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Philotheca Smith.
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Ti ringrazio rinchen dorje per la risposta. Devo ammettere che più mi avvicino al buddismo più lo trovo complesso e articolato, con una certa sensazione di dispersione e di perdimento. Finché resto nelle meditazioni concentrative, nelle meditazioni sulla vacuità o sulla preziosità della vita umana mi sento stabile. Finché si tratta di leggere i testi del Dalai Lama o qualche testo di diffusione dei Lama ancora mi ritrovo. Ma i testi radice rimandano spesso a conoscenze tecniche che mi mancano e sono per questo di difficile interpretazione. Certo ci sono i commentari, ma mi accorgo che mi manca proprio la conoscenza basilare. Per non parlare dell'assoluta incapacità di leggere dal tibetano, anche i matra più comuni.
Se è vero che si può raggiungere lo stato illuminato anche tagliando la legna, è altrettanto vero che chi si approccia alla religione incontra difficoltà ed ostacoli per sentirsi parte e non solo curioso..