punti di raccolta/gestione dell'energia che, secondo le antiche tradizioni mediche, scorrerebbe nel nostro corpo. I Chakra sono in numero variabile, come già è stato scritto e alcune tradizioni ne identificano alcuni posti anche nel corpo energetico o eterico.
    I punti di cui tu parli non hanno nulla a che vedere con i Chakra. Purtroppo in alcuni manga si usano dei termini in maniera tragicamente fuorviante rispetto al significato originario. Basti pensare a Naruto, dove la parola "chakra" è usata addirittura per indicare un tipo di energia.
    I sei punti di cui tu chiedi derivano - per quanto ne so io - da una vecchia usanza dei monaci Mahayana, in particolare cinesi, di bruciarsi dei conetti d'incenso sulla fronte. Ovviamente a seguito di ciò restavano loro sulla fronte dei segni circolari, delle cicatrici. Esse potevano essere 6, 9 o 12. Lo scopo di questa pratica era quella di cancellare eventuale cattivo karma accumulato nelle vite precedenti, fare offerte al Buddha e eliminare l'attaccamento al proprio corpo.
    Vedi qui: http://wiki.answers.com/Q/What_does_the_si...olin_Monks_mean
    Aggiungo, come esperienza personale, che questa pratica non è tanto strana se si pensa all'antica abitudine cinese di fare uso di conetti di moxa da bruciare sul corpo e anche sul viso a scopo terapeutico.
    Questo è quanto risulta a me... ;)
     
    Top
    .
  9. kyoku
     
    .

    User deleted


    e mi sa proprio che jay walking ci ha finalmente svelato questo arcano fumettistico!
    comunque, sempre a proposito di cakra, è interessante vedere che nell'iconografia buddhista esiste una figura detta "cakravartin", ovvero "colui che fa girare la ruota".
    si tratta di una specie monarca universale che è un po' l'equivalente mondano del Buddha.
    l'epiteto è infatti di frequente riferito al Buddha storico stesso, che è appunto colui che fa girare la ruota del dharma.
    il cakravartin esercita la propria funzione di sovrano temporale e incarna i principi di giustizia e ordine.
    è dotato di 32 segni particolari che rappresentano la sua straordinarietà tra gli esseri umani, e a lui toccano in sortei cosiddetti 7 gioielli della tradizione indù, emblemi di regalità e prestigio.
    il primo di questi gioielli è appunto la ruota.
    gli altri sono l'elefante, il cavallo, il mani (il gioiello che esaudisce i desideri), la sposa, il ministro e il generale.
    ecco dunque perché nel buddhismo il cakra, primo segno di riconoscimento del potere del sovrano universale, per estensione è diventato anche il simbolo del potere spirituale del buddha, nonché rappresentazione del dharma stesso.
    ciao!
     
    Top
    .
  10. dianabluda10
     
    .

    User deleted


    Grazie Jay-Walking, senza dubbio sembra che la tua risposta sia quella corretta.
    :;namaste:
     
    Top
    .
  11. ILSamsaraman
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    I sei punti di cui tu chiedi derivano - per quanto ne so io - da una vecchia usanza dei monaci Mahayana, in particolare cinesi, di bruciarsi dei conetti d'incenso sulla fronte.

    Nei templi zen soto e rinzai che ho frequentato, effettivamente ho notato che i monaci avvicinano alla fronte l'incenso acceso prima di offrirlo. A volte fanno girare tre volte il bastoncino prima dell'offerta. Magari viene da lì...
     
    Top
    .
  12. MrZanzibar
     
    .

    User deleted


    se guardate una foto di Tenzin Palmo vedrete che avrà i segni delle bruciature, di cui parla anche nel libro "cave in the snow" quando ha preso l'ordinazione da monaca presso il sangha cinese.
     
    Top
    .
  13. dianabluda10
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (MrZanzibar @ 25/10/2011, 15:38) 
    se guardate una foto di Tenzin Palmo vedrete che avrà i segni delle bruciature, di cui parla anche nel libro "cave in the snow" quando ha preso l'ordinazione da monaca presso il sangha cinese.

    Visto, ne ha tre in linea orizzontale ma non sono rosse


     
    Top
    .
  14. kyoku
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Aggiungo, come esperienza personale, che questa pratica non è tanto strana se si pensa all'antica abitudine cinese di fare uso di conetti di moxa da bruciare sul corpo e anche sul viso a scopo terapeutico.

    a conferma di questo, mi hai ricordato che nel prologo de "lo stretto sentiero per Oku" - forse il più bello dei suoi diari poetici -, prima di mettersi in viaggio matsuo basho scrive:

    "rammendai quindi i miei calzoni, cambiai il cordino del cappello di paglia e feci bruciare della moxa dietro le ginocchia"

    basho era giapponese, dunque l'abitudine di bruciare sul corpo la "moxa" (o "mogusa", un'erba medicinale della famiglia delle artemisie) a scopo terapeutico era in effetti fin da allora - basho visse nel 1600 - tanto sinica quanto nipponica.
    ciao!
     
    Top
    .
13 replies since 23/10/2011, 23:23   899 views
  Share  
.