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Da persona allergica all'imposizione dell'autorità, devo però dire una cosa: in momenti nei quali non hai la piena consapevolezza delle giuste scelte da fare, il maestro è l'unico che può orientarti, anche in modo paradossale (cioè con insegnamenti che vadano oltre la comune δόξα, e che perciò siano controintuitivi ma non per questo inefficaci). In tali momenti, devi affidarti alla sua lunga visione perché rappresenta la tua vista, essendo tu miope nelle prove spirituali che dovrai affrontare. Come sapere se fidarsi è molto difficile, e dipende dalla capacità, oggettiva, di riconoscerne i meriti. Tuttavia, una volta affidatosi al suo insegnamento, bisogna sempre approcciarsene criticamente, ma ciò non significa averne fiducia anche quando immediatamente non si è convinti del senso e dei risultati. Diversa cosa è se il maestro ti dà motivo di dubitare delle sue capacità o dei suoi fini, o se agosce con un senso di superiorità e non è disponibile all'insegnamento.
Ben detto... Ho sempre pensato che accanto alla figura del boccalone estasiato dal guru indiano mangiasoldi, ci siano percentualmente molte più persone che diffidano di tutto e tutti e pensano che secoli di tradizione e lavoro di generazioni siano lì pronti a essere interpretati perché nessuno ci era arrivato prima. Penso che questa, ancora prima della credulità, sia la malattia della mentalità post-rivoluzione francese.
Perdonate l'ignoranza ma con δόξα intendi opinione, fama o altro?
Secondo me affidarsi ad una persona non è mai un bene. Si sperimenta e ci si affida ad un metodo, l'insegnante ti corregge nel metodo e non nel contesto, non può risolvere l'esercizio in tua vece.
D'accordo che troppi pensano che " secoli di tradizione e lavoro di generazioni siano lì pronti a essere interpretati perché nessuno ci era arrivato prima". Nessuno è esente da critiche ed errori.
Disclaimer: Ho commesso l'errore di incollare le discussioni in tag nell'area vaijrayana, e di rispondere non tenendo conto della tradizione. Chiedo venia
Edited by warmbeer - 28/12/2016, 16:03
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mauricello.
User deleted
Ben detto... Ho sempre pensato che accanto alla figura del boccalone estasiato dal guru indiano mangiasoldi, ci siano percentualmente molte più persone che diffidano di tutto e tutti e pensano che secoli di tradizione e lavoro di generazioni siano lì pronti a essere interpretati perché nessuno ci era arrivato prima. Penso che questa, ancora prima della credulità, sia la malattia della mentalità post-rivoluzione francese.
Mi fischiano le orecchie...
Nun me toccate la Rivoluzione Francese!. -
.Perdonate l'ignoranza ma con δόξα intendi opinione, fama o altro?
Secondo me affidarsi ad una persona non è mai un bene. Si sperimenta e ci si affida ad un metodo, l'insegnante ti corregge nel metodo e non nel contesto, non può risolvere l'esercizio in tua vece.
D'accordo che troppi pensano che " secoli di tradizione e lavoro di generazioni siano lì pronti a essere interpretati perché nessuno ci era arrivato prima". Nessuno è esente da critiche ed errori.
Sì, scusami. Intendo "opinione, opinione comune, senso comune". Ciò che è "paradossale" stravolge l'opinione comune.
Mi dispiace, non sono d'accordo col contenuto del tuo ultimo messaggio: un maestro insegna certamente un metodo, ma dà anche contenuti conoscitivi, senza i quali si va poco lontano perché non si capisce il valore e le ragioni del metodo, oltre che non si sa sperimentare la sua efficacia. Inoltre, è chiaro che bisogna conoscere il metodo, ma tutte le conquiste millenarie della tradizione, di cui il maestro è incarnazione, le buttiamo nel cesso? Un maestro che ti insegna a leggere può insegnarti molto altro, senza cui non riesci a capire ciò che leggi.
Un bambino deve dar retta al genitore, che ne sa più di lui, o può fare quel che gli pare?. -
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ach, manca il tasto "mi piace", ormai facebook si è impossessato del mio corpo. 
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tutte le conquiste millenarie della tradizione, di cui il maestro è incarnazione
Io invece non spiaciuto che tu non sia daccordo, perchè imparo sempre molto ..
Il punto su cui non concordiamo in fondo è questo. Il "maestro" ti può insegnare come fare esperienza della/nella tradizione, ma non incarna alcunchè, se non la sua persona.
Mi rendo conto che sono io a non essere ortodosso, e non voglio consigliare nessuno in tal senso.
Il maestro ti insegna a correre (a come percorrere) un sentiero che è unicamente tuo.
Ho commesso l'errore di incollare le discussioni in tag nell'area vaijrayana, e di rispondere non tenendo conto della tradizione. Chiedo scusa e rimedio appena posso. A meno che non vogliate mantenere qui il topic, e allora devo auto-cazziarmiUn bambino deve dar retta al genitore, che ne sa più di lui, o può fare quel che gli pare?
Il genitore gli insegna come. Dove lo decide il figlio.
Io non ne sò più dei miei due figli, sono solo nato prima. Può essere che gli possa indicare come non sbattere troppo forte il muso, se sono fortunato. -
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Io lo terrei qui, in fondo il ruolo del maestro è cruciale che io sappia solo in questa tradizione (anche se per motivi che non sono venuti fuori fin qui). . -
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Io lo terrei qui, in fondo il ruolo del maestro è cruciale che io sappia solo in questa tradizione (anche se per motivi che non sono venuti fuori fin qui).
No, anche nello zen.
Allora appena posso mi auto-cazzio
fatto. -
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Devo dire che sono in parte in disaccordo con quello che dici, ma certamente d'accordo con quanto dici riguardo al "mostrare una strada". Plotino sostiene: la Via può essere indicata e illustrata ad altri, ma essi devono percorrerla autonomamente.
Il bello del forum è poter imparare da chi non è daccordo con noi...
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Io "vengo giù dai monti con la piena" ... e probabilmente una certa insofferenza verso il clero mi porta a fare certe scelte, non farci caso ... grazie per portare il vostro punto di vista. Ma io ho la testa dura, portate pazienza. . -
.Io "vengo giù dai monti con la piena" ... e probabilmente una certa insofferenza verso il clero mi porta a fare certe scelte, non farci caso ... grazie per portare il vostro punto di vista. Ma io ho la testa dura, portate pazienza.
Anche noi, non preoccuparti.... -
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Però non voglio che da quanto scrivo si possa desumere che io non intenda un insegnante/maestro come necessario, autorevole, prezioso. O tanto meno che io ne voglia sapere più di persone che dedicano la loro vita al dharma e hanno praticato e studiato per anni. Assolutamente no.
E' che la figura di "unto dal signore" che secondo me va accantonata definivamente..
Il maestro qualificato...secondo chi? |
