Meditazione sulla vacuità

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  1. rob73
     
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    Mi piacerebbe confrontare le esperienze di meditazione sulla vacuità.
    Personalmente nel mio caso, (sono un assoluto principiante), si tratta di osservare la mia identificazione con il mio essere interiore che poi smetto "quasi" spontaneamente di considerare me stesso rimanendo in una sorta di vuoto psicofisico. Non riuscendo a identificarmi in altro sé che quello, questa meditazione potrebbe durare a lungo ma mi vengono pensieri di trascendenza e mi distraggo.
    A volte penso che quello stato di vuoto sia anche come uno specchio del mio stato psicofisico e del mio stato d'animo, che vedo come qualcosa di derivato da altre cause che però non comprendo.
    Per concludere, questa tecnica mi dà un senso di liberazione e purificazione da tante cose ma nasce una nuova agitazione che mi spaventa, e cioè la mia mente che vaga senza identificarsi in niente... come se ricercasse qualcosa sbagliando sempre strada.
    Aspetto i vostri consigli e eventualmente la vostra esperienza di meditazione.
     
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    Non è la mia pratica, ho cercato qualcosa ma non basta per risponderti in modo non banale
     
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  3. rob73
     
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    grazie lo stesso della risposta, che pratica fai?
     
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    Partiamo da un presupposto: nella Tradizione Vajrayana preferibilmente si segue un percorso relativamente alla meditazione e generalmente si lavora con un insegnante o un Maestro. Questo significa arrivare per gradi a livelli di meditazione diversi onde evitare di "giocare" con la propria mente convenzionale credendo invece di aver raggiunto particolari condizioni di coscienza.
    Io non so, rob73, tu come ti stia muovendo. Tuttavia se la tua pratica si basa solo su libri letti e non hai qualcuno che ti dia una mano, corri il rischio di non raggiungere lo scopo prefisso.
    Il mio consiglio quindi è, qualora tu non lo avessi ancora fatto, di cercare dei punti di riferimento non solo astratti o telematici.
     
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  6. rob73
     
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    ciao Jay, spesso capito a Pomaia dove conosco 2 monache con le quali parlo dell'argomento ma non ho fatto nessun corso... capisco bene che studiare da soli è difficile su quest'argomento comunque mi può aiutare.
    Quanto alla meditazione in effetti è quello che dicevo, non riesco a rilassarmi mentalmente però non direi che i risultati che ho raggiunto sono proprio un gioco... qui ho sintetizzato molto ma fisicamente quando medito mi sento molto bene e mentalmente anche tranne appunto quando arrivo a un certo livello come di leggerezza.
    Grazie del consiglio, appena ricapito a Pomaia chiederò a loro.
    Intanto comunque se qualcuno vuole condividere la sua esperienza sono curioso di leggere :D
     
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  7. lynchiana
     
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    Salve, anche io penso che la guida di un maestro sia fondamentale, ma questo come avviene ? Cioè si chiede un colloquio privato con il maestro e dopo quanto tempo ? Il principiante che si accosta alla pratica del Dharma riesce a capire ciò che il maestro gli indica ?
    Per quanto riguarda me sti iniziando a frequentare un monastero tibetano e adire il vero i maestri mi incutono sempre un pò di timore perchè non mi sendto "degna" dei loro insegnamenti :(
     
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  8. Zeupa
     
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    Ciao Lynchiana, mi sa che andiamo un po' off topic però ti rispondo brevemente con la mia esperienza, che è ovviamente modesta. Io ho seguito gli insegnamenti direttamente da un maestro che insegnava, puoi avere un colloquio privato per descrivergli le tue esperienze e aspirazioni. Per me è stata una cosa spontanea e naturale, non è che vi è stato un preciso momento nel quale ho scelto di diventare "discepolo" del mio maestro. Nel tuo caso hai l'opportunità di poter scegliere tra diversi maestri. Tu prova, sperimenta anche diverse via del Buddhismo. Se ci pensi i maestri sono lì per aiutare tutti gli esseri e gli insegnamenti del Buddha sono adatti a tutti non è che i maestri sono stati sempre dei "Santi" tutti hanno dovuto cominciare da qualche parte :D. Il maestro nel vajrayana è fondamentale. Perciò il mio consiglio è di cominciare a frequentare gli insegnamenti e anche parlare con loro in privato. Sono sicuro che tutto andrà per il meglio.
    Ti auguro tanta felicità
    E raccontaci com'è andata
     
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  9. lynchiana
     
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    Grazie Zeupa, sicuramente dovrò prendere coraggio e lanciarmi :rolleyes: . Intanto frequento il monastero e ti assicuro che anche parlare con i praticanti o con chi semplicemente lo frequenta come me mi sta arricchendo molto. Mi prendo la felicità che mi auguri :P Un caro saluto.
     
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  10. Losang
     
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    CITAZIONE (lynchiana @ 23/7/2013, 10:38) 
    Salve, anche io penso che la guida di un maestro sia fondamentale, ma questo come avviene ? Cioè si chiede un colloquio privato con il maestro e dopo quanto tempo ? Il principiante che si accosta alla pratica del Dharma riesce a capire ciò che il maestro gli indica ?
    Per quanto riguarda me sti iniziando a frequentare un monastero tibetano e adire il vero i maestri mi incutono sempre un pò di timore perchè non mi sendto "degna" dei loro insegnamenti :(

    Vorrei dire anch'io la mia su questo argomento.

    Hai la possibilità di sederti ai piedi del Lama mentre insegna sul “trono”? ebbene quello è il ruolo che svolge. Cosa pensi possa possa aggiungere in privato che non abbia già insegnato pubblicamente? Pensi che in un colloquio privato ti sveli misteri insondabili e poteri inimmaginabili? Lascia queste fantasie occultistiche fuori dal Dharma, Si seguono gli insegnamenti pubblici e poi si cerca di metterli in pratica nel nostro privato.

    Chiedere un colloquio privato con un Lama per chiedergli cosa? Gli insegnamenti li ha sviluppati pubblicamente, cos'altro potrebbe aggiungere? Vuoi sentirti dire dal Lama che sei brava e hai capito tutto? Confidava un maestro che nei colloqui privati passava tutto il suo tempo a sentire i guai individuali (affettivi, di salute e cose del genere, cose molto lontane dagli insegnamenti che aveva poco prima impartito) o richieste di aiuto (preghiere) per il figlio o parenti....

    Capire gli insegnamenti per un principiante, non è una cosa che si ottiene più facilmente se si riesce ad avere un colloquio privato. Il Lama non può svolgere il lavoro di comprensione al tuo posto.

    Il miglior modo per essere realmente in intimo rapporto con un Lama è quello di seguire i suoi insegnamenti (esposti pubblicamente) e gli insegnamenti (scritti) del suo lignaggio. Io potrei essere un intimo frequentatore di un Lama e non capire nulla dell'insegnamento del Dharma.
     
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  11. lynchiana
     
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    Grazie Losang per il tuo intervento rispetto al mio commento.
     
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  12. Zeupa
     
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    Ciao Losang in parte concordo con te ma ritengo invece che sia importante anche il colloquio privato perché oltre a migliorare il rapporto che è fondamentale (per quanto riguarda il Buddhismo Vajrayana), si possono chiedere dubbi e perplessità che si hanno nella pratica o nel comprendere gli insegnamenti. è un momento che non bisogna lasciare da parte il colloquio privato, per poter aprirsi magari si è timidi o riservati e di certi problemi non vogliamo parlarne in pubblico. Perciò dalla mia esperienza ti posso confermare che mi ha aiutato molto e sotto diversi aspetti il colloquio privato.
    :D
     
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  13. rob73
     
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    esitono vari livelli di vacuità?
    non so, magari dipende da scuola a scuola..
     
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  14. rob73
     
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    volevo chiedere anche se vacuità e anatman sono il solito concetto... penso di nò ma meglio sentire qualche utente
     
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    Scusa ... non ho capito la domanda.
    RIspetto alle discussioni in cui se ne è parlato non saprei che aggiungere...
     
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